martedì 26 aprile 2011

Lunedì 26 aprile 1971 (Radio)



PROGRAMMA NAZIONALE

6,00 SEGNALE ORARIO
- MATTUTINO MUSICALE (I parte)
6,54 ALMANACCO
7,00 GIORNALE RADIO
7,10 MATTUTINO MUSICALE (II parte)

Per il Friuli - Venezia Giulia
7,15 - 7,30 GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
Per la Sicilia
7,30 - 7,43 IL GAZZETTINO DI SICILIA
Prima edizione

7,45 LEGGI E SENTENZE
a cura di Esule Sella
8,00 GIORNALE RADIO
- LUNEDI' SPORT, a cura di Gugliemo Moretti con la collaborazione di Enrico Ameri, Sandro Ciotti e Gilberto Evangelisti
8,30 LE CANZONI DEL MATTINO
9,00 QUADRANTE
9,15 VOI ED IO
Un programma musicale in compagnia di Giulio Bosetti
- Nell'intervallo (ore 10,00 - 10,15):
SPECIALE GR
Fatti e uomini di cui si parla
Edizione del mattino
11,30 GALLERIA DEL MELODRAMMA
12,00 GIORNALE RADIO
12,10 UN DISCO PER L'ESTATE
Presenta Minnie Minoprio
12,31 FEDERICO ECCETERA ECCETERA
Striscia radiofonica di Maurizio Costanzo, scritta con Velia Magno e Mario Colangeli
Con Renzo Montagnani e Cecilia Sacchi, Giusi Raspani Dandolo, Gianfranco D'Angelo e Federica Taddei
12,44 QUADRIFOGLIO
13,00 GIORNALE RADIO
13,15 Lelio Luttazzi presenta:
HIT PARADE
Testi di Sergio Valentini
(Replica dal Secondo Programma)
- Coca-Cola
13,45 DUE CAMPIONI PER DUE CANZONI
Programma del lunedì condotto da Sandro Ciotti
14,00 GIORNALE RADIO
14,05 Dina Luce e Maurizio Costanzo presentano:
BUON POMERIGGIO
- Nell'intervallo (ore 15,00):
GIORNALE RADIO - CICALINO
16,00 Programma per i ragazzi
DON CHISCIOTTE E' TRA NOI ?
16,20 Mario Luzzatto Fegiz presenta:
PER VOI GIOVANI
Selezione musicale di Paolo Giaccio
Realizzazione di Ninì Perno
- Nell'intervallo (ore 17,00):
GIORNALE RADIO

Per il Friuli - Venezia Giulia:
15,10 - 17,00 TRASMISSIONI REGIONALI

18,00 UN DISCO PER L'ESTATE
18,15 TAVOLOZZA MUSICALE
- Dischi Ricordi
18,30 I TAROCCHI
Presenta Barbara (Marchand)
18,45 ITALIA CHE LAVORA
Panorama economico sindacale a cura di Arnaldo Plateroti e Ruggero Tagliavini
19,00 L'APPRODO
Settimanale radiofonico di lettere ed arti
19,30 QUESTA NAPOLI
Piccola antologia della canzone napoletana

Per il Trentino - Alto Adige
19,15 TRENTO SERA - BOLZANO SERA
19,30 - 19,45 MICROFONO SUL TRENTINO
Rotocalco, a cura del Giornale Radio
Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 - 20,00 TRASMISSIONI GIORNALISTICHE REGIONALI:
CRONACHE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA NEL FRIULI-VENEZIA GIULIA - OGGI ALLA REGIONE - GAZZETTINO
Per la Sardegna
19,30 IL SETACCIO
19,45 - 20,00 GAZZETTINO SARDO
Edizione serale
Per la Sicilia
19,30 - 20,00 IL GAZZETTINO DI SICILIA
Quarta edizione

19,51 SUI NOSTRI MERCATI
20,00 GIORNALE RADIO
20,15 ASCOLTA, SI FA SERA
20,20 IL CONVEGNO DEI CINQUE
a cura di Francesco Arcà e Savino Bonito
21,05 I CONCERTI DI NAPOLI
Direttore Massimo Pradella
Violinista Riccardo Brengola
22,35 XX SECOLO
Il caso e la necessità
di Jacques Monod
22,50 FISARMONICISTA CARLO VENTURI
23,00 OGGI AL PARLAMENTO - GIORNALE RADIO - I PROGRAMMI DI DOMANI - BUONANOTTE

SECONDO PROGRAMMA

6,00 IL MATTINIERE
Musiche e canzoni presentate da Adriano Mazzoletti
- Nell'intervallo (ore 6,24):
BOLLETTINO PER I NAVIGANTI - GIORNALE RADIO
7,30 GIORNALE RADIO - Al termine:
BUON VIAGGIO - FIAT
7,40 BUONGIORNO CON PINO DONAGGIO E GLI ALUNNI DEL SOLE
Un caffè, canzoni e poche righe
- Invernizzi
8,14 MUSICA ESPRESSO
8,30 GIORNALE RADIO
8,40 SUONI E COLORI DELL'ORCHESTRA (I parte)
9,14 I TAROCCHI
Presenta Barbara (Marchand)
9,30 GIORNALE RADIO
9,35 SUONI E COLORI DELL'ORCHESTRA (II parte)
9,50 MARYLIN: UNA DONNA UNA VITA
Originale radiofonico con Isabella Biagini,
di Vittoria Ottolenghi e A. Valdarnini
- Invernizzi
10,05 UN DISCO PER L'ESTATE
Presentano i cantanti in gara
10,30 GIORNALE RADIO
10,35 CHIAMATE ROMA 3131
Conversazioni telefoniche del mattino condotte da Franco Moccagatta
- Nell'intervallo (ore 11,30):
GIORNALE RADIO
12,10 TRASMISSIONI REGIONALI
12,30 GIORNALE RADIO
12,35 ALTO GRADIMENTO
di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni
- Organizzazione Italiana Omega
13,30 GIORNALE RADIO - MEDIA DELLE VALUTE
13,45 QUADRANTE
14,00 COME E PERCHE'
Corrispondenza su problemi scientifici
14,05 UN DISCO PER L'ESTATE
Presenta Gabriella Farinon
14,30 TRASMISSIONI REGIONALI
15,00 NON TUTTO MA DI TUTTO
Piccola enciclopedia popolare
15,15 SELEZIONE DISCOGRAFICA
- RI-FI Record

Per il Trentino - Alto Adige
15,00 - 15,30 TRASMISSIONI REGIONALI

15,30 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI - CICALINO
15,40 CLASSE UNICA
Come si coltivano le piante (l'idrocoltura)

Per la Sardegna e la Sicilia
15,00 - 16,00 TRASMISSIONI REGIONALI

16,05 STUDIO APERTO
Colloqui al microfono condotti da Anna Maria Mori con Enrico Simonetti diretti da Dino De Palma
18,05 COME E PERCHE'
Corrispondenza su problemi scientifici
18,15 LONG PLAYING
Selezione dai 33 giri
18,30 SPECIALE GR
Fatti e uomini di cui si parla
Edizione della sera
18,45 ARCOBALENO MUSICALE
19,02 ROMA ORE 19,02
Incontri di Adriano Mazzoletti
19,30 RADIOSERA
19,55 QUADRIFOGLIO
20,10 CORRADO FERMO POSTA
Musiche richieste dagli ascoltatori
Testi di Corima e Torti
Regia di Riccardo Mantoni
- Cera Grey
21,00 IL GAMBERO
Quiz alla rovescia presentato da Franco Nebbia
Regia di Mario Morelli
(Replica)
- Star Prodotti Alimentari
21,30 UN CANTANTE TRA LA FOLLA
a cura di Marie-Claire Sinko
22,00 APPUNTAMENTO CON ROUSSEL
Presentazione di Guido Piamonte
BACCO E ARIANNA, suite n.2 dal balletto omonimo op. 43
22,30 GIORNALE RADIO
22,40 EUGENIA GRANDET
di Honirè de Balzac
23,00 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
23,05 Dal V Canale della Filodiffusione:
MUSICA LEGGERA
24,00 GIORNALE RADIO
0,06 - 5,50 NOTTURNO ITALIANO

TERZO PROGRAMMA

TRASMISSIONI SPECIALI
(dalle 9,25 ALLE 10,00)

