lunedì 11 aprile 2011

Domenica 11 aprile 1976



RETE UNO

9,30 Dalla Basilica di San Pietro in Vaticano
BENEDIZIONE DELLE PALME E SANTA MESSA
celebrata da Sua Santità Paolo VI
Commento di Mario Puccinelli
Ripresa televisiva di Don Carlo Baima
e
DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti
L'amore vocazione dell'uomo
Realizzazione di Rosalba Costantini

12,15 A - COME AGRICOLTURA
Settimanale curato e condotto da Roberto Bencivenga
Scene di Gaetano Castelli
Realizzazione di Maricla Boggio
12,55 OGGI DISEGNI ANIMATI
- Braccio di Ferro
Braccio di Ferro incontra Guglielmo Tell

Produzione: A.A.P.
- La pantera rosa
Soldato rosa
Distribuzione: United Artists
- Picchiarello
Il picchio clandestino
Distribuzione: M.C.A.
- Il tappabuchi
Produzione: Zagreb Film
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
In studio Mariolina Cannuli
BREAK
13,30 TG 1
BREAK
14,00 PIANTE, FIORI, ECCETERA, ECCETERA, ECCETERA
Un programma realizzato da Silvina Donvito
con la collaborazione di Franco Franchi
Presenta Nicoletta Orsomando
Regia di Alda Grimaldi
BREAK
15,00 5 ORE CON NOI
condotte da Paolo Valenti
- MADAME CURIE
dal libro di Eva Curie
edito da Mondadori
Riduzione televisiva e dialoghi di Alfio Valdarnini
Con Ileana Ghione, Raoul Grassilli, Fosco Giachetti, Tino Bianchi
Consulenza scientifica di Giovanni Brescia
Scene di Pino Valenti
Costumi di Antonio Hallecher
Regia di Guglielmo Morandi
(Replica del 1966)
GONG
16,10 VERSO L'AVVENTURA
Soggetto di Stefan Topaldijkoff
Sceneggiatura di Ottavio Jemma, Bruno Di Geronimo e Pino Passalacqua
Musiche di Gino Peguri
Regia di Pino Passalacqua
Prod.: Istituto Luce
(Replica del 1970)
GONG
17,00 INSIEME, FACENDO FINTA DI NIENTE
Trasmissione della domenica
di Maurizio Costanzo
e di Beppe Bellecca e Nino Marino
con Giancarlo Dettori e Enza Sampò
Impianto scenico di Luciano Del Greco
Regia di Paolo Gazzara
GONG
17,55 90° MINUTO
TIC-TAC
18,15 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata di un tempo di una partita di serie B
a cura di Bruno Pizzul
19,00 SULLE STRADE DELLA CALIFORNIA
Carte di credito
Telefilm - Regia di Ed Abroms
Con John Saxon, Tina Louise, Rory Calhoun
Distribuzione: Columbia Television
ARCOBALENO
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
ARCOBALENO
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
In studio Emilio Fede
CAROSELLO
20,45 MAJAKOVSKIJ
Soggetto di Giuseppe D'Avino
Sceneggiatura di Giuseppe D'Avino, Lucio Mandarà, Alberto Negrin
Consulenza di Vittorio Strada
Con Tino Schirinzi, Romano Malaspina, Sergio Rossi, Piera Degli Esposti, Mario Brusa, Paola Tanziani, Oreste Rizzini, Dario Màzzoli, Agla Marsili, Santo Versace, Dori Dorika, Pier Francesco Poggi
Scene di Davide Negro
Costumi di Vera Marzot
Regia di Alberto Negrin
DOREMI'
21,50 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
condotta da Paolo Frajese
Alla moviola: Carlo Sassi e Heron Vitaletti
Regia di Raoul Bozzi
22,50 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
BREAK
TG 1
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni

RETE DUE

14,30 L'ALTRA DOMENICA
Cronache e fatti di sport e spettacolo
a cura di Renzo Arbore, Maurizio Barendson, Gianni Minà, Aldo Novelli
Regia di Enzo Dell'Aquila

