martedì 28 gennaio 2014

Sabato 28 gennaio 1961



TELEVISIONE

           telescuola

           Corso di Avviamento Professionale a tipo Industriale e Agrario
13,00  Classe prima:
      a)  Esercitazioni di agraria
           Prof. Fausto Leonori
      b)  Lezione di educazione fisica
           Prof. Matilde Trombetta Franzini
      c)  Geografia ed educazione civica
           Prof.ssa  Lidia Anderlini
14,10  Classe seconda:
      a)  Esercitazioni di lavoro e disegno tecnico
           Prof. Gaetano De Gregorio
      b)  Lezione di economia domestica
           Prof.ssa Anna Marino
      c)  Lezione di francese
           Prof. Enrico Arcaini
15,30  Classe terza:
      a)  Lezione di economia domestica
           Prof.ssa Bruna Bricchi Possenti
      b)  Lezione di tecnologia
           Ing. Amerigo Mei
      c)  Esercitazioni di lavoro e disegno tecnico
           Prof. Gaetano De Gregorio
      d)  Lezione di francese
           Prof. Torello Borriello 

            la TV dei ragazzi

17,00   Dal Teatro dell'Arte al Parco di Milano
            ALLA FIERA DEL MAGO ZURLI'
            Fantasia musicale a cura di Cino Tortorella
            Regia di Lyda C. Ripandelli
18,00   IL PASSATEMPO
            Rubrica settimanale di giochi a tavolino a cura di Ada Tommasi De Micheli
            Presenta Febo Conti
            Regia di Cesare Emilio Gaslini

            ritorno a casa

18,30  TELEGIORNALE
           Edizione del pomeriggio
           ed ESTRAZIONI DEL LOTTO
           GONG (Supersucco Lombardi - Vel)
18,50  UOMINI E LIBRI
           a cura di Luigi Silori
19,15  ENIGMI E TRAGEDIE DELLA STORIA
           Pia de' Tolomei
           a cura di Rosa Menni Giolli
19,55  LA SETTIMANA NEL MONDO
           Rassegna degli avvenimenti di politica estera a cura di Brando Giordani, Luciano Serani e Francesco Tagliamonte.
20,08  SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
           a cura di Jader Jacobelli
           Realizzazione di Sergio Giordani

           ribalta accesa

           TIC - TAC (Confezioni Lubiam - Rilux)
20,30  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione della sera
           Direttore Leone Piccioni
           ARCOBALENO (Esso Standard Italiana - Simmenthal - Zoppas - Caramelle Pip)
           PREVISIONI DEL TEMPO - SPORT 
20.55  CAROSELLO
           (1) Oro Pilla Brandy - (2) Super-Iride - (3) Manifattura Ceramica Pozzi - (4) Manetti e Roberts - (5) Aspichinina
           I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Titanus-Adriatica - 2) Paul Film - 3) Slogan Film - 4) Ondatelerama - 5) Pubbli-IFI

21,10  Alfred Hitchcock presenta il racconto sceneggiato
           L'EREDITA' DELLO ZIO BILL
           Regia di Arthur Hiller
           Distr. : M.C.A. - TV
           Int.: Mary Astor, Russell Collins
21,35  IL PERICOLO E' IL MIO MESTIERE
           Gli uomini rana dei mari del Sud
           Produzione Crayne
22,00  EUROVISIONE
           Collegamento tra le reti televisive europee
           ITALIA : Sanremo
           Dal Salone delle Feste e degli Spettacoli del Casinò Municipale
           XI FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
           organizzato dalla Società A.T.A. di Sanremo
           Direzione artistica di Ezio Radaelli
           Terza serata
           Orchestre dirette da Bruno Canfora e Gianfranco Intra
           Presentano Giuliana Calandra e Lilli Lembo
           Ripresa televisiva di Vittorio Brìgnole
           Al termine:
           TELEGIORNALE
           Edizione della notte
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La nostra galleria di voci e volti scelti tra annunciatrici e annunciatori radiotelevisivi come traino fotografico per i vari post si sta avviando alla conclusione: contiamo entro primavera di partire con un nuovo ciclo consistente nell' "incontrare", a corredo dei nostri interventi e uno per uno, tutti i grandi giornalisti il cui successo è nato o si è rafforzato davanti a una telecamera o a un microfono. Ci piace comunque approfittare di certe occasioni per ripescare personaggi completamente dimenticati dal pubblico, in special modo annunciatrici che non furono molto presenti in video nel corso degli anni: come ricorderete, abbiamo rilanciato gente come Mariella Berardi, Graziella Romeo, Maria Pia Luzi, Alessandra Pacini, Nataniela De Micheli, Franca Vecchi, Gabriella Gosatti, tutte "cadette" rimaste poi tali o destinate a fare altro. Stavolta è il turno di una certa Giuliana Piazzani, che vedete nella foto di apertura alle prese con la classica macchinetta con le caramelle presente nei bar. Giuliana Piazzani entrò alla RAI di Torino nel 1958 e vi rimase sino ai primissimi anni Sessanta, ora aiutando gente come Febo Conti e la giovanissima Enza Sampò nella conduzione de Il circolo dei castori, ora sostituendo in caso di necessità l'annunciatrice numero uno di via Montebello, alias Maria Teresa Ruta, di cui abbiamo parlato proprio nei giorni scorsi. Le poche notizie di questa meteora che abbiamo rintracciato sono tratte da un servizio a lei dedicato in coda a un numero di Sorrisi e canzoni del gennaio 1959: si sa che è nata nel 1940, figlia di un colonnello dei Granatieri, che aveva una sorella di dodici anni di nome Cristina e che, prima di approdare in RAI, ha svolto attività di indossatrice e modella pubblicitaria, ha frequentato il Liceo Classico in parte a Roma e poi si è iscritta alla facoltà di Lingue a Torino. E poi ? Crediamo che l'allora signorina Piazzani abbia lasciato la TV nel 1961, l'anno in cui sono arrivate le altre ragazze uscite dal corso speciale organizzato per salutare adeguatamente l'avvio dei programmi del Secondo Canale: indi non ha fatto più sapere alcunchè di lei.