9,25 CONVERSAZIONE
9,30 MUSICHE DI STRADELLA E ROSSETTI

10,00 CONCERTO DI APERTURA
11,00 LA SCUOLA DI MANNHEIM
11,45 MUSICHE ITALIANE D'OGGI
12,10 TUTTI I PAESI ALLE NAZIONI UNITE
12,20 ARCHIVIO DEL DISCO
13,00 INTERMEZZO
14,00 LIEDERISTICA
14,20 LISTINO BORSA DI MILANO
14,30 INTERPRETI DI IERI E DI OGGI
Direttori Willem Mengelberg e Lorin Maazel
15,30 GLI UGONOTTI
Musica di Giacomo Meyerbeer
(3° atto)
16,20 MUSICHE DI FRANZ SCHUBERT
17,00 LE OPINIONI DEGLI ALTRI, rassegna della stampa estera
17,10 LISTINO BORSA DI ROMA
17,20 FOGLI D'ALBUM
17,30 C0NVERSAZIONE
17,35 JAZZ OGGI
Un programma a cura di Marcello Rosa
18,00 NOTIZIE DEL TERZO
18,15 QUADRANTE ECONOMICO
18,30 MUSICA LEGGERA
18,45 PICCOLO PIANETA
Rassegna di vita culturale
19,15 CONCERTO DI OGNI SERA
Musiche di Chopin e Rachmaninoff
20,00 IL MELODRAMMA IN DISCOTECA
a cura di Giuseppe Pugliese
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO - SETTE ARTI
21,30 MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI
di Bertolt Brecht
(2a parte)
Musiche di Paul Dessau
Al termine: CHIUSURA
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Dopo parecchie settimane ritorniamo a parlare di radio, musica e canzoni. Il pretesto è quello di celebrare il dì natìo di una delle voci canzonettistiche nostrane più amate dal pubblico al giorno d'oggi attraverso le molte proposte che le stazioni dell'allora monopolistico ente radiofonico italiano mandarono in onda in quella fausta giornata, specialmente all'interno delle principali rubriche del tempo preposte alla diffusione di dischi leggeri, pop e rock.
Entriamo quindi nel vivo di quel lunedì di primavera, seguendo un criterio cronologico nel passare in rassegna le scalette di queste trasmissioni storiche, vuoi con alcuni estratti simbolici, vuoi in forma completa o quasi.
Da alcuni mesi l'ora di colazione è scandita da una gustosa trasmissione, "Buongiorno con...", che ha preso il posto di Biliardino a tempo di musica e che si concentra essenzialmente su un paio d'artisti per volta, le cui interpretazioni, mandate in onda a mo' di ping-pong, vengono intervallate dalla lettura, da parte di un'annunciatrice, di alcune massime o aforismi di autori più o meno celebri. Insomma, un remake più lungo, moderno e accattivante dell'antico Buongiorno anni '50, congegnato invece come la Buonanotte e quindi limitato a una sola lettura. D'altronde, il sottotitolo parla chiaro: Un caffè, canzoni e poche righe. Protagonisti del numero del 26 aprile 1971 sono artisti diversissimi tra loro (d'altronde, secondo il costume della rubrica), ma degni di essere annoverati tra i nomi più importanti della nostra musica leggera: il primo è Pino Donaggio, il preparatissimo cantautore e musicista veneziano che sta ritrovando un certo successo dopo anni di stasi con un suggestivo motivo presentato al festival di Sanremo in coppia con Peppino Di Capri e ripreso in antologie destinate al mercato estero pure da Nicola Di Bari. Titolo di questo brano dall'intro quasi vivaldiana è L'ultimo romantico:



I dischi di Donaggio sono alternati a quelli di un complesso napoletano emerso nel precedente biennio e capeggiato dai fratelli Paolo e Bruno Morelli: Gli Alunni del Sole, così chiamati prendendo a prestito il titolo di un'opera letteraria di Giuseppe Marotta. Scritturati inizialmente dalla Parade di Carlo Rossi, da tempo i quattro musicisti vantano un hit costantemente trasmesso dalla radio e discretamente venduto, Concerto:



Dal 1967 il Giornale Radio delle 8 è puntualmente seguito da Le canzoni del mattino , trasmissione che mette in onda esclusivamente brani italiani, eccezion fatta per un angolino napoletano fisso e per il pezzo di chiusura, che può essere pure straniero e che comunque viene presentato in versione strumentale. A noi Le canzoni del mattino fanno venire in mente il lattuccio con i biscottini in casa della nonna materna (eravamo piccolissimi allora), prima di affrontare una nuova giornata di giochi e curiosità, come si conveniva (e speriamo si convenga ancora) ai più giovani. La mezz'ora di quel lunedì mattina di fine aprile offre alcuni brani di qualche tempo prima, sempre belli e piacevoli da riascoltare, a cominciare dai sapienti impasti vocali di quattro ragazzi genovesi, Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu, ossia I Ricchi e Poveri. Mentre la loro versione di Che sarà, pur vendendosi un po' meno di quella di Josè Feliciano, tiene nelle classifiche dei 45 giri, la radio ripropone il successo sanremese dell'anno precedente, il primo boom dopo un paio d'anni di gavetta: La prima cosa bella:



Continuando con i festivals di Sanremo degli anni precedenti, una citazione dell'edizione 1969 è rappresentata da La pioggia, canzone sempliciotta e orecchiabile, di facile presa anche sul pubblico internazionale, secondo le ormai consolidate abitudini del trio di autori Daniele Pace - Mario Panzeri - Lorenzo Pilat, abituali sarti di Orietta Berti e della qui chiamata in causa Gigliola Cinquetti, che incide il brano in spagnolo (La lluvia), inglese (Tomorrow) e soprattutto francese (L'orage, con tanto di primo posto nelle classifiche transalpine, complice anche l'abbinamento festivaliero con France Gall):



Un cantautore mai banale come Giorgio Gaber, che da poco ha virato verso il teatro impegnato con l'applauditissimo spettacolo Il signor G (e i puntuali contrasti fra il ricco e il poverello), figura nella scaletta di quella puntata de Le canzoni del mattino con Il Riccardo, allegro spaccato della vita da bar tanto caro all'autore del testo, Umberto Simonetta, che di questo argomento ha fatto la base dei propri maggiori successi librari:



Si va indietro di circa sei anni con la voce particolare e quasi adenoidale di Salvatore Adamo, cantautore siculo - belga di fama internazionale, ormai per tutti Adamò: di lui i curatori de Le canzoni del mattino selezionano la delicata Amo, con la curiosa pronuncia del dittongo i - a (il cantante separa e stacca la semivocale dalla vocale):



Tra i successi italiani nel mondo, spesso accade che i trionfi maggiori tocchino a motivi non del tutto valorizzati in patria. Nel 1968, il musicista Franco Cassano compose per Isabella Jannetti Melodia, semplice lato B di un 45 giri di successo. Il disco era prodotto dalla Durium di Milano, contrattualmente legata da anni alla Decca inglese per la distribuzione delle proprie incisioni Oltremanica. In Inghilterra il brano piacque, se ne preparò una versione in lingua e la si affidò a Engelbert Humperdinck, voce tradizionale specializzata in un ricco repertorio comprendente pure molti brani italiani: in breve tempo The way it used to be, cantata dal duttile interprete anglo - indiano (Humperdinck è nato a Madras essendo figlio di un colonnello dell'esercito del Commonwealth di stanza in India), raggiunse i primi posti delle classifiche in Gran Bretagna e non solo. Da noi toccò a Jimmy Fontana rinfrescare Melodia, mentre in Francia non potè che essere Franck Pourcel a confezionarne una versione orchestrale come di consueto godibilissima, posta a chiusura della mezz'ora musicale mattutina di quel 26 aprile 1971:



Cambiamo completamente ritmi e stili: ci lasciamo alle spalle la tradizione pop da classifica, per la gioia di casalinghe e nonne che si servono del transistor per far da sottofondo alle faccende di casa, e ci trasferiamo in pieno pomeriggio, quando gli apparecchi radio fanno compagnia ai ragazzi, pronti a seguire quello che ormai è diventato il loro programma preferito, Per voi giovani. Nonostante una recente normalizzazione della struttura del programma (certi servizi sui problemi della scuola e su alcune delicate realtà sociali giovanili hanno scatenato l'ira funesta di qualche potente, imponendo sospensioni, se non addirittura licenziamenti in tronco, dei redattori della rubrica feriale pomeridiana), a fare la parte del leone è sempre e comunque la musica, scelta da Paolo Giaccio e condotta da un giovanotto ventiquattrenne di belle speranze, di origine austroungarico - giuliana: Mario Luzzatto Fegiz, entrato in RAI assieme alla sorella Alice, esperta di economia (ella condurrà a partire dal 1972 la rubrica radiofonica mattutina Prima di spendere), e che si rivela attento e competente a tal punto da ricevere l'invito di entrare a far parte della redazione nientemeno che del CorSera. Ciò determinerà in seguito la messa in onda da Radio Milano degli interventi preparati da Fegiz e destinati a Per voi giovani, prima che venga definitivamente sposata la causa della carta stampata, facendo del giornalista triestino uno dei più temuti e severi esperti di musica leggera, pop e rock.
Sappiamo che Luzzatto Fegiz è in contatto con amici comuni: speriamo che riesca a collegarsi quanto prima con noi perchè vogliamo rammentargli i brani che egli, quel lunedì di primavera ormai lontanissimo nel tempo, presentò agli ascoltatori di Per voi giovani, appunto.
Sono trascorsi poco più di sette mesi dalla tragica e prematura fine di Jimi Hendrix e già l'anticonformista chitarrista afroamericano comincia ad essere ovunque mitizzato. La puntata di Per voi giovani del 26 aprile 1971 si apre con una brillante performance vocale e strumentale hendrixiana, Easy rider :