17,55 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
GONG
18,10 A TAVOLA ALLE SETTE
Un programma di Sergio Paolini e Stelio Silvestri
con la consulenza e la partecipazione di Luigi Veronelli
Presenta Ave Ninchi
Regia di Lino Procacci
TIC - TAC
19,00 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata del secondo tempo della partita di Serie A
JUVENTUS - ASCOLI
(dal campo neutro di Bergamo)
Telecronista Nando Martellini
ARCOBALENO
19,50 TG 2 - STUDIO APERTO
Notiziario ridotto della domenica
Direttore Andrea Barbato
PREVISIONI DEL TEMPO
In studio Marina Morgan
INTERMEZZO
20,03 SPORT 7
A cura di Nino De Luca
Conduce Guido Oddo
Alla moviola: Bruno Pizzul e Gianni Robustelli
20,45 BIM BUM BAM
Spettacolo musicale
di Roberto Danè e Ludovico Peregrini
condotto da Peppino Gagliardi, Bruno Lauzi e Bruna Lelli
Scene di Ennio Di Majo
Orchestra diretta da Aldo Buonocore
Regia di Gian Maria Tabarelli
21,40 TG 2 - STANOTTE
DOREMI'
22,05 SETTIMO GIORNO
Attualità culturali
a cura di Francesca Sanvitale
Franco Parenti: il teatro e il suo linguaggio

TSI - SVIZZERA

13,30 TELEGIORNALE - 1a edizione
(A COLORI)
13,35 TELERAMA
(A COLORI)
14,00 AMICHEVOLMENTE
(A COLORI)
15,00 In Eurovisione da Roubaix
CICLISMO: PARIGI - ROUBAIX
(A COLORI)
15,45 DISEGNI ANIMATI
(A COLORI)
16,00 UN MILIARDO SOTTO IL MARE
Documentario
(A COLORI)
17,00 LE COMICHE DI CHARLOT
17,20 L'ISOLA DI BORNHOLM
Documentario
(A COLORI)
17,50 TELEGIORNALE 2a edizione
(A COLORI)
17,55 DOMENICA SPORT
Primi risultati
(A COLORI)
18,00 AVVOCATI ALLA PROVA DEL FUOCO
Il grande seccatore
Telefilm
(A COLORI)
18,50 PIACERI DELLA MUSICA
(A COLORI)
19,30 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)
19,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
19,50 INCONTRI
Steven Spielberg, il regista de Lo squalo
(A COLORI)
20,20 IL MONDO IN CUI VIVIAMO
Documentario
(A COLORI)
20,45 TELEGIORNALE Edizione principale
(A COLORI)
21,00 L'ALTRO
Dov'è Alexander?
Telefilm
(A COLORI)
22,10 LA DOMENICA SPORTIVA
(A COLORI)
22,50 TELEGIORNALE 5a edizione
(A COLORI)
23,00 - 24,00 In Eurovisione da Katowice (Polonia)
CAMPIONATI MONDIALI DI DISCO SU GHIACCIO
Gruppo A: CECOSLOVACCHIA - SVEZIA
Cronaca differita parziale
(A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

19,30 L'angolino dei ragazzi
TRE NIPOTI E UN MAGGIORDOMO
Telefilm
(A COLORI)
19,55 ZIG-ZAG
(A COLORI)
20,00 CANALE 27
I programmi della settimana
20,15 QUELLA CAROGNA DI FRANK MITRAGLIA
Film - Regia di John Berry
Int.: Johnny Hallyday, Eddie Constantine e Annabella Incontrera
(A COLORI)
21,30 ZIG-ZAG
(A COLORI)
21,40 LA CUGINA BETTA
Romanzo sceneggiato dall'opera omonima di Honorè de Balzac
(A COLORI)
22,30 TELESPORT
Hockey su ghiaccio
CECOSLOVACCHIA - SVEZIA
(A COLORI)

