giovedì 11 febbraio 2010

Sabato 11 febbraio 1956


TELEVISIONE

17,30 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura, a cura di Renato Vertunni
18,00 TROPPE DONNE
Film - Regia di Robert Ray
Produzione: T.W.F.
Interpreti: Neil Hamilton, June Lang, Joyce Compton

20,30 TELEGIORNALE
21,00 LASCIA O RADDOPPIA ?
Programma di quiz presentato da Mike Bongiorno
Realizzazione di Romolo Siena
21,45 RASSEGNA TALIA
Prima rassegna TV dei GAD dell'ENAL a cura di Enzo Trapani
Dal Teatro delle Muse in Roma
Lello Bersani presenta pr l'Emilia-Romagna il GAD Piccolo Teatro di Parma con
GENERALISSIMO
Un atto di Ferenc Molnar
Traduzione di Olga De Vellis
Con Enzo Frezza, Maria Clelia Bianchi, Sergio Cantoni, Piero Bonardi, Vincenzo Amigoni, Sesa Fava
Regia teatrale di Nino Fava
Ripresa teelvisiva di Lino Procacci
22,30 SETTE GIORNI DI TV
Presentazione dei principali programmi televisivi della prossima settimana
22,45 REPLICA TELEGIORNALE
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Se il post di ieri si riferiva alla data finora più recente da noi trattata, quello odierno è agli antipodi, essendo il palinsesto TV dell'11 febbraio 1956 il più antico tra quelli disponibili a tutt'oggi nel nostro Focolare. Siamo ancora alla fase di svezzamento del mezzo televisivo in Italia: ancora le estreme regioni meridionali e la Sicilia non ricevono il segnale video (i ripetitori sono in via d'installazione ed entreranno quanto prima in funzione), la programmazione è ancora scarna (un paio d'ore al pomeriggio, un'ora d'intervallo e poi quasi tre ore la sera) ma indubbiamente interessante, sufficiente per
scaldare uno Stivale più infreddolito che mai (proprio in quei giorni di Carnevale le temperature minime raggiungono livelli bassissimi, mai più eguagliati: a Roma nevica ripetutamente, e questa persistenza resterà sì memorabile, che 34 anni dopo sarà presentata al festival di Sanremo una bella canzone rievocativa, affidata alla voce a noi molto cara di Mia Martini. Al confronto, l'attuale situazione meteo - mentre scriviamo, qui nel Basso Canavese sta nevicando - sembra quasi tropicale).
E poi quel Sabato Grasso c'è l'ormai consueto appuntamento con Mike Bongiorno e Lascia o raddoppia ?, che dopo il caso del controfagotto, scoppiato sotto Natale, ha assunto un'importanza nazionale tale da spingere i giornali, sia quotidiani che settimanali, a trattare l'argomento costantemente. Siamo arrivati all'undicesima puntata, l'ultima messa in onda al sabato sera: le pressioni dei gestori di cinema e ristoranti sono state tali e tante, che dalla prossima settimana il gioco di Mike sarà anticipato al giovedì, con una nuova valletta al posto dell'incerta Signorina Maria Giovannini, che una sera ha confuso il Teatro della Fiera con il Teatro alla Scala, suscitando ilarità ed imbarazzo sia tra il pubblico in sala che tra i telespettatori. Da quel momento, e per tre decenni almeno, il giovedì sera sarà sinonimo di telequiz con Bongiorno (ogni tanto si tenteranno esperimenti in altri giorni, come la domenica, il martedì, il venerdì o il sabato, ma l'appuntamento con Mike di maggior richiamo sarà sempre, solamente, immancabilmente quello di metà settimana).