Proprio del 1961 è il palinsesto che abbiamo scelto per questa nuova occasione: tra l'altro, esso ha il proprio culmine nell'avvenimento che è ormai una consuetudine per tutto il mondo dello spettacolo e del costume della nostra Italietta e che sopravvive, malgrado tutto e tutti... ma ci arriveremo a tempo debito. Occupiamoci per intanto delle trasmissioni pomeridiane, in particolare di quelle per i ragazzi, in quanto entrambe ci sembrano degne di nota. Apre Cino Tortorella, il quale ha ripreso una trasmissione, Alla fiera del Mago Zurlì, che nella precedente stagione era andata molto bene, proprio per essere riuscita a conseguire lo scopo prefissato in partenza, consistente nell'opportunità di insegnare nuove cose ai bambini facendoli ugualmente divertire: scenette, pantomime, canzoncine varie sono ispirate proprio alle materie scolastiche e ai relativi argomenti che, in questo modo, non diventano più ostici ma assai piacevoli ai fini dell'apprendimento. Questo secondo ciclo ha pure una canzone-sigla scritta apposta da Giorgio Calabrese e Umberto Bindi (e si sente), interpretata dal piccolo Christian Morandi (vincitore, il 1° ottobre 1960, del secondo Zecchino d'Oro con Caro Gesù Bambino, motivo uscito nel frattempo negli Stati Uniti, cantato in inglese da Frankie Avalon):


Subito dopo Cino Tortorella è di scena Febo Conti, il quale conduce da par suo una rubrica intitolata Il passatempo, nella quale vengono insegnati nuovissimi giochi creativi per dar fondo alla creatività e alla vivacità dei più giovani. Ancora pochi mesi e le strade di Tortorella e Conti avranno modo di incrociarsi con Chissà chi lo sa ?...  ma questa è un'altra storia. Prima di cambiare argomento, permetteteci di inviare un saluto al Signor Fabio Conti, figlio, per l'appunto, del compianto Febo e della cantante Italia Vaniglio: egli  vive da tempo in Brasile ed è padre, a propria volta, di un ragazzo (Fabio jr.) che vive in Inghilterra e promette molto come chitarrista rock, quasi a confermare il talento innato in una stirpe che ha dato e speriamo dia ancora tantissimo in campo artistico.

Passiamo ora alle Estrazioni del lotto:

BARI              25 74 60 26 80
CAGLIARI     23 56 32 67 47
FIRENZE       13 49 39 27 89
GENOVA      56  89  9  46 79
MILANO      54  84  83 69 42
NAPOLI       60  10  13 40 47
PALERMO   90  88  13  2  87
ROMA         42  73  30  69 36
TORINO      2   61  34  14  58
VENEZIA   44   6   70   63   9

Colonna vincente dell'Enalotto:

BARI          1
CAGLIARI 1
FIRENZE   1
GENOVA  X
MILANO  X
NAPOLI   X
PALERMO 2
ROMA      X
TORINO   1
VENEZIA X
NAPOLI   2°estratto  1
ROMA     2° estratto  2

(Fonte: archivio storico de L'Unità)

Cultura e attualità caratterizzano la programmazione del tardo pomeriggio: dapprima Luigi Silori commenta le nuove uscite in libreria; indi un documentario ricorda la figura di Pia de' Tolomei ("Siena mi fe'; disfecemi Maremma"), ovunque nota grazie alla citazione da parte di Dante negli ultimi versi del canto V del Purgatorio (base di secolari ricerche storiche dai risultati effettivamente non precisi)... e qualcuno, in un lontano futuro (qualcosa come 46 anni dopo quella trasmissione televisiva), scriverà perfino un musical a lei dedicato, trainato dal brano che segue:


Dopo le brevi rubriche di politica estera e interna e (naturalmente) il TG della sera, giunge il momento della pubblicità, a partire dall'ultima nata delle rubriche di telecomunicati, Arcobaleno:


Diamo spazio (giustamente) pure a Carosello, presentandovi uno short dei cinque in onda quella sera: Svanitella, la pettegolona romana disegnata da Paul Campani e Max Massimino Garnier, cui dà voce Gisella Sofio per i prodotti della ditta Ruggero Benelli di Prato (in particolare la cera Liù).