A 2 - FRANCIA

11,00 C'EST DIMANCHE
Un programma proposto da Guy Lux
Prima parte
11,30 MIDI 2
Presenta Jean Lanzi
12,00 C'EST DIMANCHE
Un programma proposto da Guy Lux
Seconda parte
17,50 STADE 2
Cronache e risultati degli avvenimenti sportivi della domenica visti dalla redazione di Antenne 2
18,50 SYSTEME 2
Una trasmissione di Guy Lux e Jacqueline Duforest
Orchestra diretta da Raymond Lefevre
Presentano Guy Lux e Sophie Darel
20,40 LES BRIGADES DU TIGRE
L'ausiliaria
Con Jean-Claude Bouillon
Sceneggiatura, adattamenti e dialoghi di Claude Desailly
Musiche di Claude Bolling
Regia di Victor Vicas
21,35 JOURNAL

TMC - MONTECARLO

19,30 CARTONI ANIMATI
19,40 MUSEO DEL CRIMINE
La fotocopia
20,50 NOTIZIARIO
21,00 FOLLIE PER L'OPERA
Film - Regia di Mario Costa
Int.: Carlo Campanini, Gina Lollobrigida, Beniamino Gigli, Maria Caniglia, Tito Gobbi, Gino Bechi
22,30 REPORTAGE SUL PREMIO IPPOCAMPO
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Prima di tutto ci scusiamo per il forte ritardo con cui il presente post viene pubblicato. La riorganizzazione della nostra attività commerciale ci ha lasciato attualmente ben poco tempo libero e stiamo cercando per questo di dare una cadenza ben precisa al nostro blog, che con il mese di maggio diventerà settimanale o bisettimanale al massimo (sicuramente la domenica o il lunedì, più un altro giorno flessibile se si troverà il tempo, o comunque nei dintorni di certe festività). Inoltre siamo in attesa di liete novelle da parte di chi sta sostenendo il nostro speciale progetto che al Focolare si ispira e di cui parliamo da tempo: sembra ci voglia poco perchè finalmente esso veda la luce. Incrociamo quindi le dita a tal riguardo.

...e adesso parliamo di televisione...

Chi legge oggi un palinsesto RAI - TV del semestre marzo - settembre 1976 ed ha la contezza di quella che era la situazione dell'azienda, impegnata a mettere a punto una riforma già in atto da qualche settimana nel settore dell'informazione, potrà paragonare tale programmazione a quelle svendite totali che certi negozi attuano ancor oggi per rinnovo locali et similia. Repliche di qualità, più qualcosa di nuovo (nel senso di già pronto e non ancora diffuso) e certi esperimenti destinati ad essere perfezionati al momento della ripresa autunnale alimentarono per mesi il servizio pubblico, seppur esso dilaniato dal forte dibattito ideologico atto a caratterizzare la rigorosa suddivisione tra le due reti, e sotto il profilo della linea editoriale e sotto quello dell'impostazione di notiziari e rubriche giornalistiche.
Ne deriva che anche dei semplici programmi - riempitivo, basati su materiale acquistato dall'estero, vennero organizzati in modo quasi colossale, riunendo in pochi minuti di trasmissione momenti di grande prestigio.
Scorrendo l'elenco dei programmi andati in onda sulle due reti (ormai non più "canali") quell'11 aprile del 1976, Domenica delle Palme, non può non saltare agli occhi l'imperdibile scaletta della rubrica Oggi disegni animati, un tempo in bilico tra domenica e martedì ma dal 1974 stabilmente (almeno tra gennaio e giugno) pronta ad allietare il pranzo del dì di festa dei bambini italiani. E' qui che forse si materializza il discorso di un prendi quattro, paghi uno ben sfruttato: magari allo scetticismo iniziale subentra gradualmente la consapevolezza di aver fatto un bell'affare, trattandosi di merce d'ottima fattura. Almeno tre dei cartoons presentati quell'ormai lontana domenica pre - pasquale di 35 anni fa sono legati ad altrettanti personaggi la cui universale popolarità è indiscutibile, e indubbiamente la TV non fa che accentuarla.
S'incomincia con Popeye the sailor, ossia il nostro Braccio di Ferro: è proprio negli anni '70 che il personaggio inventato da Elzie Segar nel 1929 e trasformato in personaggio dei cartoni animati quattro anni dopo da Max Fleischer, austriaco trasferitosi negli States sin da piccolo, raggiunge anche da noi una meritata popolarità. Questo grazie alla RAI e al regista Luciano Pinelli, il quale aveva lavorato a una puntata monografica su Braccio di Ferro, appunto, per la dotta trasmissione pomeridiana Gli eroi di cartone servendosi di alcuni shorts, ma, una volta acquisito in anticipo un pacchetto di questi cortometraggi animati, provò a utilizzare quelli esclusi da quella speciale trasmissione, facendoli trasmettere a parte e mantenendo il sonoro originale, senza doppiaggi nè sottotitoli in italiano. A dire il vero, alcuni brevi film di Popeye erano stati già trasmessi dalla RAI negli anni '60, ma senza riscuotere particolari successi. La lacuna fu ampiamente colmata dal 1972 in poi: la passione per i fondamentali spinaci, l'amore per Olivia, la sempiterna rivalità sentimentale con Bluto, la celebre canzoncina I'm Popeye the sailor man, le voci americanissime di Jack Mercer, Mae Questel e Pinto Colvig divennero familiari anche nel nostro Paese, tanto che la RAI provvide ad acquistare praticamente l'intera serie dei cortometraggi, compresi quelli degli anni '50 a colori.
L'11 aprile 1976 va in onda un episodio molto curioso della lunga saga di Braccio di Ferro: si tratta di Braccio di Ferro incontra Guglielmo Tell del 1940, omaggio all'eroe nazionale svizzero con ovvie citazioni musicali rossiniane. Eccolo qui, in versione integrale e originale in lingua anglo-americana:



A volte capita che certi personaggi animati, nati per scopi particolari, riescano a vivere di luce propria, facendo quasi scordare ai più la loro origine. E' il caso di Pink Panther, la Pantera Rosa. Si sa bene che il personaggio venne creato da Dave De Patie e Friz Freleng, due ex - animatori della Warner Bros. chiamati da Blake Edwards per sviluppare la trovata del cartone animato atto ad accompagnare i titoli di testa del celebre film interpretato da Peter Sellers nei panni del buffo ispettore Clouseau. Il successo che quei tre minuti ottennero nei cinema di tutto il mondo, con il celeberrimo sottofondo musicale composto e diretto da Henry Mancini, spinse la United Artists a commissionare a De Patie e a Freleng una serie di cortometraggi imperniati proprio sull'imbranato felino e sulle sue disavventure, destinati al circuito cinematografico e televisivo internazionale. In Italia i corti di Pink Panther, dopo un assaggio ne Gli eroi di cartone nell'autunno 1972, apparvero regolarmente in TV a partire dal febbraio 1973 e vennero salutati con simpatia dai giovanissimi.
Sergio Trinchero, nel suo prezioso quanto introvabile saggio pubblicato da Gremese proprio a corredo del ciclo de Gli eroi di cartone, presenta il personaggio nei seguenti termini:

Gli si attribuisce, tra l'altro, il merito di aver contribuito a migliorare le relazioni degli Stati Uniti con gli altri paesi, eppure i suoi film sono privi di qualsiasi messaggio, sintonizzati come sono costantemente all'assurdo; non è in fondo che un attore mattacchione e sofisticato di quelli che andavano al tempo del cinema muto(...). Il felino tutto rosa con il suo egocentrismo e la sua imperturbabilità è il deus ex machina di quello che la critica ha definito il rinascimento del cartone animato.
(SERGIO TRINCHERO, PINK PANTHER - Un leopardo dal pelo rosa, in I grandi eroi del cartone animato americano, Gremese, 1972, pag. 85).