Per qualche tempo, profittando della trasmissione sabatina, il Radiocorriere (non ancora TV: la testata subirà la modifica nel maggio del 1958) si lancia in una curiosa impresa, consistente nel resoconto stenografico delle parti più importanti di ogni singola puntata. Avendo a disposizione il relativo materiale cartaceo, potrebbero oggi esistere i giusti mezzi (e qui lanciamo pubblicamente una proposta al nostro amico Paolo Starvaggi ed agli altri suoi colleghi esperti di drammaturgia che navigano nel nostro blog) per dare luogo ad una rappresentazione teatrale in grado di far capire agli under 50 che cos'era e com'era Lascia o raddoppia ?. Per intanto vi diamo un saggio di questa iniziativa giornalistica, trascrivendovi i punti salienti della puntata di quell'11 febbraio di 54 anni or sono, incominciata con il successo nei preliminari del torinese (ma romano d'adozione) Luciano Zeppegno, il quale sarà il primo a raggiungere la massima vincita consentita, 5 milioni e 120 mila lire. Qui vengono descritte le prove - purtroppo tutte sfortunate - del raddoppio, che vedono tra gli altri pure il giovane che vedete nella foto inserita in testa al post, Bruno Dossena, ballerino che si presenta per la geografia e che purtroppo solo due anni dopo perirà in un incidente d'auto. La fonte da noi consultata, ovviamente, è il Radiocorriere del 19 - 25 febbraio 1956, pag. 9 - 11: buona lettura ! ! !
BONGIORNO - Questa sera abbiamo il piacere e la gioia di avere due persone che tentano per la domanda massima, e cioè la domanda da 5 milioni e 120 mila lire. Incominciamo con il primo concorrente.
GIOVANNINI - Il signor Armando Ghiglione di Novi Ligure.
BONGIORNO - Dunque, signor Ghiglione, questa sera siamo giunti alla tappa finale. Con Lei lo possiamo dire perchè Lei ha scelto il ciclismo e immagino che questa sia la volata finale.
GHIGLIONE - Speriamo bene.
BONGIORNO - Io voglio sapere qualche cosa: se tutto procede bene a Novi Ligure. Se ha avuto dei dispiaceri.
GHIGLIONE - Dispiaceri no: ho ricevuto moltissima posta, corrispondenza, molti regali anche. E adesso devo pubblicamente ringraziare quello che mi ha regalato la bicicletta, non faccio il nome per ovvie ragioni di pubblicità, e quello che mi ha regalato un cofanetto porta-gioielli, e un altro ancora (e di questo dirò il nome) i signori fratelli Riccardi di Alessandria, che mi hanno regalato un telecarrello da televisione; e poi ancora ho ricevuto una Enciclopedia ciclistica.
BONGIORNO - Anche Lei ha ricevuto un sacco di regali. Ed adesso mi dica: vedo che Lei è giunto solo. Veramente a "Lascia o raddoppia ?" si può, quando si è giunti all'ultima domanda, entrare in cabina con un consulente, un consigliere, con un esperto. Invece vedo che si presenta da solo. Veramente ho letto sui giornali che sarebbe venuto con Girardengo.
GHIGLIONE - Veramente l'intenzione era questa. Ma poi Girardengo stesso non era molto disposto a fare questo, in quanto non riteneva fosse il caso di venire qui a Milano. Io stesso l'ho capito e non gli ho detto niente. Gli ho detto che sarei venuto da solo.
BONGIORNO - Benissimo: abbiamo un concorrente che tenta da solo la domanda da 5 milioni e 120 mila lire
(applausi)
GHIGLIONE - Vorrei dire ancora qualche cosa prima di andare in cabina. Voglio dare un saluto a Fausto Coppi perchè si ristabilisca prontamente per la ripresa della sua normale attività (applausi).
BONGIORNO - Come Lei sa, per la domanda da 5 milioni e 120 mila lire, per quest'ultima domanda, ne abbiamo effettivamente tre alle quali deve rispondere con esattezza. Tuttavia per i coraggiosi che tentano la domanda finale, nella evenienza che non rispondano, non abbiamo una 600 ma bensì una 1400. Quindi si tratta di un premio maggiore per il Suo coraggio nella evenienza che Lei caschi. Per quanto riguarda questi specialisti che potrebbero entrare in cabina, mi spiace che nessuno si sia presentato questa sera. Chiunque può entrare in cabina: non è necessario una personalità, un esperto della materia: anche un amico che si trovi vicino può suggerire la risposta, cosa che forse sarebbe successa al Dott. Prezioso, che ha sbagliato per un'amnesia.