In attesa del collegamento per la trasmissione dell'evento di cui sopra, la TV offre al proprio pubblico un aperitivo assai gradito. Da due anni vanno in onda anche in Italia i telefilm della serie Alfred Hitchcock presents... , occasione assai ghiotta per il regista inglese trapiantato negli Stati Uniti, il quale diventa un personaggio televisivo di successo. Introdotto dalle inconfondibili note della Marcia funebre per una marionetta di Charles Gounod, Hitchcock compare in video presentando un telefilm thrilling solo di rado diretto da lui stesso, ma che comunque ha tutte le caratteristiche tipiche delle pellicole del "mago del brivido": sviluppo avvincente dell'intreccio "giallo-nero", con un ritmo assai sostenuto; tendenza a sviluppare i non pochi colpi di scena; brevi situazioni in cui l'ironia e un pizzico di umorismo spezzano la tensione creata dalla vicenda. E assai ironiche e magari surreali, ma comunque assai pertinenti con quanto si sta per vedere o si è appena visto, sono le considerazioni del grande regista sia in apertura che in chiusura. 
A doppiare Hitchcock per la nostra televisione provvede un validissimo attore e autore, Carlo Romano: la versione che abbiamo trovato dell'episodio messo in onda la sera di sabato 28 gennaio 1961 è però quella originale in inglese, pertanto ascolterete anche la vera voce di colui che in quei mesi sta tenendo inchiodati milioni e milioni di spettatori nel mondo con un film destinato a fare epoca, Psycho, con Anthony Perkins che si rivela efficace nel ruolo di uno spietato personaggio border line (ruolo che alla fine ricoprirà pure in altri lungometraggi di minore importanza).
Eccovi quindi L'eredità dello zio Bill ("Mrs. Herman and Mrs. Fenimore"):


Ancora un documentario della serie Il pericolo è il mio mestiere, quindi finalmente linea a Sanremo. Il Salone delle Feste del Casinò della cittadina simbolo della Riviera di Ponente è gremito al limite della capienza, tanto per usare una frase cara all'inviato del Giornale Radio, per la terza serata dell'undecimo Festival della Canzone Italiana, una terza serata che però, a differenza del passato, non sarà decisiva. Spetterà infatti agli italiani, attraverso le schedine dell'Enalotto valide per il sabato successivo e il relativo concorso Votofestival, scegliere la canzone più bella tra le dodici finaliste, che sarà proclamata vincitrice la sera di lunedì 6 febbraio, al termine dello spoglio di tutti i tagliandi pervenuti. 
La vigilia di questo terzo capitolo di Sanremo '61 è assai movimentata: i giornalisti esaltano la debuttante Milva e stroncano quasi la grande favorita Mina, appoggiando invece con simpatia Adriano Celentano. L'Osservatore Romano spara le consuete, tante scemenze in una botta sola, sottolineando la presenza nelle canzoni di "un pizzico di volgarità e di ineguagliabile cafonismo, di una prorompente ondata di stupidaggine e di cretinismo insensato". Al solito, c'è il sorteggio che stabilisce chi deve andare a cantare per primo e quindi di usufruire della trasmissione in Eurovisione, che copre solo metà della serata: la Dottoressa Minoia, notaio, si limita a sancire l'ordine dei motivi, mentre è la RAI a decidere chi andrà in video anche oltreconfine, basandosi essenzialmente sulla popolarità internazionale già raggiunta da questo o quel cantante.
Conduzione tutta al femminile, con l'attrice torinese Giuliana Calandra e la presentatrice Lilli Lembo, quest'ultima già apparsa in Canzonissima a fianco di Alberto Lionello. Dirigono le orchestre: in Eurovisione  Bruno Canfora (con la collaborazione agli arrangiamenti di Franco Pisano, Pino Calvi, Piero Gosio ed Ennio Morricone) e in collegamento solo nazionale Gianfranco Intra (che fa tutto da solo: gli manca solo di cantare... lo farà fra un paio d'anni con un disco di buon successo). La regia teatrale è di Mario Landi, anche se quest'ultimo non è accreditato nella locandina televisiva, mentre le immagini sono garantite dalla squadra esterna di Torino diretta da un tuttofare napoletano (e non genovese, come il proprio cognome farebbe supporre) di nome Vittorio Brìgnole.

Adesso, comunque, si canta, e noi ricostruiamo l'ordine di uscita delle canzoni e dei cantanti avendo sottomano le fonti del tempo, anche se saranno pochi i casi in cui ricorreremo alle immagini originali o alla registrazione audio (peraltro non buona) originale, ripiegando altrove su dischi o filmati cinebox.

Primo a entrare in scena è un po' il detentore della coppa, ossia Tony Dallara, vittorioso nel 1960 con Romantica in abbinamento con Renato Rascel: stavolta l'urlatore di origine molisana (vero nome Antonio Lardera) si presenta con un motivo di un esponente della "nouvelle vague" della canzone d'autore italiana, Gino Paoli, dal titolo Un uomo vivo (numero 23 ai fini del Votofestival).


