giovedì 29 ottobre 2015

Mercoledì 9 ottobre 1968




NAZIONALE

           meridiana

12,30  SAPERE
           Orientamenti culturali e di costume
           coordinati da Silvano Giannelli
           I popoli primitivi
           a cura di Folco Quilici
           con la consulenza di Guglielmo Guariglia
           Realizzazione di Ezio Pecora
           2a puntata
           (Replica)
13,00  ROMA-HONG KONG: 30.000 KM. IN AUTOMOBILE
           di Roberto Rollino
           Seconda puntata
13,25  PREVISIONI DEL TEMPO
           In studio Edmondo Bernacca
           BREAK (Stabilimento Acque Boario)
13,30 - 14,00  TELEGIORNALE

15,30 - 16,00  LISSONE: CICLISMO
                       Coppa Agostoni
                       Telecronista Adriano De Zan
                       Regista Osvaldo Prandoni

17,30  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del pomeriggio
           GIROTONDO (Ferrero Industria Dolciaria - Penne Aurora - Formaggino Prealpino - Giocattoli Baravelli)

           la TV dei ragazzi

17,45  LA GRANDE CONQUISTA
           Film - Regia di Luis Trenker
           Prod. : Trenker Film
           Int. : Lucie Hoeflich, Luis Trenker

           ritorno a casa

           GONG (Telerie Zucchi - Dixan per lavatrici)
19,15  ORIZZONTI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
           Programma a cura di Giulio Macchi
           con la collaborazione di Giulio Mandelli e Raimondo Musu
           (Replica)

           ribalta accesa

19,45  TELEGIORNALE SPORT
           TIC-TAC (Tea Meraviglia - Katrin Confezioni femminili - Globe Master - Pizza Catarì - Mobili Snaidero - Stilografiche Pelikan)
           SEGNALE ORARIO
           NOTIZIE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA
           CRONACHE ITALIANE
           OGGI AL PARLAMENTO
           ARCOBALENO (Manetti e Roberts - Rex - Aperitivo Cynar - Fazzoletti Perofil - Nuovo Radiale ZX Michelin - Brodo Lombardi)
           IL TEMPO IN ITALIA
           In studio Nicoletta Orsomando
20,30  TELEGIORNALE
           Edizione della sera
           Direttore Fabiano Fabiani
           CAROSELLO
          (1) San Giorgio Elettrodomestici - (2) Olio d'oliva Carapelli - (3) Voxson - (4) Baci Perugina - (5) Abito Civuole Lèbole
          I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) General Film - 2) Paul Film - 3) Massimo Saraceni - 4) Studio K - 5) Brunetto del Vita

21,00  ALLA SCOPERTA DELL'INDIA
           Un programma di Folco Quilici
           con la collaborazione di Carlo Alberto Pinelli ed Ezio Pecora
           Consulenza di Mario Bussagli
           6° - LA FAVOLOSA INDIA MOGHUL
           DOREMI' (Minestre Liebig - Nescafè Gran Aroma - Officine Meccaniche Sant'Andrea)
22,00  MERCOLEDI' SPORT
           Servizio speciale sulla preparazione degli atleti italiani in Messico, in occasione dei Giochi della XIX Olimpiade
23,00  TELEGIORNALE
           Edizione della notte

SECONDO

                     TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
                              PER LA ZONA DI BOLZANO

                                       SENDER BOZEN

                      SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

20,00  TAGESSCHAU
20,10  MIT SCHIRM, CHARME UND MELONE
           Honig fur der Prinzen
           Kriminalfilm
           Regie: James Hill
           Verleih: ABP