GHIGLIONE - E' vero, ma uno o sa o non sa. Se non sa è inutile portarlo. Non vedo che cosa possa aiutarmi in questo momento.
BONGIORNO - Questo significa che Lei si sente preparato.
GHIGLIONE - Mi sento preparato, ma si capisce che rispondere a tre domande è molto difficile. C'era la proposta di ritenere valide due domande su tre, dopo che il Dott. Prezioso aveva fallito. Non so come mai quella proposta non sia andata a buon termine
(Applausi. Si ride).
BONGIORNO - Guardi, Signor Ghiglione: Le dirò questo. Io so che la direzione della RAI vuole mutare qualche cosa nella nostra trasmissione. So che saranno effettuati cambiamenti ai vari regolamenti di "Lascia o raddoppia ?" ma fino a questo momento non è stato possibile. Forse colla ripresa faremo dei cambiamenti opportuni. Purtroppo Lei aveva già cominciato a gareggiare e non è stato possibile...
GHIGLIONE - Si può dare effetto retroattivo.
BONGIORNO - Purtroppo questa non è la mia mansione.
GHIGLIONE - Voglio dire ancora una cosa. Una cosa che mi ha dato incarico Girardengo di dire: sono stato nominato direttore e consigliere della squadra che Girardengo e l'ing. Sacco faranno correre quest'anno, nel 1956. E la squadra ha il nome " Girardengo - Icepol".
BONGIORNO - Cosa vuol dire ?
GHIGLIONE - Io non so esattamente cosa vuol dire.
BONGIORNO - E Lei è il futuro consigliere di questa squadra ? Peccato, Signor Ghiglione, avremmo potuto farLe questa domanda fra quelle che dobbiamo farLe adesso.
GHIGLIONE - Io ho avuto il torto di non farmelo spiegare.
BONGIORNO - Auguriamoci che non sia fra le domande che dobbiamo farLe adesso. Allora, Signor Ghiglione, vogliamo entrare nella cabina ? La cabina è molto più grande perchè era pronta per due concorrenti. "Lascia o raddoppia ?" presenta il secondo concorrente che tenta la domanda di 5 milioni 120 mila lire. Auguriamoci che il Rag. Ghiglione esca vincitore da questa cabina. Per ogni domanda ha esattamente un minuto e mezzo. Prima domanda: "Nella tappa del Tour de France del 1949 con arrivo a Bruxelles, di cui fu vincitore Lambrecht, come si classificarono rispettivamente Bartali e Coppi ? ". Ha capito la domanda ? Le diamo esattamente 90 secondi.
GHIGLIONE - Nella tappa del 1949 Lambrecht non ha vinto, non mi risulta che abbia vinto tappe nel 1949.
BONGIORNO - Signor Ghiglione, Le devo dire che la domanda specifica è che questa tappa del Giro di Francia del 1949 con arrivo a Bruxelles è stata vinta da Lambrecht. Io voglio sapere come si sono classificati in questa tappa questi due corridori italiani, e precisamente Bartali e Coppi. Guardi che queste domande sono state preparate da esperti di ciclismo, da persone che dovrebbero sapere il fatto loro. Questi due corridori italiani hanno avuto un dato piazzamento: desideriamo sapere da Lei quale è stato questo piazzamento. Signor Ghiglione,mi sente ?
GHIGLIONE - Sento, sento.
BONGIORNO - Le concedo ancora 30 secondi, cioè altri 30 secondi in quanto Le ho ripetuto la domanda; quindi procediamo.
(Trascorre il tempo accordato senza che Ghiglione dia la risposta) Rag. Ghiglione: sono scaduti i 90 secondi. Mi spiace. (Ghiglione esce dalla cabina).
GHIGLIONE - Non mi risulta che Lambrecht abbia vinto la tappa di Bruxelles. So che nel 1948 ha vinto, ma nel 1949 non mi pare.
BONGIORNO - Non sono all'altezza di poter giudicare. Le sapremo dire Comunque mi auguro che sia nel 1948, perchè in questo caso La dobbiamo riammettere.
GHIGLIONE - So che nel 1948 ha vinto una tappa a cronometro Lambrecht nel Giro di Francia, ma nel 1949 non mi pare che l'abbia vinta. Ad ogni modo vedremo.