Seconda canzone: di Biri e Mascheroni, Febbre di musica, numero 7. Canta Arturo Testa:


Terzo brano in programma: di Panzèri e Pace, Carolina, dai !, numero 4. Canta Sergio Bruni:


Passiamo ora a Mandolino, mandolino, di Pugliese e Vian, numero 14. La voce è di Teddy Reno:


Numero 24, che moltiplicato per mille dà il titolo della canzone che stiamo per ascoltare: di Fulci, Vivarelli e Celentano, Ventiquattromila baci. Canta Little Tony:


Sesta canzone: di Rapetti e Donìda, Al di là, numero 2. Canta Betty Curtis:


Per il settimo motivo della serata ci affidiamo direttamente al documento filmato:


Contrassegnata dal numero 11 nella schedina del Votofestival, ecco a voi Lei, di Pazzaglia e Sentieri. Canta Joe Sentieri:


Numero 16, nonchè nona canzone finalista, è Non mi dire chi sei, di Calabrese e Bindi. Canta Miranda Martino:


Decimo brano è Come sinfonia, di Donaggio, numero 6. Torna al microfono Teddy Reno:


Undecimo brano finalista: con il numero 8 concorre Il mare nel cassetto, di Rolla, Lattuada e La Valle. Lo interpreta per voi Gino Latilla:


Chiude la serie il numero 9, Io amo, tu ami, di Redi e Bonagura. Torna sul palco Mina:


Il collegamento eurovisivo termina qui. Per la vostra osservazione, comunque, è bene sottolineare che il filmato di Mina che avete appena visto è tratto da un successivo programma musicale della TSI, i cui palinsesti, nel '61, non sono ancora riportati dai giornali italiani (incomincerà Sorrisi e canzoni - TV l'anno dopo).

La serata pre-finale del Festival prosegue con le seconde versioni delle dodici composizioni che abbiamo ascoltato. Il primo "compagno" che ha il compito di ripetere la canzone in gara è l'autore di questa in persona, ossia Gino Paoli, i cui occhiali scuri e il cui sguardo da esistenzialista sono oggetto di ironia e di battute (oltre che di una micidiale parodia che ne farà, con la complicità dei testi di Dino Verde, Henry Salvador l'indomani sera in Giardino d'inverno, posticipato alla domenica proprio a causa del collegamento con Sanremo): Un uomo vivo.


Chiamata all'ultimo momento come tappabuchi, l'ex-caramellaia di Novi Ligure (e futura titolare di un glorioso negozio di dischi di Torino) Tonina Torrielli è ormai in evidente calo di popolarità: ad ogni modo, la sua interpretazione di Febbre di musica rimane comunque di rilievo.


L'italo-belga Rocco Granata, dopo Marina e Rosie, inneggia a Carolina: nessuno immagina che, 42 anni dopo, un certo chitarrista romano di nome Alex Britti, intitolerà una sua canzone Settemila caffè (dal primo verso di Carolina, dai !), la presenterà a Sanremo e si piazzerà secondo...


Con Mina e Teddy Reno (che è anche partner nell'esecuzione della canzone che segue) Sergio Bruni divide il primato di aver portato in finale entrambi i motivi da lui scelti: questo Mandolino... mandolino, anzi, è stato scritto apposta per lui.


La sera prima, durante la prima esecuzione di Ventiquattromila baci, pare che abbia cantato l'intera strofa con le spalle rivolte verso l'uditorio, per poi scatenarsi come d'abitudine. Stavolta, pur non toccandogli l'Eurovisione, Adriano Celentano assume un contegno un po' più "beneducato" e si limita a voltare il dorso durante il brevissimo silenzio del "break" orchestrale che precede il ritornello. Eccovi comunque le immagini televisive dell'esibizione:


Ancora un altro reperto video originale: da anni lo si attendeva a Sanremo, ma i soliti perbenisti, infastiditi dai problemi fisici di cui soffre da sempre Luciano Tajoli, gli chiudevano le porte. Ora, finalmente, una persona di buon senso come Ezio Radaelli ha permesso al cantante milanese di varcare le soglie del Salone delle Feste del Casinò con una canzone in bilico tra il classico e il moderno, Al di là, musicata da Carlo Donìda Labati su testo di un giovane milanese ventiquattrenne, Giulio Rapetti, figlio di Mariano, sopracciò di casa Ricordi, che ha appena assunto il nome d'arte di Mogol, scelto per lui da un funzionario della SIAE... sarà l'inizio di una carriera molto fortunata (ma anche molto contestata tra gli addetti ai lavori)...


Compagna di Mina ne Le mille bolle blu è la cantante - maestra elementare romana Jenny Luna:


Fausto Cigliano rinuncia alla fida chitarra, che in un primo momento voleva utilizzare per l'accompagnamento della strofa di Lei, la piacevole canzone romantica interpretata anche dall'autore Joe Sentieri. Una curiosità: il musicista napoletano rimane nella stessa scuderia discografica, ma cambia etichetta (i dischi da lui incisi non escono più per la CETRA torinese, bensì per la Fonit milanese).