In Inghilterra l'hard rock è ormai una realtà: oltre ai Led Zeppelin e ai Deep Purple, si affacciano formazioni che, pur non godendo della popolarità universale delle due succitate, propongono un loro sound degno di nota, come i Wishbone Ash, esecutori di Blind eyes:



Sempre in GB, esattamente da Notthing Hill, in piena Londra, giunge a maturità l'originale mistura di progressive rock e armonie esotiche di un complesso di origine indiana, i Quintessence, che proprio in quei giorni lanciano il loro LP dal titolo Dive deep. Eccone la title track:



Steve Marriott non è più un ragazzo e con lui sono cresciuti gli amici che, sei anni prima, diedero vita agli Small Faces: tolto l'aggettivo, ormai anacronistico, e dato spazio a qualche altro elemento (come il cantante solista scozzese Rod Stewart, a propria volta da poco uscito dal gruppo), i Faces dànno una visione più matura e consapevole della loro preparazione musicale con motivi come Maybe I'm amazed:



Breve parentesi italiana: ritroviamo gli Alunni del Sole, stavolta con il loro più recente successo a 45 giri, Ombre di luci (tra l'altro regolarmente trasmesso in mattinata nel corso del Buongiorno con... da noi appena ricordato):



E' da pochissimo nei negozi il primo 33 giri inciso da Patty Pravo per la milanese Phonogram: per la ventitreenne cantante lagunare è un tentativo molto ambizioso di fare il classico salto di qualità. Il pubblico si aspetta qualcosa di consueto, ma la Strambelli spiazza tutti con un vero e proprio disco d'autore, comprendente qualche omaggio internazionale (anche lasciando i testi originali in un paio di pezzi) e un incontro con alcuni tra i nostri migliori cantautori, come Gino Paoli, cui si deve proprio il pezzo che dà il titolo all'album, Di vero in fondo:



Attraversiamo gli oceani per trovare Stephen Stills, stavolta non in compagnia di David Crosby, Neil Young e Graham Nash, bensì di un collega europeo che si sta per guadagnare l'appellativo di Slowhand per la tecnica chitarristica particolare da lui attuata: Eric Clapton. Eccoli dunque, Clapton e Stills, in Go back home !:



Anche David Crosby ci prova da solo, con ballate molto vicine al genere già sperimentato con successo assieme agli altri tre titolari della ditta per antonomasia del genere West Coast: ascoltiamo Music is love.



All things must pass, titola fatalmente il triplo LP che segna il debutto da solista di George Harrison. Da mesi va forte un orecchiabile brano che esprime a proprio modo un vero desiderio di ricerca dell'Altissimo, indipendentemente dal culto professato:



Carlos Santana comincia proprio grazie a Per voi giovani a incontrare fans ed estimatori pure in Italia: le vendite di Abraxas sono incoraggianti e presto scoppierà, con la debita pubblicazione anche in formato 45 giri, Samba pa ti, uno dei brani più d'atmosfera dell'album, destinato a siglare l'imminente estate rock. Il 26 aprile, però, Luzzatto Fegiz e Giaccio diffondono via ètere Singin' wind, cryin' beasts:



Altro brano che avrà una certa fortuna italiana grazie alla mediazione del radiofonico appuntamento pomeridiano è il lungo e accattivante strumentale dei Traffic di Stevie Winwood dal titolo Glad, cui spetta l'ònere e l'onore di chiudere la trasmissione di quel lunedì:



Se si eccettuano quasi tutte le regioni a statuto speciale, che mandano in onda le edizioni serali dei loro gazzettini d'informazione, verso sera il territorio italiano è invaso via radio da venti minuti dedicati alla canzone napoletana, andata inesorabilmente in crisi da qualche tempo perchè incapace di rinnovarsi. Lo stesso festival estivo ha più estimatori in Calabria e Sicilia che non nella stessa Campania (per non parlare del resto del Paese), segno della crisi che porterà al clamoroso boicottaggio dell'edizione 1971, sospeso praticamente all'ultimo momento per contrasti tra RAI e organizzatori. Vale perciò la pena di ripescare motivi classici e intramontabili, in qualche caso diffusi in versione aggiornata, come questa Munasterio 'e Santa Chiara nella prima delle due edizioni discografiche di Peppino Di Capri, quella uscita nel 1969 per la Carisch:



Renato Carosone da otto anni è lontano dalle scene (e fra quattro, clamorosamente, si riaffaccerà con rinnovato successo), ma i suoi dischi, fortunatamente, non escono dai cataloghi. Respiriamo anche noi un po' d'aria anni '50 (non prima di aver ricordato che il 20 maggio prossimo cadrà il decennale della scomparsa dell'illustre Maestro) con 'A sunnambula:



La finestra su Questa Napoli si chiude con la classica voce a fronna 'e limone di Guglielmo Chianese in arte Sergio Bruni, artista serio nel divulgare la storia della canzone partenopea, seppur in concorrenza discografica con Roberto Murolo (i due si congederanno dal mondo a breve distanza l'uno dall'altro, nel 2003) e con la coppia Fausto Cigliano - Mario Gangi. Tutti bravi, tutti validi lettori e filologo - storiografi di un repertorio sterminato che ancor oggi è un fiore all'occhiello dell'Italia nel mondo, al di là di certi stereotipi ormai fastidiosi. La sera del 26 aprile 1971 viene messa in onda la versione di Sergio Bruni di un brano più nuovo, risalente all'immediato dopoguerra, ma presto entrato con merito nel novero dei classici napoletani, Vierno:



Dunque, il 26 aprile 1971 viene anche allietato da un fiocco rosa appeso alla porta di una casa di Roma. Giulio Todrani, cantante R & B capitolino che tra qualche anno, incontrando lungo la propria strada la siciliana Angela Cracchiolo (già Angela Bi), raggiungerà un certo successo nel genere melodico (Juli and Julie), diventa papà di una bimba che i posteri già collocano nell'Olimpo delle celebrità della canzone italiana del Duemila (e dintorni). Impostazione vocale blues - jazzistica, involontaria capostipite di una miriade di imitatrici, ragazza simpatica e genuina ma artista a volte monotona (peccato !), Giorgia è da noi preferita di gran lunga nel repertorio degli esordi. Facendo uno strappo alle prassi del nostro blog, per lo più ancorato a fatti, personaggi e situazioni del trentennio 1953-1983, andiamo avanti di altri dieci anni e trasferiamoci al Teatro Ariston di Sanremo, la sera del 12 novembre 1993, durante le qualificazioni riservate ai cantanti esordienti in vista del festival 1994, per riascoltare (non poteva essere altrimenti !) Nasceremo:



Termina così la nostra carrellata sulle principali diffusioni musicali di quel lunedì di 40 anni or sono, giorno che vide spuntare un fiorellino rosa destinato a sbocciare nel suo splendore... vocale. Presto ci ritroveremo con nuovi post dedicati alla radiotelevisione dei bei tempi, anche se, come ormai sta accadendo, essi saranno dilazionati, col ritmo di uno - due a settimana (non di più). Comunque vada, saremo costantemente presenti, sia per la passione che nutriamo nell'alimentare il blog, sia per continuare ad alimentare la vostra curiosità e il vostro affetto, elementi che ci incoraggiano a rinvigorire il Focolare, il cui successo è (fortunatamente) sempre più crescente.

Bene: sono quasi le 17 di domenica 1° maggio quando vi auguriamo una buona serata e un arrivederci a prestissimo ! ! !