BONGIORNO - Lei può controllare sul Suo libro d'oro. Comunque la risposta è la seguente: Bartali si è classificato decimo e Coppi undicesimo.
GHIGLIONE - Sarà benissimo.
BONGIORNO - Questa era la nostra domanda. Ragioniere, mi spiace, non possiamo proseguire oltre il nostro gioco. Tuttavia Lei vince la nostra Fiat 1400. Grazie e buona sera
(Applausi).
BONGIORNO - Purtroppo un altro concorrente è caduto: questa sera stiamo facendo una carneficina. Speriamo che l'ultimo concorrente riesca a spuntarla. (Entra Bruno Dossena) Ho il piacere di presentarvi il ballerino geografo Dossena. Signor Dossena, come si sente questa sera ?
DOSSENA - Nervoso e sono stanco perchè non ho dormito: sono andato a Torino a fare un numero. Ho girato mezza Italia: a Bologna, a Parma, a Roma; mi hanno chiamato a Imperia, perfino al Carnevale di Busseto: devo andare un po' dappertutto. Questo è dovuto alla mia popolarità per "Lascia o raddoppia ?", non tanto per le mie qualità di ballerino;non che mi reputi un asino a ballare.
BONGIORNO - Lei non è un asino, è campione del mondo, quindi nessuno è più bravo di Lei.
DOSSENA - In un certo senso ha valorizzato le mie prestazioni, la faccenda di "Lascia o raddoppia ?" ha dato lustro alle mie gambe, se si può dire così.
BONGIORNO - Questa settimana cosa ci dice di bello ?
DOSSENA - Non c'è niente di particolare: è una ossessione... ringrazio tutti in una volta e poi scriverò.
BONGIORNO - Questa sera noi Le dobbiamo dire due cose molto belle. Nella evenenza che Lei raddoppi questa sera, c'è un gruppo, non so bene quale gruppo sia, che Le offrirà un appartamento, cioè un appartamento dove Lei eventualmente potrà andar quando si sposa.
DOSSENA - Ottima idea ! "Conditio sine qua non" il matrimonio ? L'idea è buona,
BONGIORNO - Nell'evenienza che non raddoppi e caschi, Le daranno questo appartamento. In più abbiamo ricevuto una lettera da un signore che è il proprietario di una magnifica villa in una delle Isole Eolie, dove Lei potrà andare come ospite con la Sua fidanzata per otto giorni.
DOSSENA - Potrei sapere il nome ?
BONGIORNO
(Si mette gli occhiali) - Riceviamo tante lettere che non ci possiamo ricordare tutto. Si chiama Piero De Blasi della Panaria. Guardi qui che bella villa. Anche qui se perde...
DOSSENA - Allora è una fregatura se vinco.
BONGIORNO - Quasi quasi Le conviene...
DOSSENA - Io preferisco vincere. Però a conti fatti...
BONGIORNO - Quindi, cosa fa, signor Dossena ? Lascia o raddoppia ?
DOSSENA - No, no, raddoppio.
(Applausi vivissimi).
BONGIORNO - Solo o con l'esperto ?
DOSSENA - Senza nessuno, non l'ho neanche cercato. Io ho studiato la geografia da un punto di vista statistico: abitanti di una città, altezza dei monti, eccetera; invece un geografo professore studia i fenomeni delle maree, i vulcani, i fenomeni fisici. Se c'è una domanda così, mi fregano subito. Ha capito com'è la faccenda ?
BONGIORNO
(invita Dossena a entrare in cabina). - Tutto a posto ?
DOSSENA - Si.
BONGIORNO Si tenga vicino al microfono. In questo momento tutta l'Italia sta facendo il tifo con Lei, anzi, per Lei.
DOSSENA - Lo faccio anch'io per me.
BONGIORNO - Si consoli perchè se Lei casca vince l'automobile, quel bell'appartamento e otto giorni in quella bella isola. Ed ecco la prima
domanda: "Esistono due isole chiamate Christmas, Isola del Natale, una di origine corallina ed è il più grande atollo del Pacifico, l'altra di origine vulcanica. Mi sa dire qual è il nome dell'arcipelago al quale appartiene la prima e in quale oceano si trova la seconda ? ".
DOSSENA - Come si chiama la seconda ?
BONGIORNO
(senza rispondere alla domanda) - Ha 90 secondi di tempo.