Se nel 2014 resisteranno ancora non pochi tabù sull'omosessualità, invisa ai politici italiani conservatori e ai loro elettori, figuriamoci nel 1961 cosa si pensa e si dice sul conto di Umberto Bindi, sulla pelliccia da lui indossata e sull'anello che porta al dito. A parte ciò, a Sanremo il pianista genovese concorre per la terza volta, la prima anche come cantante, con un motivo firmato per le parole dal fido Giorgio Calabrese e con un arrangiamento quasi sinfonico elaborato da Intra e ripreso in sala d'incisione dall'allora abituale collaboratore musicale, il preparatissimo Enzo Ceragioli, Non mi dire chi sei:


"Da subito 'Come sinfonia' mi sembro un pezzo molto buono: appena tornato a Milano, alla fine dell'estate (1960, n.d.r.), lo feci sentire alla Curci, e piacque a tutti. Allora mi venne l'idea di proporlo a Mina. (...) Ci eravamo conosciuti quakche tempo prima(...) così chiesi (...) se le andava di farmi un provino di 'Come sinfonia', lei me lo fece e lo mandammo alla commissione esaminatrice di Sanremo. Però lei aveva già mandato altri due provini, 'Le mille bolle blu' e 'Io amo, tu ami'. La commissione alla fine fece passare tutte e tre le canzoni, anche grazie a Pino Calvi, che ne faceva parte e che - me lo raccontò dopo - oltre a fare ascoltare l'acetato, aveva anche suonato per gli altri membri della commissione 'Come sinfonia' al pianoforte, una prassi che si faceva di tanto in tanto, non per tutte le canzoni, ma per qualcuna sì. A quel punto Mina mi disse: 'Pino, guarda, io Come sinfonia te la farei con grande piacere, ma ho già dato la mia parola per le altre due canzoni, e visto che sono passate tutte e due, devo farle'.(...) Fu proprio Mina a parlare con Ezio Radaelli, dicendogli di far cantare la canzone direttamente a me. E lo fece con insistenza, perchè a Sanremo non era facile far passare un giovane cantautore sconosciuto. Non solo, ne parlò anche con Mister Lee, il boss della EMI in Italia, raccomandandosi di farmi fare il disco (...) con l'arrangiamento di Giacomazzi (...). Secondo me la carta vincente di 'Come sinfonia' è stata il fatto che ho voluto sciogliere il classico terzinato fatto ad accordi al pianoforte, che andava tanto di moda in quel momento, in un arpeggio di tipo classico".
(PINO DONAGGIO, da un'intervista rilasciata a Luciano Ceri e pubblicata su "Musica leggera" n.7, Coniglio Editore, 2009, pagg. 22-23).


Dal cinebox di Come sinfonia a un ultimo estratto dalla trasmissione televisiva originale del Festival 1961: la testimonianza del trionfo di una nuova stella, "la pantera di Goro" Maria Ilva Biolcati, alias Milva, con Il mare nel cassetto.


Infine ecco una ragazza romana con una voce assai gradevole, Nelly Fioramonti: un giorno sposerà il collega siciliano Tony Cucchiara e gli regalerà due figli, anche se dovrà sacrificare la propria vita al momento del secondo parto per inattese complicazioni. Per il momento ella è la volonterosa partner di Mina nella retorica Io amo, tu ami:


Giuliana Calandra e Lilli Lembo, nell'augurare a tutti la buonanotte, rimandano presenti in sala e telespettatori a lunedì 6 febbraio, quando si conosceranno i risultati finali tramite le schedine del Votofestival. Mentre il TG della notte ricorda il fallimento del vertice italo-austriaco sulla questione altoatesina, la cui autonomia è rivendicata dal Ministro degli Esteri e futuro cancelliere di Vienna Bruno Kreisky, e accenna alla partitissima dell'indomani a San Siro tra Inter e Catania per il platonico titolo di campione d'inverno (altro che la disastrosa partita di 53 anni dopo, nello stesso stadio, tra le medesime contendenti, stavolta l'una impelagata in un'ingarbugliata situazione per avere un posto in Europa League -come allora si chiamerà la Coppa delle Fiere - e l'altra, pur ultima, orgogliosa di un inatteso 0 a 0 che fa morale), le canzoni dell'undecimo Festival di Sanremo cominciano la loro strada verso il successo. Alcune varcheranno agevolmente i confini; altre resteranno nel corso dei decenni; altre ancora cadranno nell'oblìo, meritato o no... ma crediamo che questo servizio tratto dal cinegiornale La Settimana Incom della settimana successiva parli chiaro:


Anche noi, prima di rimetterci in viaggio nella nostra macchina del tempo scandita da immagini e suoni di ieri e dell'altro ieri, abbiamo votato il nostro brano preferito dei dodici qui ascoltati, Come sinfonia (purtroppo piazzatasi dopo i primi tre posti). Voi, invece, per quale brano avreste votato, se foste stati presenti ? E voi che c'eravate, per quale motivo votaste (o, qualora foste stati troppo piccoli, deste il vostro determinante consiglio a mamme, papà e fratelli/sorelle maggiori) ? Sarebbe carino coinvolgervi in questa operazione, per molti versi trascendentale, a scopo musicale...

Vi salutiamo caramente e vi diamo appuntamento a un nuovo post (il terzultimo prima del trecentesimo, che avrà carattere riepilogativo) a breve scadenza.