21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del 2°
           INTERMEZZO (Cera Emulsio - Orzoro - Industria Alimentare Fioravanti - Milkana Fette - Rabarbaro Bergia - Sunbeam Italiana)
21,15  MAESTRI DEL CINEMA: INGMAR BERGMAN (II)
           a cura di Gian Luigi Rondi
           IL SETTIMO SIGILLO
           Film - Regia di Ingmar Bergman
           Prod. : Svensk Filmindustri
           Int. : Max von Sydow, Gunnar Bjoernstrand, Nils Poppe, Bibi Andersson, Bengt Ekerot, Ake Fridell
           DOREMI' (Bagno di schiuma Squibb - Firma Mobili)
23,00  CAPOLAVORI NASCOSTI
           Redazione: Anna Zànoli e Giorgio Ponti
           Presenta Emma Danieli
           Realizzazione di Arnaldo Genoino

TSI - SVIZZERA

18,00  IL SALTAMARTINO
           Settimanale per i ragazzi a cura di Mimma Pagnamenta
   -      Marco Cameroni presenta
          FUOCO DI FILA
          Visita al museo dei trasporti di Lucerna
          2a puntata
          Quattro ruote a riposo - Piccola storia dell'automobile
  -       GLI INVINCIBILI DIECI
          L'incendio
          Telefilm
19,10  TELEGIORNALE    1a edizione
19,15  TV-SPOT
19,20  GLI AMICI DELL'UOMO
           Animali delle nostre case
           presentati da Walter Marcheselli
19,45  TV-SPOT
19,50  IL PRISMA
           Cronache dalle Camere Federali
           Servizio di Mario Casanova
20,15  TV-SPOT
20,20  TELEGIORNALE       Edizione principale
20,35  TV-SPOT
20,40  CRISIS
           La colpa di Janet Cord
           Telefilm - Regia di Bernard Girard
           Int. : Gena Rowlands, Ida Lupino, Leslie Welson, Jack Weston
21,30  PROGRESSI DELLA MEDICINA
           Prevenzione della tubercolosi
           Programma realizzato in collaborazione con l'Ordine dei Medici del Cantone Ticino
           Partecipano: dottor Pier Luigi Crivelli, prof. Ernesto Mordasini e Sergio Genni
22,20  JAZZ CLUB
           Bill Evans Trio al Festival Internazionale del Jazz di Lugano 1967
           2a parte
22,45  TELEGIORNALE    3a edizione
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Lo avevamo già incontrato agli esordi del nostro Focolare (http://www.ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2010/03/giovedi-14-marzo-1974.html), riassumendo le principali tappe del successo popolare raggiunto tra i telespettatori: lo ritroviamo in questo nuovo post, anche per simboleggiare un evento atmosferico che, nella data da noi prescelta per la consueta analisi di palinsesto, provocò non pochi disagi, paragonabili quasi a quelli dei nostri giorni: un violento nubifragio abbattutosi su Roma nelle ore pomeridiane di quel mercoledì 9 ottobre 1968.

Il caro e simpatico Colonnello Edmondo Bernacca, sempre pronto a illustrare con dovizia di mezzi e particolari, (ancora) all'ora di pranzo, la situazione generale del tempo nel nostro Paese, da mesi è oggetto di contestazioni da parte dei telespettatori, perchè pare che egli raramente imbrocchi l'effettiva presenza di pioggia o di sole in questa o in quell'altra regione dello Stivale... e gli autori di testi comico-satirici ci ricamano su, a volte anche impietosamente. Ora, non potendo noi permetterci di accedere agli archivi video della RAI (la cui digitalizzazione, su iniziativa dell'attuale Direttore Generale, Signora Maria Pia Ammirati, sarà presto riveduta, corretta e completata attraverso l'impiego di un apposito staff più competente), non siamo certo in grado di dire se, quel giorno, Bernacca ci avesse effettivamente "preso" indicando temporali di forte intensità sul Lazio: tuttavia abbiamo potuto consultare quanto di cartaceo avevamo a disposizione, riferendoci non solo alle edizioni de L'Unità e de La Stampa presenti in rete, ma anche a quella de Il Giorno che abbiamo acquisito nei soliti mercatini della domenica. Proprio il quotidiano milanese, a differenza delle altre due testate qui considerate, aveva mostrato un certo (e ingiustificato) ottimismo, nel modo che segue:

"La depressione atlantica si è portata verso Levante interessando tutto l'Ovest europeo, dalla penisola iberica alle isole britanniche. L'Italia non poteva sfuggire alle conseguenze perturbatrici di questa nuova situazione e infatti si sono avute ieri leggere precipitazioni e persino un certo numero di temporali, sia sul Mar Ligure che sulla Val Padana come sulle Alpi e Prealpi. Il tempo è dunque perturbato ma in maniera abbastanza blanda, come si conviene a una congiuntura di stile autunnale. La perturbazione interessa l'Italia Settentrionale, il golfo Ligure e marginalmente la Toscana con le conseguenze naturali di qualche precipitazione oltre a molte nubi e alla riduzione della visibilità sulla Val Padana. Tempo buono sul Centro-Sud (sic !), Sicilia e Meridione in special modo ove la temperatura deve diventare rilevante".
(da IL GIORNO, 9 ottobre 1968, pag. 2)
         
Mentre la maggior parte degli atleti italiani è già in Messico, ove il sabato successivo prenderanno il via i Giochi della XIX Olimpiade, il cui svolgimento è stato garantito pur dopo l'inopinata strage di Piazza delle Tre Culture della settimana precedente, provocata dallo scontro tra gli studenti in rivolta contro il locale governo e i militari (tra i feriti anche la grande giornalista italiana Oriana Fallaci), le discipline incentrate quasi totalmente sul professionismo proseguono il loro calendario stagionale. E' il caso del ciclismo, che in quella giornata prevede la disputa di una corsa che in quel periodo costituisce la prova generale dell'ultima grande classica stagionale, il Giro di Lombardia: si tratta della Coppa Ugo Agostoni, che si corre lungo le strade della Brianza (l'arrivo ha luogo a Lissone) e che fra qualche anno, riunita alle Tre Valli Varesine e alla Coppa Bernocchi, sarà anticipata al mese di agosto e costituirà il Trittico Lombardo, stavolta preparatorio all'annuale campionato mondiale su strada.
Tra i corridori impegnati ci sono i grandi campioni del momento: Gianni Motta, Felice Gimondi e naturalmente Eddy Merckx. Si impone invece (e i telespettatori possono vederlo in diretta, con l'immancabile mediazione della voce di Adriano De Zan e delle immagini realizzate da Osvaldo Prandoni) il ciclista trentino Claudio Michelotto.


Quel pomeriggio La TV dei Ragazzi comprende un vecchio e curioso film austro-tedesco datato 1937 (quindi alla vigilia dell' Anschluss), La grande conquista ("Der Berg ruft"), di e con Luis Trenker, poliedrico personaggio sudtirolese che, prima di dedicarsi alla settima arte, oltre a conseguire la laurea in Architettura, svolse per anni l'attività di guida alpina. In questa pellicola, sulla scia di un romanzo di Carl Haensel, viene rievocato un episodio risalente al 1865, la corsa alla scalata del Monte Cervino, nata da un malinteso tra due alpinisti, il valdostano Jean-Antoine Carrel, sostenuto dal Club Alpino Torinese e dall'allora Ministro delle Finanze del giovanissimo Regno d'Italia, Quintino Sella, e l'inglese Edward Whymper, il quale ultimo, ritenutosi ingiustamente abbandonato dal collega italiano, tenta per proprio conto l'ascensione della montagna partendo dal versante svizzero, e vi riesce, salvo rendersi protagonista di un brutto incidente in fase di discesa: la rottura della corda, causa della morte di quattro compagni di spedizione (tra cui la guida Michel Croz). Sotto l'accusa di omicidio colposo (sembra che abbia tagliato la corda per potersi salvare), Whymper viene arrestato e processato, ma sarà proprio Carrel, in sede di dibattimento giudiziario, a dimostrare l'innocenza dello scalatore britannico, confermando, dopo una propria ricognizione lungo il luogo della tragedia, la totale fatalità (la corda si spezzò nell'attrito con la roccia).