Rivediamo quindi l'episodio messo in onda quell'11 aprile 1976, Soldato rosa:



Altro grandissimo personaggio dei disegni animati è Woody Woodpecker (per noi italiani Picchiarello), tra i più riusciti personaggi creati da un disegnatore molto apprezzato per la brillantezza dei tratti dei suoi personaggi: Walter Lantz. Figlio di irpini emigrati negli USA (il padre, che in origine faceva di cognome Lanza, aveva chiesto e ottenuto a suo tempo l'inglesizzazione in Lantz del casato al quale apparteneva), Walter Lantz aveva sposato un'attrice brillante di Nuova York, Grace Stafford. Capitò che, durante la luna di miele trascorsa in California, costante quanto indesiderato ospite del cottage affittato dalla coppia fosse un rumoroso picchio. Immediata intuizione del disegnatore e nascita del personaggio che avrebbe fatto la propria fortuna in tutto il mondo: dopo la realizzazione visiva dei primi cartoni, bisognava ricorrere alla sincronizzazione sonora. Mancava qualcosa che desse il giusto vigore al personaggio, magari un aspetto che potesse distinguerlo particolarmente...una risata strana, per esempio. Avanti quindi con la selezione, fino a trovare una risata epilettica, folle, incisiva di sicuro: senza accorgersene subito, Lantz aveva scelto l'interpretazione proprio della sua Grace Stafford ! Da quel momento fu Mrs. Lantz in persona ad annunciare i corti di Woody Woodpecker con il consueto Guess who ?, seguito da quell'unica, originale, irresistibile risata.
In Italia fu Isa Di Marzio a doppiare Picchiarello (anche nella frase introduttiva, tradotta letteralmente in Indovina chi è ?): l'episodio Il picchio clandestino, invece, viene presentato a voi amici del Focolare in versione brasiliana, in lingua portoghese.



Alle 13,30, puntuale, ecco il...



Sono giornate molto tese in ambito politico: il tema del compromesso storico tra PCI e sinistra DC, trattato con estrema delicatezza in Parlamento, trova non pochi oppositori, tanto che il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, a un certo punto è costretto a sciogliere le Camere e a indire elezioni anticipate. Finisce così la sesta legislatura e ci si prepara per la settima, con un outsider che sarà la rivelazione delle consultazioni del successivo 20 giugno, il Partito Radicale di Marco Pannella.

Il pomeriggio procede tra i consigli botanici raccolti da Nicoletta Orsomando, l'originalità di Renzo Arbore e de L'altra domenica (non ancora il programma straordinario di un paio d'anni dopo, bensì un più semplice alternare momenti di spettacolo alle cronache sportive coordinate da Maurizio Barendson), le repliche di trasmissioni precedenti, più un nuovo programma d'intrattenimento, intervallati dai risultati e dalle notizie sportive di Paolo Valenti (il quale apre le 5 ore con noi di quell'11 aprile con una finestra sulla Stramilano - in sottofondo, immancabile, la famosissima canzone Stramilano, S T R A M I L A N O - ). Comunque, secondo tradizione, la seconda domenica di aprile è consacrata alla gara ciclistica su strada più bella e temuta dai grandi campioni, la Parigi - Roubaix, la sfida al Pavè. La RAI effettua dei collegamenti striminziti durante L'altra domenica, mentre gran parte della corsa viene trasmessa in diretta e a colori dalla TSI. Sembra che la vittoria possa arridere al nostro Francesco Mosèr, il quale viene però beffato in dirittura d'arrivo dal belga Marc Demeyer. Al seguito di quell'edizione della prestigiosa gara c'è anche una troupe cinematografica guidata dal regista danese Jorgen Leth: nasce così il documentario Una domenica all'inferno , destinato a uscire l'anno dopo. Vediamone un ampio stralcio, con commento in inglese:



La prima grande trasmissione TV dedicata al mondo della cucina nacque nel 1971 e si sviluppò con successo negli anni seguenti. In origine intitolata Colazione allo studio 7, dopo un anno di emissione da Roma con la presentazione di Umberto Orsini, si trasferì subito a Torino. Si tentò con Delia Scala, ma, pur con la competenza del grande enologo lombardo Luigi Veronelli, indimenticabile e impareggiabile benchè ci abbia lasciati ormai da quasi sette anni, non si riusciva ancora a trovare una guida ideale, una mediazione da parte di un personaggio dello spettacolo capace di calarsi nella parte dell'appassionato buongustaio. Caso volle che, nel 1973, Ave Ninchi fosse libera da impegni teatrali e potesse, almeno per un paio di mesi, fermarsi in Piemonte per realizzare la terza edizione di Colazione allo studio 7. L'aria paciosa da zia ideale, la simpatia, il look da donna disposta a stare a tempo perso in cucina (stazza compresa) fecero presa nel cuore del pubblico, al punto che fu inevitabile creare il binomio Ave Ninchi - cucina, mantenuto praticamente fino alla scomparsa della grande attrice, nel novembre del 1997. Così, quando si decise di movimentare la nuova fascia pre-serale del Secondo Canale, venne rilanciata la trasmissione (con la necessaria trasformazione del titolo in A tavola alle sette) e soprattutto venne riconfermata Ave Ninchi, anche con la partecipazione di alcuni personaggi dello spettacolo in veste di cuochi per una sera. Si andò quindi avanti per altre tre stagioni: quella del 1976 fu purtroppo l'ultima. Abbiamo trovato uno spezzone tratto proprio dalla puntata dell' 11 aprile 1976 e dedicato a uno dei pesci più pregiati tra quelli che (oggi molto meno, purtroppo, per ovvi motivi congiunturali...e dire che nel '76 la situazione era, a conti fatti, appena migliore rispetto all'odierna) notoriamente nobilitano i banchetti conviviali degli italiani: la trota.



Con la suddivisione delle testate giornalistiche televisive, in atto ormai da un mese, è stato stabilito di alternare domenicalmente le partite di campionato: sulla rete 1 una settimana la serie A alle 19 e la successiva la serie B alle 18,15 e così pure sulla rete 2. Quella domenica all'ammiraglia tocca la serie cadetta e pertanto, mentre la rete 2 mostra le ultime prodezze juventine di Josè Altafini (inutili, perchè lo scudetto sarà granata: il sorpasso della settimana precedente è risultato determinante), ecco un nuovo episodio di un telefilm che dilagherà fino ai primi anni Ottanta, segnalandosi per la sua ottima fattura, oltre che per il cast intercambiabile, ricco di nomi già celebri o destinati a diventarlo in seguito. In lingua originale la serie s'intitola Police story, ma indubbiamente più bella è la trasposizione italiana, Sulle strade della California . Abbiamo trovato il prologo di un episodio (crediamo sia il primissimo):



Notissimo il tema musicale che sigla l'intiera serie, composto dall'esperto Jerry Goldsmith:



Diamo ora uno sguardo alle produzioni autoctone delle emittenti straniere facilmente captabili in Italia: c'è una serie francese giunta al secondo ciclo, Les brigades du Tigre , la cui particolarità è rappresentata dal fatto che si tratti di indagini poliziesche ambientate nei primi decenni del Novecento, dalla Belle Epoque al Proibizionismo statunitense (evocato in un successivo episodio). Formula indubbiamente originale che sarà apprezzata in molti paesi stranieri (Italia compresa: un buon numero di episodi verrà trasmesso la domenica pomeriggio sulla rete 2 nel 1978, ottenendo un discreto successo). Bellissima la sigla musicale, anche in questo caso firmata da un musicista con gli attributi, Claude Bolling. Riascoltiamola insieme, preceduta dall'introduzione narrata (anche qui in versione originale):