Buona notte da

CBNeas ! ! !
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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata


Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

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venerdì 24 gennaio 2014

Giovedì 24 gennaio 1957



TELEVISIONE

             la TV dei ragazzi

17,30   Dal Teatro del Convegno di Milano diretto da Enzo Ferrieri
            ZURLI', MAGO DEL GIOVEDI'
            Fantasia teatrale di indovinelli sceneggiati a cura di Cino Tortorella e Zabi
            Ripresa televisiva di Giovanni Coccorese
18,30  VIAGGI IN POLTRONA
           L'India
           A cura di Franca Caprino e Gilberto Severi
           con la collaborazione del Museo Missionario Etnografico Lateranense

20,45  TELEGIORNALE
           Direttore Massimo Rèndina
           In studio Riccardo Paladini
21,00  Dal Teatro della Fiera di Milano
           LASCIA O RADDOPPIA ?
           Programma di quiz presentato da Mike Bongiorno
           Realizzazione di Romolo Siena
21,50  PASSERELLA DI PRIMO APPLAUSO
           condotta da Sylva Kòscina e Corrado
           Realizzazione di Giuseppe Sibilla
22,50  REPLICA TELEGIORNALE
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C'è stata, nella pluridecennale storia della annunciatrici televisive italiane, anche una meteora che ha pagato a un salatissimo prezzo certe scelte rivelatesi imprevedibilmente sbagliate. Il nome di Nataniela De Micheli dirà qualcosa solo ai nostri lettori meno giovani, che magari ebbero modo di vederla attraverso il piccolo schermo o i giornaletti di fotoromanzi: dietro c'è una storia conclusasi nel peggiore dei modi.
Nataniela, milanese, frequentava l'Accademia di Brera con profitto e studiava chitarra classica e recitazione... insomma, un'educazione artistica, la propria, assai completa. Quando, a metà degli anni '50, la RAI pensò giustamente di rafforzare il parco delle ragazze destinate a comparire sul video per presentare le trasmissioni, anche Nataniela, assai entusiasta, venne chiamata, sia pur come sostituta della Colombo o della Borroni, a lavorare presso la sede di Corso Sempione. Fu un'esperienza non lunga che non finì bene, anche perchè l'arrivo di Nives Zegna, Miss Italia 1956, fu determinante: non venne stipulato alcun contratto a tempo indeterminato per la De Micheli, la quale, rimasta senza lavoro, fu comunque notata dal regista Alessandro Brissoni, il quale spesso allestiva al TV 3 del Centro di Produzione del capoluogo lombardo alcuni spettacoli di prosa, sicchè per un certo periodo anche l'ex-annunciatrice venne scelta per interpretare ruoli di comprimaria a lei adatti. Insomma, meglio di niente. In quel periodo ella trovò pure l'amore nella persona di un avvocato originario della provincia di Catania ma milanese d'adozione, Armando Radice, noto anche perchè figurava nell'organigramma della squadra di calcio del Milan sia come avvocato che come scopritore di talenti (erano i tempi della gestione di Andrea Rizzoli). Sentendosi sicura di questo sostegno, Nataniela si sposò con lui e partorì ben presto un bambino. Passati alcuni anni, però, il matrimonio naufragò: dopo la separazione, la De Micheli tornò a fare qualcosa, partecipando a vari fotoromanzi, ma il suo desiderio era quello di tornare in televisione, riprendere a fare soprattutto l'annunciatrice o la presentatrice. Purtroppo i tempi erano cambiati: eravamo verso il Sessantotto e nell'azienda TV di Stato cominciava a valere sempre più spesso il criterio dell'appartenenza politica, della raccomandazione, o comunque del volto giovanile e rassicurante (e Nataniela aveva appena passato la trentina, laddove le nuove annunciatrici avevano al massimo 25-26 anni). Questa gestione delle cose ferì profondamente la donna, la quale si ammalò ben presto di depressione e, una notte di fine estate del 1969, decise di farla finita, lanciandosi nel vuoto dal terrazzo del condominio milanese presso il quale ella abitava.
Che la foto da noi scelta per simboleggiare questo nuovo post del Focolare serva a rinverdire la memoria di questa sfortunata ragazza, comunque degna di essere citata per questa breve esperienza davanti alle telecamere.

Il 24 gennaio 1957 è un giovedì, la giornata della settimana televisiva che tutti aspettano con ansia, spinti dal grande successo di Lascia o raddoppia ?, trasmissione che va avanti anche in virtù dell'estensione della ricezione del segnale televisivo in Meridione e nelle Isole, il che significa anche la possibilità di scovare qualche concorrente pugliese, calabrese, siciliano o sardo di una certa validità. A suggellare la presenza della tivù anche in Sicilia, l'ultima arrivata tra le regioni e da poche settimane, il che significa la copertura praticamente completa del territorio nazionale, provvederà fra una decina di giorni l'inizio di una trasmissione pubblicitaria serale di dieci minuti che s'intitolerà Carosello e che si pensa possa infastidire l'utenza. Invece, sarà storia...