Vediamo allora insieme, nella versione originale in lingua tedesca, questo film oggi, crediamo, quasi del tutto dimenticato, ma comunque pieno di fascino, andando anche oltre gli eventuali limiti determinati dal periodo in cui il lungometraggio venne realizzato:


Da tre anni va in onda anche in TV la rubrica Oggi al Parlamento (in origine intitolata, per distinguerla dall'omonima trasmissione radiofonica, La giornata parlamentare, ma destinata con lo scoccare del 1967 a trasformarsi in versione televisiva dello storico notiziario audio): proprio in quei mesi la confezione del programma che descrive i lavori a Montecitorio e a Palazzo Madama viene resa un po' meno "ufficiale", a cominciare dalla conduzione, affidata al giornalista Italo Cicci anzichè alla coppia costituita da uno speaker e da un'annunciatrice (di solito Gianni Rossi e Aba Cercato), e giungendo alla sigla musicale, che fino all'estate del 1973 sarà caratterizzata dai primi quindici secondi del brano jazz Fanfare I, composto da John Lewis, il pianista del Modern Jazz Quartet, anche apprezzato compositore, direttore d'orchestra e sperimentatore. Il brano è tratto da un disco del 1960, The golden striker, e ve lo facciamo ascoltare testè in versione integrale:


Giunge ora il momento dei consueti consigli per gli acquisti vintage, rifacendoci ai telecomunicati andati in onda in quella ormai lontanissima giornata. Incominciamo con un Tic-Tac che illustra la nuova gamma delle cucine Snàidero (la voce dello speaker è di Luciano Alto):




Per quanto riguarda Carosello vi sono due interessanti cose da mostrarvi: per l'olio Carapelli la coppia di disegnatori Paul Campani-Max Massimino Garnier ha allestito un originalissimo e sempre piacevole Galateo dei Ragazzi a pupazzi animati; segue poi l'uomo in Lèbole Armando Franciòli, il quale però, per la nuova serie sponsorizzata dalla ben nota casa toscana di confezioni maschili, assume le vesti silenziose di titolare di un locale notturno ove si fa cabaret con le rivelazioni televisive degli ultimi mesi, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, che vediamo interpretare due improbabili cacciatori. A Franciòli, comunque, rimane l'onore del "codino" più squisitamente pubblicitario:




Infine eccovi un Intermezzo che esalta le virtù della cera Emulsio, prodotta da Sutter:


Curiosamente, in quella giornata vanno in onda, nel giro di poche ore, due estratti da altrettanti documentari realizzati dal prolifico Folco Quilici: in apertura di programmi, alle 12,30, viene ritrasmessa la seconda parte de I popoli primitivi, una serie inserita nell'indovinatissimo progetto di Sapere, la tele-enciclopedia che sta per partire con la sua terza edizione, mentre la prima serata del Nazionale è invece riservata alla nuova fatica intitolata Alla scoperta dell'India, ormai giunta al sesto capitolo e che è commentata da suggestive e appropriate musiche composte dal Maestro Francesco De Masi, noto sia come autore di colonne sonore che come concertatore e direttore di celebri brani sinfonici. Parlando di India, non può mancare nell'organico orchestrale il sitar, il tipico cordòfono indiano in quel periodo divenuto d'attualità grazie ai Beatles: a sonarlo è qui il vivacissimo Alessandro Alessandroni.


Sul Secondo, invece, appuntamento con un capolavoro cinematografico dei secondi anni Cinquanta, Il settimo sigillo, film tra i fondamentali per conoscere e capire Ingmar Bergman, il cineasta svedese (1918-2007) che ha influenzato non poco un certo modo di intendere stili e atmosfere destinate alla celluloide in ogni parte del mondo (arrivando ad essere ammirato e allo stesso tempo dissacrato da Woody Allen, per intenderci).