Prosegue con crescente successo lo spettacolino musicale in onda da Milano, Bim Bum Bam, tre angolini musicali riuniti in cinquanta minuti che riprendono la formula del precedente Alle sette/Alle nove della sera . Stavolta, al posto di Christian De Sica e Gianni Morandi vi è un terzetto di cantanti - presentatori che si dividono il programma in base allo stile più congeniale: Bruno Lauzi guida lo spazio dedicato ai giovani, Peppino Gagliardi quello riservato ai trentenni e dintorni e Bruna Lelli si occupa del pubblico dai cinquanta in su, con l'intervento di Gagliardi e Lauzi in una fantasia di motivi che rievocano un anno, dal 1946 al 1968.
Il festival di Sanremo del 1976 ha visto un parziale risveglio dal letargo dei due o tre anni precedenti: certo, non si può parlare di grandi successi, ma qualcosa rimane tra gli ascoltatori (e i relativi 45 giri si vendono abbastanza). Vincitore morale dell'edizione (quello ufficiale è risultato Peppino Di Capri) è Sandro Giacobbe con la sua Gli occhi di tua madre: il cantautore genovese, da due anni all'apice del successo dopo un iniziale anonimato, apre la serie degli ospiti di Bim Bum Bam di quell'11 aprile 1976. L'esibizione è preceduta da un breve inserto tratto dalle riprese dirette del Festival (conservate integralmente a colori dalla TV spagnola - sic ! -), con Erminio Macario alle prese con alcune battute e con la canzone di Paolo Conte Sanremo, Sanremo:



Terminiamo con la proposta della TMC di Paolo Limiti: un film musicale che ci riporta agli anni d'oro dei grandi interpreti della scena lirica e che risale all'immediato dopoguerra. Non solo neorealismo, quindi, ma pure momenti di svago qualitativamente validi (a trame mediocri corrispondevano sempre momenti artistici di grande rilievo che salvavano in qualche modo la pellicola). E' il caso di questa produzione del 1949, dal titolo Follie per l'opera, diretta da Mario Costa, con Carlo Campanini, una ventiduenne Gina Lollobrigida e soprattutto un ricco cast di cantanti lirici, praticamente il meglio del periodo; Beniamino Gigli, Maria Caniglia, un giovane Tito Gobbi e Gino Bechi. Lo spezzone che abbiamo trovato vede in scena proprio il grande baritono fiorentino scomparso nel 1993 (famoso anche perchè collezionista di trenini - giocattolo, passione esternata pure in occasione di una partecipazione a Lascia o raddoppia ?), il quale esegue in italiano la Canzone del Toreador dal secondo atto della Carmen di Georges Bizet:



Manca poco alle dieci del mattino di mercoledì 20 aprile quando finalmente licenziamo questo post dalla tribolatissima gestione, dovuta a cause di forza maggiore che ci hanno costretto a scrivere a spizzichi e bocconi. Speriamo che, con la succitata riorganizzazione della cadenza dei nostri interventi, il tutto sia d'ora in poi più agevole.
Confidando in un aggiornamento durante le festività pasquali, vi salutiamo e vi auguriamo una buona giornata.
CBNeas

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti come sempre per il grande lavoro che fate. Incrocio anch'ioi le dita per il vostro progetto. Intanto, per questa domenica 11.04.1976, c'è da segnalare anche sul primo canale la replica alla Tv dei ragazzi dello sceneggiato televisivo "Verso l'avventura" con la regia di Pino Passalacqua: la storia di un ragazzo etiope, Mebratù, che a causa dei suoi sogni (e della sua ingenuità) si ritrova a vivere una serie quasi infinita di disavventure. Memorabile la sigla con il ritornello "Sogna ragazzo, sogna e vedrai..." diventata un tormentone per tutta una generazione. Ciao Antonio

Davide Camera ha detto...

Scusa,ma a parte Carosello, sei sicuro che gli altri spazi pubblicitari si chiamassero ancora con i vecchi nomi? Perché io ricordo invece sigle anonime con una P che significava pubblicità fin dal '72 o '73. Carosello escluso, naturalmente. Ovviamente, sigle diverse da quelle degli spazi nominati con le lettere dell'alfabeto che entrarono in vigore con la soppressione di Carosello.

CBNeas1968 ha detto...

Per Davide Camera: non è del tutto errata la tua osservazione. Difatti, dal 1° luglio 1973 vi fu la trasformazione delle sigle pubblicitarie con la lettera P al posto dei titoli "storici" delle rubriche. Questi, però, vennero formalmente mantenuti dall'Ufficio Stampa della RAI, anche per esigenze di suddivisione degli spazi, fino al fatidico 1° gennaio 1977, quando "Carosello" andò in onda per l'ultima volta.