Cordialmente,
CBNeas

lunedì 11 aprile 2011

Domenica 11 aprile 1976



RETE UNO

9,30 Dalla Basilica di San Pietro in Vaticano
BENEDIZIONE DELLE PALME E SANTA MESSA
celebrata da Sua Santità Paolo VI
Commento di Mario Puccinelli
Ripresa televisiva di Don Carlo Baima
e
DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti
L'amore vocazione dell'uomo
Realizzazione di Rosalba Costantini

12,15 A - COME AGRICOLTURA
Settimanale curato e condotto da Roberto Bencivenga
Scene di Gaetano Castelli
Realizzazione di Maricla Boggio
12,55 OGGI DISEGNI ANIMATI
- Braccio di Ferro
Braccio di Ferro incontra Guglielmo Tell

Produzione: A.A.P.
- La pantera rosa
Soldato rosa
Distribuzione: United Artists
- Picchiarello
Il picchio clandestino
Distribuzione: M.C.A.
- Il tappabuchi
Produzione: Zagreb Film
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
In studio Mariolina Cannuli
BREAK
13,30 TG 1
BREAK
14,00 PIANTE, FIORI, ECCETERA, ECCETERA, ECCETERA
Un programma realizzato da Silvina Donvito
con la collaborazione di Franco Franchi
Presenta Nicoletta Orsomando
Regia di Alda Grimaldi
BREAK
15,00 5 ORE CON NOI
condotte da Paolo Valenti
- MADAME CURIE
dal libro di Eva Curie
edito da Mondadori
Riduzione televisiva e dialoghi di Alfio Valdarnini
Con Ileana Ghione, Raoul Grassilli, Fosco Giachetti, Tino Bianchi
Consulenza scientifica di Giovanni Brescia
Scene di Pino Valenti
Costumi di Antonio Hallecher
Regia di Guglielmo Morandi
(Replica del 1966)
GONG
16,10 VERSO L'AVVENTURA
Soggetto di Stefan Topaldijkoff
Sceneggiatura di Ottavio Jemma, Bruno Di Geronimo e Pino Passalacqua
Musiche di Gino Peguri
Regia di Pino Passalacqua
Prod.: Istituto Luce
(Replica del 1970)
GONG
17,00 INSIEME, FACENDO FINTA DI NIENTE
Trasmissione della domenica
di Maurizio Costanzo
e di Beppe Bellecca e Nino Marino
con Giancarlo Dettori e Enza Sampò
Impianto scenico di Luciano Del Greco
Regia di Paolo Gazzara
GONG
17,55 90° MINUTO
TIC-TAC
18,15 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata di un tempo di una partita di serie B
a cura di Bruno Pizzul
19,00 SULLE STRADE DELLA CALIFORNIA
Carte di credito
Telefilm - Regia di Ed Abroms
Con John Saxon, Tina Louise, Rory Calhoun
Distribuzione: Columbia Television
ARCOBALENO
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
ARCOBALENO
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
In studio Emilio Fede
CAROSELLO
20,45 MAJAKOVSKIJ
Soggetto di Giuseppe D'Avino
Sceneggiatura di Giuseppe D'Avino, Lucio Mandarà, Alberto Negrin
Consulenza di Vittorio Strada
Con Tino Schirinzi, Romano Malaspina, Sergio Rossi, Piera Degli Esposti, Mario Brusa, Paola Tanziani, Oreste Rizzini, Dario Màzzoli, Agla Marsili, Santo Versace, Dori Dorika, Pier Francesco Poggi
Scene di Davide Negro
Costumi di Vera Marzot
Regia di Alberto Negrin
DOREMI'
21,50 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
condotta da Paolo Frajese
Alla moviola: Carlo Sassi e Heron Vitaletti
Regia di Raoul Bozzi
22,50 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
BREAK
TG 1
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni

RETE DUE

14,30 L'ALTRA DOMENICA
Cronache e fatti di sport e spettacolo
a cura di Renzo Arbore, Maurizio Barendson, Gianni Minà, Aldo Novelli
Regia di Enzo Dell'Aquila

17,55 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
GONG
18,10 A TAVOLA ALLE SETTE
Un programma di Sergio Paolini e Stelio Silvestri
con la consulenza e la partecipazione di Luigi Veronelli
Presenta Ave Ninchi
Regia di Lino Procacci
TIC - TAC
19,00 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata del secondo tempo della partita di Serie A
JUVENTUS - ASCOLI
(dal campo neutro di Bergamo)
Telecronista Nando Martellini
ARCOBALENO
19,50 TG 2 - STUDIO APERTO
Notiziario ridotto della domenica
Direttore Andrea Barbato
PREVISIONI DEL TEMPO
In studio Marina Morgan
INTERMEZZO
20,03 SPORT 7
A cura di Nino De Luca
Conduce Guido Oddo
Alla moviola: Bruno Pizzul e Gianni Robustelli
20,45 BIM BUM BAM
Spettacolo musicale
di Roberto Danè e Ludovico Peregrini
condotto da Peppino Gagliardi, Bruno Lauzi e Bruna Lelli
Scene di Ennio Di Majo
Orchestra diretta da Aldo Buonocore
Regia di Gian Maria Tabarelli
21,40 TG 2 - STANOTTE
DOREMI'
22,05 SETTIMO GIORNO
Attualità culturali
a cura di Francesca Sanvitale
Franco Parenti: il teatro e il suo linguaggio

TSI - SVIZZERA

13,30 TELEGIORNALE - 1a edizione
(A COLORI)
13,35 TELERAMA
(A COLORI)
14,00 AMICHEVOLMENTE
(A COLORI)
15,00 In Eurovisione da Roubaix
CICLISMO: PARIGI - ROUBAIX
(A COLORI)
15,45 DISEGNI ANIMATI
(A COLORI)
16,00 UN MILIARDO SOTTO IL MARE
Documentario
(A COLORI)
17,00 LE COMICHE DI CHARLOT
17,20 L'ISOLA DI BORNHOLM
Documentario
(A COLORI)
17,50 TELEGIORNALE 2a edizione
(A COLORI)
17,55 DOMENICA SPORT
Primi risultati
(A COLORI)
18,00 AVVOCATI ALLA PROVA DEL FUOCO
Il grande seccatore
Telefilm
(A COLORI)
18,50 PIACERI DELLA MUSICA
(A COLORI)
19,30 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)
19,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
19,50 INCONTRI
Steven Spielberg, il regista de Lo squalo
(A COLORI)
20,20 IL MONDO IN CUI VIVIAMO
Documentario
(A COLORI)
20,45 TELEGIORNALE Edizione principale
(A COLORI)
21,00 L'ALTRO
Dov'è Alexander?
Telefilm
(A COLORI)
22,10 LA DOMENICA SPORTIVA
(A COLORI)
22,50 TELEGIORNALE 5a edizione
(A COLORI)
23,00 - 24,00 In Eurovisione da Katowice (Polonia)
CAMPIONATI MONDIALI DI DISCO SU GHIACCIO
Gruppo A: CECOSLOVACCHIA - SVEZIA
Cronaca differita parziale
(A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

19,30 L'angolino dei ragazzi
TRE NIPOTI E UN MAGGIORDOMO
Telefilm
(A COLORI)
19,55 ZIG-ZAG
(A COLORI)
20,00 CANALE 27
I programmi della settimana
20,15 QUELLA CAROGNA DI FRANK MITRAGLIA
Film - Regia di John Berry
Int.: Johnny Hallyday, Eddie Constantine e Annabella Incontrera
(A COLORI)
21,30 ZIG-ZAG
(A COLORI)
21,40 LA CUGINA BETTA
Romanzo sceneggiato dall'opera omonima di Honorè de Balzac
(A COLORI)
22,30 TELESPORT
Hockey su ghiaccio
CECOSLOVACCHIA - SVEZIA
(A COLORI)

A 2 - FRANCIA

11,00 C'EST DIMANCHE
Un programma proposto da Guy Lux
Prima parte
11,30 MIDI 2
Presenta Jean Lanzi
12,00 C'EST DIMANCHE
Un programma proposto da Guy Lux
Seconda parte
17,50 STADE 2
Cronache e risultati degli avvenimenti sportivi della domenica visti dalla redazione di Antenne 2
18,50 SYSTEME 2
Una trasmissione di Guy Lux e Jacqueline Duforest
Orchestra diretta da Raymond Lefevre
Presentano Guy Lux e Sophie Darel
20,40 LES BRIGADES DU TIGRE
L'ausiliaria
Con Jean-Claude Bouillon
Sceneggiatura, adattamenti e dialoghi di Claude Desailly
Musiche di Claude Bolling
Regia di Victor Vicas
21,35 JOURNAL

TMC - MONTECARLO

19,30 CARTONI ANIMATI
19,40 MUSEO DEL CRIMINE
La fotocopia
20,50 NOTIZIARIO
21,00 FOLLIE PER L'OPERA
Film - Regia di Mario Costa
Int.: Carlo Campanini, Gina Lollobrigida, Beniamino Gigli, Maria Caniglia, Tito Gobbi, Gino Bechi
22,30 REPORTAGE SUL PREMIO IPPOCAMPO
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Prima di tutto ci scusiamo per il forte ritardo con cui il presente post viene pubblicato. La riorganizzazione della nostra attività commerciale ci ha lasciato attualmente ben poco tempo libero e stiamo cercando per questo di dare una cadenza ben precisa al nostro blog, che con il mese di maggio diventerà settimanale o bisettimanale al massimo (sicuramente la domenica o il lunedì, più un altro giorno flessibile se si troverà il tempo, o comunque nei dintorni di certe festività). Inoltre siamo in attesa di liete novelle da parte di chi sta sostenendo il nostro speciale progetto che al Focolare si ispira e di cui parliamo da tempo: sembra ci voglia poco perchè finalmente esso veda la luce. Incrociamo quindi le dita a tal riguardo.

...e adesso parliamo di televisione...