Il progetto partì dalla costante contemplazione, da parte del regista, degli affreschi delle chiese medievali, popolati da musici, ambulanti, appestati, flagellanti, streghe sul rogo, crociati e soprattutto la Morte impegnata in una partita a scacchi. Inizialmente esso divenne il testo del saggio per il 1954 degli allievi dell'Accademia d'Arte Drammatica di Malmoe, con il titolo Pittura su legno. Un giorno del 1956, mentre ascoltava il disco dei Carmina Burana di Carl Orff, Bergman ebbe l'intuizione di ampliare quello spettacolo teatrale, adattandolo per il cinema e ambientandolo nel 1349, anno in cui una violenta pestilenza decimò notevolmente la popolazione di Svezia. Non fu facile esporre l'idea ai produttori, ma, dopo il successo a Cannes del precedente lungometraggio Sorrisi di una notte d'estate, il regista di Uppsala ebbe l'OK definitivo, a condizione però che le riprese venissero realizzate entro e non oltre un mese ("E' un film disuguale cui tengo molto - ricordò egli in seguito - perchè venne girato con mezzi poverissimi, facendo appello alla vitalità e all'amore").

Fu un nuovo trionfo a Cannes, nel 1957 (Premio Speciale della Giuria), mentre in Italia Il settimo sigillo venne distribuito solo nel 1960, ma anche qui con un meritato Nastro d'Argento e con la consacrazione di Bergman pure negli ambienti cinematografici di ispirazione cattolica, proprio nel momento in cui il regista scandinavo stava abbandonando la fede.

Il critico Sergio Trasatti, in un agile saggio sulla cinematografia bergmaniana costantemente ristampato dalla Casa Editrice "Il Castoro", così avrebbe commentato Il settimo sigillo: "E' espressa qui in modo didascalico tutta la problematica esistenziale del cinema bergmaniano. Qui, a differenza che altrove, la parabola è lineare, chiara (...). Il tutto è filtrato attraverso un'esperienza cinematografica di grande suggestione. Per descrivere l'emozione visiva si è citato Durer, si sono evocate le sacre rappresentazioni medievali. Esemplare è, tra le altre, la scena in cui i saltimbanchi offrono al cavaliere le fragole e il latte. Bergman gioca magistralmente con la luce. Il bianco e nero della scacchiera sulla quale il Cavaliere e la Morte giocano la partita definitiva della vita si ripropone in uno smagliante contrasto di ombre e luci nelle potenti sequenze destinate a illustrare simbolicamente i sigilli apocalittici: la peste, la violenza, la carestia, la fame, il potere. Viene rappresentato un nordico secolo XIV attraverso l'evocazione di pitture e sculture, religiose e profane. Il gioco intellettuale dell'allegoria, dei richiami simbolici, del dubbio esistenziale si sposa armoniosamente - come di rado accade nella storia del cinema - con una raffinata poesia delle immagini".
(da SERGIO TRASATTI, Ingmar Bergman, Casa Editrice Il Castoro, Milano, ristampa 1995, pagg. 36-38)

Avrebbe poi sottolineato Aldo Garzia: " Ingmar Bergman avvia una riflessione religiosa che farà a lungo discutere critici e studiosi. Il tema è "il silenzio di Dio", il Dio che non si manifesta nè in segni nè in opere e anzi permette sulla Terra tutte le brutture possibili in suo nome".
(dall'inserto allegato al DVD del film, Hobby and Work, Milano, 2008, pag.8)

La trama è ben nota e prende le mosse dal ritorno da una Crociata di un Cavaliere di nome Antonius Block (interpretato da Max Von Sydow), uomo di fede ma tormentato da dubbi profondi, e del suo scudiero Jons (Gunnar Bjoernstrand), dal canto proprio completamente agnostico, oltre che indifferente, materialista, beffardo. Ecco che, durante la sosta presso una spiaggia, viene incontro ad Antonius la Morte, sotto le mentite spoglie di un monaco (Bengt Ekerot): l'intento della Morte è quello di prendere con sè il crociato, ma quest'ultimo dichiara che il proprio corpo (e non il proprio spirito) non è ancora pronto ad affrontare l'uscita dalla vita. Da qui la proposta di una decisiva partita a scacchi: Antonius contro la Morte. Nel frattempo, però, giunge una scalcinata compagnia di saltimbanchi, a cui Antonius e Jons si uniscono, e...