DOSSENA - La prima è nel gruppo delle Sporadi nella Polinesia, la corallina. E la seconda: come si chiama quell'isola ?
BONGIORNO - L'altra è di origine vulcanica... Si chiamano Christmas tutt'e due. La prima è di origine corallina, l'altra di origine vulcanica.
DOSSENA - La seconda si trova nell'Oceano Indiano a sud di Singapore.
BONGIORNO - Benissimo, bravo Dossena. Abbiamo fatto un primo passo. Seconda domanda: "Nella Guinea francese una ferrovia unisce Konakry alla zona delle sorgenti del fiume Niger. La ferrovia termina a una città di circa 15 mila abitanti, all'altitudine di 370 mtri. Quale è il nome di questa città ?".
DOSSENA - Non la conosco.
BONGIORNO - Le ripeto la domanda. Aspetti un momento. Le devo dire una cosa. Lei dovrebbe conoscere il nome di questa città. Le diamo esattamente 90 secondi
DOSSENA - Non la conosco
(E pronuncia diversi nomi africani).
BONGIORNO - Che cosa ha detto ? Io sento delle frasi mozze. Lei la deve conscere la città, c'è una ragione particolare.
DOSSENA - Ce n'è un mucchio lì; va a saperlo ! Non lo so.
BONGIORNO - Sono in attesa della risposta.
DOSSENA - Non la so.
BONGIORNO - La risposta è Kankan. Mi spiace, Signor Dossena.
(Applausi). Peccato. Non so se questa è una domanda facile o difficile.
DOSSENA
(che nel frattempo è uscito dalla cabina) - Difficilissima.
BONGIORNO - Si tratta di una città che si chiama Kankan. Lei è caduto con il Kankan. In compenso Lei è caduto con una cifra pari, se non superiore, perchè ha la nostra automobile, ha il Suo appartamento ed ha otto - dieci giorni di vacanza.
DOSSENA - A proposito. Vorrei sapere la terza domanda per soddisfazione.
BONGIORNO - Mi spiace, l'ho già data al notaio.
(Ma gli riportano la busta) EccoLe la terza domanda. "La città di Hanoi si trova su un grande fiume".
DOSSENA - Sonkai, fiume rosso. Che fregatura !
(Esce. Applausi).
BONGIORNO - E così abbiamo terminato la trasmissione di questa sera. (Si presenta la signorina Edy Campagnoli di Milano). La signorina non è una concorrente, ma sarà il nostro prossimo paggetto, se così vogliamo chiamarla, colei che porterà le domande da presentare ai nostri concorrenti. Infatti la signorina Giovannini ci lascia perchè abbiamo appreso dai giornali che va in convento...
GIOVANNINI - Si, in convento, ma non per farmi suora...per girare il film: "Quando gli angeli non volano".
BONGIORNO - Noi La ringraziamo per la Sua collaborazione. Lei ha allietato i nostri schermi col Suo viso, ha portato fortuna a molti concorrenti e speriamo che altrettanta fortuna arrida a Lei.
GIOVANNINI - Vorrei salutare tutti gli spettatori che mi hanno seguito con tanta simpatia: spero che non mi dimenticherete come io non dimenticherò voi. Non so cosa dire, sono emozionata, sono un poco stordita. Vorrei ringraziare Lei Signor Mike che mi ha seguito.
(Applausi)..

E così vi siete fatti un'idea di ciò che Lascia o raddoppia ? diventò in brevissimo tempo, oltre ad essere comunque il primo telequiz importante e di cultura generale mandato in onda dalla TV. Pensate (avrebbe detto Mike buonanima) che nel marzo del 1956 fu varata perfino l'Enciclopedia di "Lascia o raddoppia ?, un approfondimento televisivo di tutti gli argomenti che i vari concorrenti presentavano al gioco. Non durò moltissimo, ma fu il primo passo atto a spettacolarizzare la cultura in qualche modo, seppur con sobrietà.

A questo punto vi salutiamo e vi diamo puntualmente appuntamento a domani, con una nuova giornata di programmi.
Buon Giovedì Grasso ! ! !
CBNeas

1 commento:

b13ne ha detto...

Solo un'idea: chissà se anche 'Nevicava a Roma', la canzone di Sanremo '70 cantata da Renato Rascel e Pio, era ispirata alla famosa nevicata del '56!