Chi legge oggi un palinsesto RAI - TV del semestre marzo - settembre 1976 ed ha la contezza di quella che era la situazione dell'azienda, impegnata a mettere a punto una riforma già in atto da qualche settimana nel settore dell'informazione, potrà paragonare tale programmazione a quelle svendite totali che certi negozi attuano ancor oggi per rinnovo locali et similia. Repliche di qualità, più qualcosa di nuovo (nel senso di già pronto e non ancora diffuso) e certi esperimenti destinati ad essere perfezionati al momento della ripresa autunnale alimentarono per mesi il servizio pubblico, seppur esso dilaniato dal forte dibattito ideologico atto a caratterizzare la rigorosa suddivisione tra le due reti, e sotto il profilo della linea editoriale e sotto quello dell'impostazione di notiziari e rubriche giornalistiche.
Ne deriva che anche dei semplici programmi - riempitivo, basati su materiale acquistato dall'estero, vennero organizzati in modo quasi colossale, riunendo in pochi minuti di trasmissione momenti di grande prestigio.
Scorrendo l'elenco dei programmi andati in onda sulle due reti (ormai non più "canali") quell'11 aprile del 1976, Domenica delle Palme, non può non saltare agli occhi l'imperdibile scaletta della rubrica Oggi disegni animati, un tempo in bilico tra domenica e martedì ma dal 1974 stabilmente (almeno tra gennaio e giugno) pronta ad allietare il pranzo del dì di festa dei bambini italiani. E' qui che forse si materializza il discorso di un prendi quattro, paghi uno ben sfruttato: magari allo scetticismo iniziale subentra gradualmente la consapevolezza di aver fatto un bell'affare, trattandosi di merce d'ottima fattura. Almeno tre dei cartoons presentati quell'ormai lontana domenica pre - pasquale di 35 anni fa sono legati ad altrettanti personaggi la cui universale popolarità è indiscutibile, e indubbiamente la TV non fa che accentuarla.
S'incomincia con Popeye the sailor, ossia il nostro Braccio di Ferro: è proprio negli anni '70 che il personaggio inventato da Elzie Segar nel 1929 e trasformato in personaggio dei cartoni animati quattro anni dopo da Max Fleischer, austriaco trasferitosi negli States sin da piccolo, raggiunge anche da noi una meritata popolarità. Questo grazie alla RAI e al regista Luciano Pinelli, il quale aveva lavorato a una puntata monografica su Braccio di Ferro, appunto, per la dotta trasmissione pomeridiana Gli eroi di cartone servendosi di alcuni shorts, ma, una volta acquisito in anticipo un pacchetto di questi cortometraggi animati, provò a utilizzare quelli esclusi da quella speciale trasmissione, facendoli trasmettere a parte e mantenendo il sonoro originale, senza doppiaggi nè sottotitoli in italiano. A dire il vero, alcuni brevi film di Popeye erano stati già trasmessi dalla RAI negli anni '60, ma senza riscuotere particolari successi. La lacuna fu ampiamente colmata dal 1972 in poi: la passione per i fondamentali spinaci, l'amore per Olivia, la sempiterna rivalità sentimentale con Bluto, la celebre canzoncina I'm Popeye the sailor man, le voci americanissime di Jack Mercer, Mae Questel e Pinto Colvig divennero familiari anche nel nostro Paese, tanto che la RAI provvide ad acquistare praticamente l'intera serie dei cortometraggi, compresi quelli degli anni '50 a colori.
L'11 aprile 1976 va in onda un episodio molto curioso della lunga saga di Braccio di Ferro: si tratta di Braccio di Ferro incontra Guglielmo Tell del 1940, omaggio all'eroe nazionale svizzero con ovvie citazioni musicali rossiniane. Eccolo qui, in versione integrale e originale in lingua anglo-americana:



A volte capita che certi personaggi animati, nati per scopi particolari, riescano a vivere di luce propria, facendo quasi scordare ai più la loro origine. E' il caso di Pink Panther, la Pantera Rosa. Si sa bene che il personaggio venne creato da Dave De Patie e Friz Freleng, due ex - animatori della Warner Bros. chiamati da Blake Edwards per sviluppare la trovata del cartone animato atto ad accompagnare i titoli di testa del celebre film interpretato da Peter Sellers nei panni del buffo ispettore Clouseau. Il successo che quei tre minuti ottennero nei cinema di tutto il mondo, con il celeberrimo sottofondo musicale composto e diretto da Henry Mancini, spinse la United Artists a commissionare a De Patie e a Freleng una serie di cortometraggi imperniati proprio sull'imbranato felino e sulle sue disavventure, destinati al circuito cinematografico e televisivo internazionale. In Italia i corti di Pink Panther, dopo un assaggio ne Gli eroi di cartone nell'autunno 1972, apparvero regolarmente in TV a partire dal febbraio 1973 e vennero salutati con simpatia dai giovanissimi.
Sergio Trinchero, nel suo prezioso quanto introvabile saggio pubblicato da Gremese proprio a corredo del ciclo de Gli eroi di cartone, presenta il personaggio nei seguenti termini:

Gli si attribuisce, tra l'altro, il merito di aver contribuito a migliorare le relazioni degli Stati Uniti con gli altri paesi, eppure i suoi film sono privi di qualsiasi messaggio, sintonizzati come sono costantemente all'assurdo; non è in fondo che un attore mattacchione e sofisticato di quelli che andavano al tempo del cinema muto(...). Il felino tutto rosa con il suo egocentrismo e la sua imperturbabilità è il deus ex machina di quello che la critica ha definito il rinascimento del cartone animato.
(SERGIO TRINCHERO, PINK PANTHER - Un leopardo dal pelo rosa, in I grandi eroi del cartone animato americano, Gremese, 1972, pag. 85).

Rivediamo quindi l'episodio messo in onda quell'11 aprile 1976, Soldato rosa:



Altro grandissimo personaggio dei disegni animati è Woody Woodpecker (per noi italiani Picchiarello), tra i più riusciti personaggi creati da un disegnatore molto apprezzato per la brillantezza dei tratti dei suoi personaggi: Walter Lantz. Figlio di irpini emigrati negli USA (il padre, che in origine faceva di cognome Lanza, aveva chiesto e ottenuto a suo tempo l'inglesizzazione in Lantz del casato al quale apparteneva), Walter Lantz aveva sposato un'attrice brillante di Nuova York, Grace Stafford. Capitò che, durante la luna di miele trascorsa in California, costante quanto indesiderato ospite del cottage affittato dalla coppia fosse un rumoroso picchio. Immediata intuizione del disegnatore e nascita del personaggio che avrebbe fatto la propria fortuna in tutto il mondo: dopo la realizzazione visiva dei primi cartoni, bisognava ricorrere alla sincronizzazione sonora. Mancava qualcosa che desse il giusto vigore al personaggio, magari un aspetto che potesse distinguerlo particolarmente...una risata strana, per esempio. Avanti quindi con la selezione, fino a trovare una risata epilettica, folle, incisiva di sicuro: senza accorgersene subito, Lantz aveva scelto l'interpretazione proprio della sua Grace Stafford ! Da quel momento fu Mrs. Lantz in persona ad annunciare i corti di Woody Woodpecker con il consueto Guess who ?, seguito da quell'unica, originale, irresistibile risata.
In Italia fu Isa Di Marzio a doppiare Picchiarello (anche nella frase introduttiva, tradotta letteralmente in Indovina chi è ?): l'episodio Il picchio clandestino, invece, viene presentato a voi amici del Focolare in versione brasiliana, in lingua portoghese.



Alle 13,30, puntuale, ecco il...



Sono giornate molto tese in ambito politico: il tema del compromesso storico tra PCI e sinistra DC, trattato con estrema delicatezza in Parlamento, trova non pochi oppositori, tanto che il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, a un certo punto è costretto a sciogliere le Camere e a indire elezioni anticipate. Finisce così la sesta legislatura e ci si prepara per la settima, con un outsider che sarà la rivelazione delle consultazioni del successivo 20 giugno, il Partito Radicale di Marco Pannella.