Tre mostri sacri animano i programmi della giornata: Cino Tortorella ha da poco debuttato con Zurlì, mago del giovedì, trasmissione che renderà l'attore ligure-lucano il beniamino dei giovanissimi; su Mike Bongiorno è inutile ripetere quanto egli sia LA televisione, specialmente in quei primi anni di diffusione del nuovo mezzo; in Passerella di Primo applauso, invece, compare timidamente, affiancato da Sylva Koscina, un Corrado Mantoni ancora molto presente in radio, destinato poi solo a fine 1960 a sposare definitivamente la causa del piccolo schermo. Prima, comunque, di entrare nel vivo del palinsesto, vi vogliamo mostrare un cortometraggio cinematografico a colori di nove minuti, realizzato dal regista Antonio Petrucci per l'Istituto Luce pochi mesi dopo la data da noi presa in considerazione, intitolato Giovedì sera, che illustra come si fa la TV in quel periodo. Vedrete sfilare rapidamente, tra gli altri, i già ricordati Tortorella e Bongiorno, ma anche Riccardo Paladini, annunciatore allora unico del TG, e i grandi registi Gianfranco Bettetini e Romolo Siena. D'altronde, fiorendo in questo gennaio 2014 le celebrazioni per il 60° anniversario del cosiddetto via ufficiale ai programmi, ci sembra carino nonchè giusto riproporre questa chicca davvero ben realizzata. Giovedì sera, dunque:


Il Telegiornale si sofferma essenzialmente su due notizie: a Venezia è in corso il dibattimento processuale riguardante il delitto della spiaggia di Capocotta, sul litorale romano, avvenuto nell'aprile 1953, la cui vittima fu una ragazza di nome Wilma Montesi. Tra i sospettati c'è il musicista Giampiero Piccioni, detto Piero, fratello del giornalista Leone (futuro alto dirigente RAI) e figlio del notabile democristiano Attilio. Ebbene, alcuni testimoni, proprio in quei giorni d'inizio 1957, affermano di non aver mai incontrato il pianista e compositore in quelle tragiche giornate post-pasquali di quattro anni prima. Viene quindi virtualmente avvalorata l'ipotesi che l'incriminazione del giovane maestro sia stata frutto di un articolo pubblicato poco dopo il delitto, in piena campagna elettorale per la seconda legislatura, dal settimanale Vie Nuove, assai vicino al PCI che, com'è noto, all'epoca si era premurato di contestare, assieme a PSI, PDIUM e MSI, la famigerata "legge truffa" basata sul premio di maggioranza, normativa tornata a galla anche in questi primi anni del XXI secolo.
Sul processo-Montesi abbiamo un breve documento filmato tratto dal cinegiornale La Settimana Incom:


A Bruxelles, nel frattempo, siamo davvero a un passo dalla nascita della Comunità Economica Europea (appuntamento tra due mesi a Roma): Italia, Francia, Germania Federale e i tre paesi del Benelux hanno appena raggiunto un accordo di cooperazione economico-scientifica denominato Euratom e destinato ad essere poi ratificato, per l'appunto, il 25 marzo a Roma. Esso resterà praticamente inalterato nei successivi 57 anni. Vediamo come sempre La Settimana Incom (mancando un documento del TG) lo illustra al pubblico:


A questo punto ci trasferiamo nel Teatro della Fiera di Milano, ove ci aspettano Mike Bongiorno ed Edy Campagnoli...


Sta per avere inizio la sessantunesima puntata di Lascia o raddoppia ?, trasmissione la cui eclatante eco può essere il giusto pretesto anche per lanciare un appello, quello di una madre romana che da tempo non ha notizie del figlio e per questo ha chiesto il permesso alla RAI e a Mike Bongiorno per invitare il suo Elio, attraverso la televisione, a ritornare a casa. Questo appello apre drammaticamente la trasmissione: indi si incominciano le ostilità con il primo dei nuovi concorrenti...


...che fa di Lascia o raddoppia ? davvero un "gioco senza frontiere". E' infatti di scena Mister Charles Haines, statunitense, laureatosi in Irlanda e residente a Torino (la sua abitazione è sita, vedi caso, in Corso Stati Uniti), ove è docente di Letteratura Inglese e lettore di madrelingua presso il locale ateneo.


Attraverso la materia per la quale si presenta, Mister Haines intende far conoscere ai telespettatori alcuni usi e costumi della gente dell'Unione Nordamericana un po' più "segreti" e curiosi. Suscita simpatia il suo italiano assai forbito, anche con qualche termine un po' colloquiale (infatti egli parla di "sacchi" per indicare i soldi che spera di vincere) e non ci sono problemi nel superare lo scoglio della prima domanda.


Va male a una ragazzina torinese, tale Pinuccia Perrone, che tenta di farsi onore rispondendo a domande sulla boxe, ma sbaglia il nome di un campione e viene eliminata. Provano con il raddoppio altri due concorrenti reduci dall'esordio in video delle settimane precedenti: il signor Bruno Ciarpaglini di Grosseto e la signorina Maria Vignola di Catanzaro.

 
Il toscano sbaglia il nome di uno dei tigrotti di Sandokan (la materia prescelta è infatti la produzione di Emilio Salgàri) e deve accontentarsi della consueta 600 di consolazione; niente macchina, invece, per la ragazza calabrese, caduta alla seconda partecipazione per una non meglio precisata risposta errata riguardante canzoni e cantanti di musica leggera.


Alla prova del raddoppio si sottopongono altri due concorrenti:


Mario Scognamiglio conferma la competenza di molti italiani del periodo in fatto di melodramma, soprattutto soffermandosi sulla storia di questo importantissimo genere musicale.
   