Il pomeriggio procede tra i consigli botanici raccolti da Nicoletta Orsomando, l'originalità di Renzo Arbore e de L'altra domenica (non ancora il programma straordinario di un paio d'anni dopo, bensì un più semplice alternare momenti di spettacolo alle cronache sportive coordinate da Maurizio Barendson), le repliche di trasmissioni precedenti, più un nuovo programma d'intrattenimento, intervallati dai risultati e dalle notizie sportive di Paolo Valenti (il quale apre le 5 ore con noi di quell'11 aprile con una finestra sulla Stramilano - in sottofondo, immancabile, la famosissima canzone Stramilano, S T R A M I L A N O - ). Comunque, secondo tradizione, la seconda domenica di aprile è consacrata alla gara ciclistica su strada più bella e temuta dai grandi campioni, la Parigi - Roubaix, la sfida al Pavè. La RAI effettua dei collegamenti striminziti durante L'altra domenica, mentre gran parte della corsa viene trasmessa in diretta e a colori dalla TSI. Sembra che la vittoria possa arridere al nostro Francesco Mosèr, il quale viene però beffato in dirittura d'arrivo dal belga Marc Demeyer. Al seguito di quell'edizione della prestigiosa gara c'è anche una troupe cinematografica guidata dal regista danese Jorgen Leth: nasce così il documentario Una domenica all'inferno , destinato a uscire l'anno dopo. Vediamone un ampio stralcio, con commento in inglese:



La prima grande trasmissione TV dedicata al mondo della cucina nacque nel 1971 e si sviluppò con successo negli anni seguenti. In origine intitolata Colazione allo studio 7, dopo un anno di emissione da Roma con la presentazione di Umberto Orsini, si trasferì subito a Torino. Si tentò con Delia Scala, ma, pur con la competenza del grande enologo lombardo Luigi Veronelli, indimenticabile e impareggiabile benchè ci abbia lasciati ormai da quasi sette anni, non si riusciva ancora a trovare una guida ideale, una mediazione da parte di un personaggio dello spettacolo capace di calarsi nella parte dell'appassionato buongustaio. Caso volle che, nel 1973, Ave Ninchi fosse libera da impegni teatrali e potesse, almeno per un paio di mesi, fermarsi in Piemonte per realizzare la terza edizione di Colazione allo studio 7. L'aria paciosa da zia ideale, la simpatia, il look da donna disposta a stare a tempo perso in cucina (stazza compresa) fecero presa nel cuore del pubblico, al punto che fu inevitabile creare il binomio Ave Ninchi - cucina, mantenuto praticamente fino alla scomparsa della grande attrice, nel novembre del 1997. Così, quando si decise di movimentare la nuova fascia pre-serale del Secondo Canale, venne rilanciata la trasmissione (con la necessaria trasformazione del titolo in A tavola alle sette) e soprattutto venne riconfermata Ave Ninchi, anche con la partecipazione di alcuni personaggi dello spettacolo in veste di cuochi per una sera. Si andò quindi avanti per altre tre stagioni: quella del 1976 fu purtroppo l'ultima. Abbiamo trovato uno spezzone tratto proprio dalla puntata dell' 11 aprile 1976 e dedicato a uno dei pesci più pregiati tra quelli che (oggi molto meno, purtroppo, per ovvi motivi congiunturali...e dire che nel '76 la situazione era, a conti fatti, appena migliore rispetto all'odierna) notoriamente nobilitano i banchetti conviviali degli italiani: la trota.



Con la suddivisione delle testate giornalistiche televisive, in atto ormai da un mese, è stato stabilito di alternare domenicalmente le partite di campionato: sulla rete 1 una settimana la serie A alle 19 e la successiva la serie B alle 18,15 e così pure sulla rete 2. Quella domenica all'ammiraglia tocca la serie cadetta e pertanto, mentre la rete 2 mostra le ultime prodezze juventine di Josè Altafini (inutili, perchè lo scudetto sarà granata: il sorpasso della settimana precedente è risultato determinante), ecco un nuovo episodio di un telefilm che dilagherà fino ai primi anni Ottanta, segnalandosi per la sua ottima fattura, oltre che per il cast intercambiabile, ricco di nomi già celebri o destinati a diventarlo in seguito. In lingua originale la serie s'intitola Police story, ma indubbiamente più bella è la trasposizione italiana, Sulle strade della California . Abbiamo trovato il prologo di un episodio (crediamo sia il primissimo):



Notissimo il tema musicale che sigla l'intiera serie, composto dall'esperto Jerry Goldsmith:



Diamo ora uno sguardo alle produzioni autoctone delle emittenti straniere facilmente captabili in Italia: c'è una serie francese giunta al secondo ciclo, Les brigades du Tigre , la cui particolarità è rappresentata dal fatto che si tratti di indagini poliziesche ambientate nei primi decenni del Novecento, dalla Belle Epoque al Proibizionismo statunitense (evocato in un successivo episodio). Formula indubbiamente originale che sarà apprezzata in molti paesi stranieri (Italia compresa: un buon numero di episodi verrà trasmesso la domenica pomeriggio sulla rete 2 nel 1978, ottenendo un discreto successo). Bellissima la sigla musicale, anche in questo caso firmata da un musicista con gli attributi, Claude Bolling. Riascoltiamola insieme, preceduta dall'introduzione narrata (anche qui in versione originale):



Prosegue con crescente successo lo spettacolino musicale in onda da Milano, Bim Bum Bam, tre angolini musicali riuniti in cinquanta minuti che riprendono la formula del precedente Alle sette/Alle nove della sera . Stavolta, al posto di Christian De Sica e Gianni Morandi vi è un terzetto di cantanti - presentatori che si dividono il programma in base allo stile più congeniale: Bruno Lauzi guida lo spazio dedicato ai giovani, Peppino Gagliardi quello riservato ai trentenni e dintorni e Bruna Lelli si occupa del pubblico dai cinquanta in su, con l'intervento di Gagliardi e Lauzi in una fantasia di motivi che rievocano un anno, dal 1946 al 1968.
Il festival di Sanremo del 1976 ha visto un parziale risveglio dal letargo dei due o tre anni precedenti: certo, non si può parlare di grandi successi, ma qualcosa rimane tra gli ascoltatori (e i relativi 45 giri si vendono abbastanza). Vincitore morale dell'edizione (quello ufficiale è risultato Peppino Di Capri) è Sandro Giacobbe con la sua Gli occhi di tua madre: il cantautore genovese, da due anni all'apice del successo dopo un iniziale anonimato, apre la serie degli ospiti di Bim Bum Bam di quell'11 aprile 1976. L'esibizione è preceduta da un breve inserto tratto dalle riprese dirette del Festival (conservate integralmente a colori dalla TV spagnola - sic ! -), con Erminio Macario alle prese con alcune battute e con la canzone di Paolo Conte Sanremo, Sanremo:



Terminiamo con la proposta della TMC di Paolo Limiti: un film musicale che ci riporta agli anni d'oro dei grandi interpreti della scena lirica e che risale all'immediato dopoguerra. Non solo neorealismo, quindi, ma pure momenti di svago qualitativamente validi (a trame mediocri corrispondevano sempre momenti artistici di grande rilievo che salvavano in qualche modo la pellicola). E' il caso di questa produzione del 1949, dal titolo Follie per l'opera, diretta da Mario Costa, con Carlo Campanini, una ventiduenne Gina Lollobrigida e soprattutto un ricco cast di cantanti lirici, praticamente il meglio del periodo; Beniamino Gigli, Maria Caniglia, un giovane Tito Gobbi e Gino Bechi. Lo spezzone che abbiamo trovato vede in scena proprio il grande baritono fiorentino scomparso nel 1993 (famoso anche perchè collezionista di trenini - giocattolo, passione esternata pure in occasione di una partecipazione a Lascia o raddoppia ?), il quale esegue in italiano la Canzone del Toreador dal secondo atto della Carmen di Georges Bizet:



Manca poco alle dieci del mattino di mercoledì 20 aprile quando finalmente licenziamo questo post dalla tribolatissima gestione, dovuta a cause di forza maggiore che ci hanno costretto a scrivere a spizzichi e bocconi. Speriamo che, con la succitata riorganizzazione della cadenza dei nostri interventi, il tutto sia d'ora in poi più agevole.
Confidando in un aggiornamento durante le festività pasquali, vi salutiamo e vi auguriamo una buona giornata.
CBNeas

lunedì 4 aprile 2011

Giovedì 4 aprile 1963



NAZIONALE

telescuola

Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI - Radiotelevisione Italiana

presentano

SCUOLA MEDIA UNIFICATA

PRIMA CLASSE:

8,55 Italiano
Prof. Lamberto Valli
9,45 Osservazioni scientifiche
Prof.ssa Ivolda Vollaro
10,35 Storia
Prof. Claudio Degasperi
11,50 Educazione tecnica
Prof. Giulio Rizzardi Tempini
12,15 Educazione fisica femminile e maschile
Prof.ssa Matilde Trombetta Franzini e Prof. Alberto Mezzetti

SECONDA CLASSE:

8,30 Geografia
Prof.ssa Maria Bonzano Strona
9,20 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
10,10 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
11,00 Latino
Prof. Gino Zennaro
11,25 Francese
Prof. Henri Arcaini

12,40 ROMA: APERTURA DEL XVII CONGRESSO NAZIONALE DELLA CONFEDERAZIONE DEI COLTIVATORI DIRETTI
(Cronaca registrata)
Telecronista Luciano Luisi

telescuola

AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo industriale e agrario

15,00 TERZA CLASSE:
a) Osservazioni scientifiche
Prof. Giorgio Graziosi
b) Geografia ed Educazione Civica
Prof. Riccardo Loreto
c) Materie tecniche ed agrarie
Prof. Fausto Leonori
d) Musica e Canto Corale
Prof.ssa Gianna Perea Labia

16,20 IL TUO DOMANI
Rubrica di informazioni e suggerimenti ai giovani a cura di Fabio Cosentini e Francesco Deidda

la TV dei ragazzi

17,30 I PICCOLI TRE
Programma di varietà a cura di Mario Ciampi
con Elwin Ambrose, Silvana Giacobini, Silvio Noto e Sandro Tuminelli
Coreografie di Ugo Dell'Ara
Complesso musicale Rejna - Avitabile
Regia di Alvise Sapori
18,15 IL NORD OVEST CANADESE
Documentario dell'Enciclopedia Britannica

ritorno a casa

18,30 NON E' MAI TROPPO TARDI
Secondo corso di istruzione popolare
Insegnante Alberto Manzi
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (L'Oreal Paris - Bebè Galbani)
19,15 PRODURRE DI PIU'
Corso di zootecnia
Trasmissione di aggiornamento tecnico per i giovani rurali
e
LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura e dell'orticoltura a cura di Renato Vertunni
20,10 TELEGIORNALE SPORT

ribalta accesa

20,25 SEGNALE ORARIO
TIC - TAC (Tide - Verdal - Sidol - Ovomaltina)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
Direttore Giorgio Vecchietti
ARCOBALENO (Liquore Strega - Industria Dolciaria Ferrero - Società del Linoleum - Olio Sasso - Salitina M.A. - Lux)
20,55 CAROSELLO
(1) Moplen - (2) Stice - (3) Dufour Caramelle - (4) Brodo Lombardi
I cortometraggi sono stati realizzati da : 1) General Film - 2) Studio K - 3) Ondatelerama - 4) Roberto Gavioli

21,05 TRIBUNA ELETTORALE
22,05 CINEMA D'OGGI
a cura di Pietro Pintus
Presenta Luisella Boni
Realizzazione di Stefano Canzio
22,45 IERI
Cronache del nostro tempo
IL TEATRO DI RIVISTA
a cura di Jacopo Rizza
Testo di Elio Talarico
Una produzione INCOM
23,15 TELEGIORNALE
della notte

SECONDO CANALE

21,05 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,15 Gorni Kramer, Gino Bramieri e Liana Orfei presentano:
LEGGERISSIMO
Spettacolo musicale di Italo Terzoli e Bernardino Zapponi
Coreografie di Gisa Geert
Scene di Luca Crippa
Costumi di Corrado Colabucci
Regia di Romolo Siena
22,20 INTERMEZZO (Rim - Gemey Fluid Make-up - Olio Bertolli - Skip)
22,25 GIOVEDI' SPORT
Riprese dirette e inchieste di attualità a cura del Telegiornale
e
NOTTE SPORT
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Aprile 2011... e già fa caldo, molto caldo, come se fossimo a cavallo tra maggio e giugno. Il solito eccesso atmosferico che ti infastidisce, quasi t'infiacchisce...magari ti consola sapere che presto torneranno le piogge, appena in tempo per rovinare le vacanze di Pasqua a chi le ha progettate per benino.

Aprile 1963... l'inverno non vuol sapere proprio di andarsene, mantenendosi sull'Italia condizioni atmosferiche altamente perturbate. Vivace è la campagna elettorale che si combatte su tutti i fronti, tanto da suggerirne presto una divertente parodia nel film Gli onorevoli (con il celeberrimo Vota Antonio ! Vota Antonio ! di Totò): il 28 aprile si voterà per la quarta legislatura repubblicana e per l'occasione la Democrazia Cristiana, pronta ad avvicinarsi definitivamente al Partito Socialista (con la sapiente regia di Aldo Moro e delle sue misteriose quanto proverbiali convergenze parallele), mette un attimo da parte il suo classico inno Biancofiore per puntare su due nuove canzoni, all'uopo commissionate dalla SPES (ossia l'ufficio di propaganda per lo scudo crociato) e intitolate Gli anni felici continueranno, proprio come il motto seguito per queste elezioni: il miracolo economico ha rallegrato tutti... e meno male che Amìntore c'è...

Amintore c'è pure in via del Babuino a Roma, a due passi da Piazza del Popolo, nel palazzo di quello che era (e molto più tardi tornerà ad essere) l'Hotel de Russie e che allora ospita gli uffici principali della RAI - Radiotelevisione Italiana, incarnandosi nel direttore generale Ettore Bernabei (presidente è invece un nobiluomo, tale Novello Papafava). Il biancofiore ha una certa preminenza nelle scelte di palinsesto: non tutti se ne accorgono, ma ciò non significa che tale aspetto venga ignorato. Del resto, sono appena passati quattro mesi dal caso - Dario Fo, messo alla porta solo perchè voleva spiegare ai telespettatori che non era tutto oro quel che luccicava nell'Italia del boom, denunciandone eccessi e negligenze.

DC o non DC, comunque, la televisione italiana continua a produrre, per propria fortuna, trasmissioni qualitativamente valide, preparate e studiate con largo anticipo (è una novità proprio del 1963 la riunione stagionale per la definizione dei palinsesti dei mesi futuri, sicchè in primavera si decide per l'estate, in estate per l'autunno e così via), rendendosi utile alla collettività con Telescuola (ottimo sussidio pure per i prof, che presto affronteranno le forche caudine della Scuola Media Unificata, morendo con il giugno 1963 l'antico Avviamento Professionale - entri porco ed esci maiale, dicevano crudelmente i ragazzini delle umanistiche Medie dei loro coetanei che preferivano invece seguire questa scuola più tecnica -) e Non è mai troppo tardi, che prosegue nella lotta contro l'analfabetismo (e, a giudicare dal sempre costante aumento dei gruppi d'ascolto che seguono ogni pomeriggio le lezioni dei maestri Alberto Manzi e Oreste Gasperini, si può parlare veramente di un primo successo, benchè la strada sia ancora lunga), per non dire di certi, ma oggi dimenticatissimi corsi di zootecnia, quasi a tentare di frenare l'esodo dalle campagne verso le fabbriche (con gli auspici della Coldiretti, sindacato cattolico che proprio quel 4 aprile di 48 anni fa si riunisce a congresso: visto il chiaro appoggio di Fanfani, Bernabei manda le telecamere della RAI a riprendere integralmente l'inaugurazione del convegno, con tanto di servizio di Luciano Luisi, il quale fra pochi anni si butterà definitivamente nel mondo dei libri e della letteratura, diventandone il principale esperto).
Lo spettacolo per i giovanissimi del periodo, I piccoli tre, diretto da Alvise Sapori (subentrato a Lelio Golletti, regista delle prime puntate), va in onda dagli studi di Napoli e si avvale di un ottimo cast: Silvio Noto, sempre abile maestro di cerimonie, Silvana Giacobini, allora giovanissima conduttrice destinata a un roseo futuro giornalistico, e Sandro Tuminelli, purtroppo scomparso circa un mese fa, artista poliedrico sempre vicino al mondo dell'infanzia anche come autore di appropriate canzoncine (aveva anche un debole per le belle donne... ma questo è un altro discorso).
E poi c'è sempre lei, Frau Werbung, ossia la sempiterna, amata pubblicità. Il numero dei telecomunicati quotidiani, appena 4 in origine, portatosi a 10 nel 1959, a 11 nel 1960 e a 13 nel 1961, si è stabilizzato a quota 20 nel maggio del 1962 e tale resterà fino ai primissimi giorni del '64. Pescando nel mazzo delle reclame andate in onda il 4 aprile del 1963 nella fascia che precede o immediatamente segue l'edizione principale del telegiornale (quella canonica delle 20,30), siamo andati a ripescare un simpatico gatto che esalta, sull'aria della canzone I'm an old cow hand, un prodotto per la pulizia della casa...



...oppure una breve scenetta ispirata al ciclo di Carosello dal titolo Le memorie di un diplomatico, pregevole lavoro dei fratelli Pagot che in giugno vincerà un premio al festival internazionale di Cannes (da notare che nei telecomunicati, a differenza che nei caroselli, la voce del Diplomatico protagonista viene prestata da Ignazio Colnaghi)...



...o ancora, consecutivamente, una polvere frizzante per l'acqua da tavola (non quella bolognese che tutti conosciamo, ma una torinese che, dopo decenni di grandi fortune, scomparirà presto dalle grandi distribuzioni: non gioverà affatto al rilancio il nuovo jingle a tempo di twist, che sostituisce la stentorea canzoncina intonata da un'impostata voce tenorile ai tempi dell'EIAR) e il classico sapone usato da 9 stelle su 10, come Pascale Petit, allora all'apice del successo...