Il signor Luigi Carlessi, panettiere di Alzano Lombardo (Bergamo), conosce tutto sulla storia dei grandi toreri di Spagna, materia peraltro non a tutti gradita per i risvolti violenti e crudeli che essa comporta. 

Inutile dire che sia Scognamiglio che Carlessi raddoppiano, raggiungendo la quota di 1 milione e 280 mila lire ciascuno:


Adesso è il momento della potenziale consacrazione di una nuova super-campionessa, la signorina Rossana Rossanìgo di Vercelli, già Miss Piemonte e ribattezzata "Miss Fossette" per la presenza di queste nel suo viso. La materia per la quale ella si presenta al gioco è la Letteratura Francese: consentendo il regolamento di portare in cabina un esperto al momento della triplice prova per la conquista del premio massimo consentito, pari a 5 milioni e 120 mila lire, la signorina Rossanìgo opta per... il suo pupazzetto portafortuna con le fattezze di Paperino-Donald Duck.


"Prima domanda: quale nobile dama, scrittrice e amica di La Rochefoucauld, venne da questi definita 'la donna più vera da lui mai conosciuta' ?"
"Madame de la Fayette !"
"La risposta è esatta ! Brava, signorina ! Ecco per Lei la seconda domanda che hanno preparato i nostri esperti di Letteratura Francese: una massima sui trattati è contenuta in un trattato scritto in forma epistolare. Mi sa dire qual è tale trattato e chi ne è l'autore ?"
"Le 'Lettres Persanes' di Montesquieu !"
"Esatto ! Bravissima !"


"Eccoci giunti all'ultima, delicata prova. Se la signorina Rossanìgo risponderà esattamente, vincerà il premio massimo di 5 milioni e 120 mila lire. Signorina Campagnoli, La prego di portarmi la busta... (Edy Campagnoli porge la busta a Mike). E' pronta, signorina Rossanìgo ? Mi sente ? "
"Perfettamente"
"Questa è la domanda: quale commedia di Beaumarchais dovette attendere tre anni prima di essere rappresentata a causa di problemi di censura ? Le ripeto la domanda, signorina Rossanìgo: quale commedia di Beaumarchais dovette attendere tre anni prima di essere rappresentata a causa di problemi di censura ? Ha un minuto di tempo per rispondere. Pronti ? Via !"
"Si tratta di 'Le mariage de Figaro (Le nozze di Figaro)' !"
"La risposta è esatta ! ! !"


Ci preme sottolineare che, non usando quasi più l'abitudine invalsa i primi tempi di pubblicare il testo stenografico di ogni puntata, abbiamo voluto creare noi una situazione simile, sulla scorta degli appunti presi consultando on line le edizioni del giorno dopo dei quotidiani L'Unità e La Nuova Stampa.
Si era pensato, in caso di superamento della prova, a un coup de theatre, a un bacio che la Rossanìgo avrebbe stampato su una guancia di Mike Bongiorno, ma i severissimi censori della RAI hanno detto di no. Ad ogni modo, da quel giorno Rossana Rossanìgo tenterà la strada del successo nel mondo dello spettacolo, addirittura sostituendo Virna Lisi nei caroselli del dentifricio Chlorodont trasmessi nel 1958-'59... ma, con gli inizi degli anni '60, di lei non si saprà più nulla.     (continua)
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Di Passerella di "Primo applauso"
    si parla in



LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata




Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

Prezzo: Euro 29,00




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A questo punto il nostro post si conclude. Vi ricordiamo ancora che domani, sabato 25 gennaio 2014, a partire dalle 15,00, presso l'Aula Magna del Liceo Ginnasio "Alessandro Manzoni" di Milano, avrà luogo la premiazione di DJ sotto le stelle, congerie di riconoscimenti destinati alle voci radiofoniche di ieri e di oggi. Ci saranno molti ospiti che avranno l'onore di fregiarsi di tale premio, fra i quali Franco Nisi, Awana Gana, Alex Peroni, Max Venegoni, Giancarlo Guardabassi, e poi celeberrimi cantanti come Tony Santagata, Gerardo Carmine Gargiulo, Claudio Natili dei Romans, Umberto Napolitano e Anselmo Genovese. Tra i giurati figurano il grande Gigi Vesigna, direttore di Sorrisi e Canzoni - TV per oltre vent'anni, il regista Pino Callà, il direttore artistico della manifestazione Massimo Emanuelli, professore di scuola, giornalista, autorevole firma della prestigiosa rivista Millecanali e conduttore radiofonico, l'imitatore e televenditore Gianfranco Guarnieri e, come presidente, Maurizio Seymandi, altra firma storica di Sorrisi. Assente giustificato (è in sala d'incisione per completare un nuovo disco) Nicola Di Bari, anch'egli comunque nel novero dei premiati. Saremo lì e non mancheremo, una volta terminato l'evento, di promuovere il nostro Lunario omaggiandone di una copia la maggior parte delle illustri personalità ivi convenute.

Vi salutiamo caramente e cordialmente, dandovi appuntamento al prossimo intervento.

Buona notte da
CBNeas  ! ! !



Questo post è dedicato

alla memoria dell'amico fiorista siciliano

CORRADO DI DIO

nato il 24 gennaio 1957;

morto il 20 gennaio 2009.