...per arrivare a due dei quattro caroselli della serata, entrambi celeberrimi. Il primo vede in scena Marisa Del Frate con un nuovo partner, Toni Ucci, subentrato a Raffaele Pisu, partito per la Russia in quanto prescelto da Giuseppe De Santis per interpretare un serissimo quanto coinvolgente ruolo nel film Italiani brava gente . Nonostante questa variante, la morale è sempre la solita: più dell'amore può una caramella...



Il secondo si può chiaramente classificare nella graduatoria dei non plus ultra. Ci basti solo dire che è realizzato dalla Gamma Film dei fratelli milanesi Gino e Roberto Gavioli, che le voci sono di Virgilio Savona, Alighiero Noschese e del quartetto vocale Radar e che slogan e jingle si devono rispettivamente a Marcello Marchesi e a Giampiero Boneschi:



Si avvia alla conclusione il varietà del Secondo Canale Leggerissimo, spettacolo senza troppe pretese in onda dal Teatro della Fiera di Milano per la regia dell'artigiano della rivista Romolo Siena. Mattatori sono il maestro Gorni Kramer e il sempre più amato e popolare Gino Bramieri (peccato non poter rivedere, se è vero come è vero che le immagini di Leggerissimo sono state cancellate, gli esilaranti tentativi del grande musicista di insegnare all'ipernutrito comico milanese uno strumento musicale per volta), con l'innesto di una stella del circo, la bella Liana Orfei, e del balletto di Gisa Geert. Riascoltiamo le due canzoni - sigla dello show: in apertura c'è la graziosissima Dimmelo sottovoce, cantata da Elsa Cocki Mazzetti, la simpatica interprete milanese nel frattempo piazzatasi terza a Sanremo in coppia con Pino Donaggio:



La sigla di coda, invece, dà il definitivo via al successo del raffinato cantante confidenziale Fred Bongusto; Amore fermati riesce a vivere di luce propria, senza essere necessariamente associata allo spettacolo televisivo (e non mancano certe parodie irriverenti tra i liceali del periodo):



La rubrica di attualità cinematografiche ha assunto da tempo le vesti di un vero rotocalco ben organizzato, Cinema d'oggi, interamente prodotto dalla RAI (non più, quindi, come vedemmo tempo fa analizzando un palinsesto fine anni '50, con collaborazioni esterne) e affidato alla conduzione di una bella e brava attrice lariana, Luisella Boni, che presto si unirà sentimentalmente al regista Daniele D'Anza, tanto che le subentreranno dapprima Anna Maria Gambineri e poi Paola Pitagora. Ad ogni modo, i servizi (anche monografici) sono molto interessanti: è il caso di questa intervista al Principe Antonio De Curtis alias Totò, forse nel momento più importante della carriera, segnato da un sempre maggior ricorso a ruoli più impegnativi:



Tornando per un attimo alla pubblicità e alla stupenda rubrica del Secondo Canale Intermezzo, che si appresta a compiere il primo anno di vita coinvolgendo i telespettatori con questo misto di cartoni animati, almanacco e telecomunicati, sempre musicalmente siglato dalla canzone di Giampiero Boneschi Du du du du du - Da da da da da, incisa su disco non solo dai Radar, che la cantano quasi sempre nei vari inserti serali, ma pure dal Quartetto Cetra, rivediamo tre dei quattro messaggi andati in onda la sera di quel 4 aprile 1963. Cominciamo da un rimedio farmaceutico che determina certi indispensabili benefìci:



Consecutivamente, invece, scorrono le presentazioni di un detersivo che rende tutto biancopulito e di un prodotto di bellezza:



La serata si conclude invece con una nuova puntata del ciclo che racconta i cambiamenti dell'Italia nel corso del XX secolo attraverso le immagini. Qui entra in gioco la INCOM di Sandro Pallavicini, che confeziona apposta per la RAI i vari episodi di questo viaggio nella storia e nel costume. In quest'occasione è di scena la storia del grande teatro di rivista attraverso le sue pietre miliari, rappresentate dai personaggi sicuramente più significativi.
Si comincia con Raffaele Viviani, commediografo e attore che ha saputo raffigurare personaggi piccoli e grandi della sua Napoli in bozzetti che facilmente associano il divertimento all'amara riflessione. E' il caso di questo sketch intitolato 'O ciarlatano:



Accanto a Viviani si affermò, sempre in quegli anni '20 - '30, il romano Ettore Petrolini, anche autore passato alla storia per i suoi rivoluzionari giochi di parole nonsense e i suoi personaggi miranti a satireggiare vizi e vezzi dell'Italia del tempo, come la parodia dello scettico e bel tenebroso, atta a convergere nel personaggio di Gastone:



Eccoci di nuovo a Totò, ma all'artista dell'avanspettacolo, degno seguace di Pasquariello, Maldacea e soci: è il caso del personaggio di Ciccillo, ripreso più tardi anche nel film Yvonne la nuit interpretato dal grande attore partenopeo e destinato a lasciare senz'altro una traccia, se si pensa che negli anni '70 un comico catanese, dalla voce molto simile a quella di Franco Franchi, si affermerà in Sicilia (e non solo) con il nome d'arte di Ciccio Pasticcio. Rivediamo comunque Totò nella macchietta originaria del bel Ciccillo:



L'attrazione principale delle più importanti riviste, specialmente tra le due guerre, è sempre lei, Anna Menzio in arte Wanda Osiris. Tutti la ricordano mentre, avvolta da piume e pailettes e attorniata dai ballerini, scende l'immancabile scalinata, supportata da un accompagnamento musicale sempre suggestivo, per poi prodursi in una delle sue canzoni più celebri, come Sentimental, qui però presentata in versione da prova, con il solo accompagnamento pianistico e con la Wandissima
praticamente in borghese:



Un altro nome storico della rivista, purtroppo finito ingiustamente nel dimenticatoio, è senza dubbio quello di Carlo Dapporto. Originario della Riviera di Ponente (esiste anche un suo disco di canzoni liguri), ma milanese d'adozione, Carlo Dapporto ha rappresentato con i propri personaggi alcuni spaccati di un piccolo mondo italico sempre più antico e, ahimè, sempre più rimpianto: dal malato di esterofilia che parla continuamente in francese a certi provincialotti che cercano di farsi largo nei mille modi di riuscire nella vita, ovviamente conseguendo ben di rado i loro scopi (su tutti, ovviamente, Agostino, viveur piemontese diventato pure protagonista di fortunati caroselli pubblicitari che presto vi riproporremo anche noi):



Altro personaggio che meriterebbe di essere riscoperto è il toscano Riccardo Billi, sempre vissuto all'ombra della spalla Mario Riva e, dopo la tragica morte di quest'ultimo, rimasto giocoforza tra le retrovie, accettando di buon grado qualche ruolo (anche drammatico) in ambito cinematografico praticamente fino alla fine dei propri giorni, avvenuta nell'aprile del 1982.



Con gli anni '50, invece, la rivista italiana assume delle vesti più nuove, chiaramente adatte all'evoluzione dei tempi e dei costumi. Con la Compagnia dei Gobbi, composta da Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci, vengono abbracciate delle tematiche meno popolari e più impegnate, all'insegna soprattutto di una certa psicologia caratteriale dei personaggi presi di mira. Indubbiamente la portabandiera è proprio lei, Franca Norsa, eclettica ebreo - milanese diventata Franca Valeri in omaggio al poeta francese Paul Valery, a nostro avviso la più grande attrice brillante mai espressa dai palcoscenici italiani:



Dulcis in fundo, non possiamo non citare la grandissima coppia composta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, i quali sanno magistralmente trovare una via tutta italiana alla commedia musicale di stampo statunitense. E forse il loro capolavoro va in scena proprio nel periodo in cui va in onda questa minima ricostruzione storica della rivista italiana, Rugantino, che avrà pure il merito di essere allestito a Broadway, con esiti abbastanza confortanti, praticamente dal cast originale (con qualche modifica, come Ornella Vanoni al posto di Lea Massari). Riascoltiamo insieme la pagina più nota e amata dell'intero lavoro, Roma, nun fa' la stupida stasera !, cantata da Nino Manfredi, Aldo Fabrizi, Bice Valori, Ornella Vanoni, Lando Fiorini e dal coro di Nora Orlandi. Da notare che Rugantino segnerà l'inizio della lunghissima e proficua collaborazione di Garinei e Giovannini con Armando Trovajoli, il cui sound sarà ancor più d'atmosfera rispetto a quello jazzistico d'antan di Gorni Kramer:



Termina così il nostro post, che ci auguriamo sia una volta di più di vostro gradimento. Prima di salutarvi, però, desideriamo ringraziare, per gli apprezzamenti da lei stessa espressi a proposito del recente intervento a lei dedicato, la signora Elda Lanza, cui rinnoviamo la nostra ammirazione e la nostra stima: siamo lieti di avere anche lei tra le non poche personalità del mondo radiotelevisivo di ieri e di oggi che ci seguono.

A presto, e buon proseguimento di giornata a tutti ! ! !
CBNeas