"A quel tempo vivevo con alcuni poveri resti della mia devozione infantile, un'idea del tutto ingenua di ciò che si potrebbe chiamare la salvazione extraterrena. Nel frattempo la mia convinzione attuale aveva cominciato a manifestarsi. L'Uomo è portatore della propria Santità, che però ha luogo su questa terra, senza alcun bisogno di spiegazioni extraterrene. Nel mio film vive, dunque, un rimasuglio abbastanza privo di nevrosi di una devozione sincera e infantile, che si accorda serenamente con un aspro e razionale concetto della realtà. 'Il settimo sigillo' è in definitiva una delle ultime espressioni di fede, delle idee che avevo ereditato da mio padre e che portavo con me dall'infanzia".
"Il fatto che la morte rappresentasse la fine dell'esistenza, l'ingresso in una porta oscura, era qualcosa che non potevo controllare, sistemare o prevedere. Era una sorgente costante di orrore. Allora ho raccolto il mio coraggio e ho raffigurato la Morte come un pagliaccio bianco, una figura che parlava, giocava a scacchi e non aveva segreti. E' stato il primo passo per combattere la mia monumentale paura della morte".
(INGMAR BERGMAN, nell'inserto allegato al DVD del film, Hobby and Work, Milano, 2008, pagg. 9-10 e 13)

Dopo questa lunga e doverosa introduzione, vi lasciamo alla visione integrale, in versione italiana, de Il settimo sigillo.

"E allorchè l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece un gran silenzio nel cielo per circa mezz'ora"

                                 (dal Libro dell'Apocalisse)


La serata si conclude con una nuova puntata della rubrica Capolavori nascosti, giro d'Italia tra le opere d'arte un po' meno note e quindi degne di valorizzazione attraverso la TV. Tre sono gli interessanti servizi proposti: il primo è dedicato a Villa Madama, a Roma. Sita presso Monte Mario, essa, come è ben noto, venne progettata da Raffaello Sanzio con la collaborazione di Antonio da Sangallo il Giovane per destinarla a Giuliano de' Medici. Vi mostriamo l'edificio dapprima attraverso l'incisione settecentesca di Giuseppe Vasi e poi tramite due recenti foto a colori che ne mostrano rispettivamente esterno e interno:


Ci spostiamo ora in Piemonte, esattamente a Ivrea: dopo tredici anni di restauri e successivi interventi finanziati da Adriano Olivetti e dai suoi eredi, il ciclo degli affreschi collocati presso il tramezzo della Chiesa di San Bernardino e raffiguranti ben ventuno scene della vita e della Passione di Cristo, opera del pittore rinascimentale piemontese Giovanni Martino Spanzotti, maestro del vercellese Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e di altri celebri artisti, è ritornato agli antichi splendori.


Dopo un totale del polittico eporediese, vi mostriamo due particolari da altrettanti affreschi: la Via Crucis e la Deposizione.


La trasmissione si conclude con un servizio dedicato al Taccuino dei disegni opera dell'architetto Giovannino de' Grassi, vissuto nel Trecento e tra gli artefici del Duomo di Milano. Si tratta di preziosi schizzi che non riguardano soltanto idee per stoffe e gioielli, ma presentano pure le figure degli animali dello zoo di Gian Galeazzo Visconti. L'insieme, realizzato su pergamena, è conservato a Bergamo, presso la locale Biblioteca Civica "Angelo Mai": nel 1961 è stato rimesso in sesto a Torino dallo staff della Biblioteca Nazionale. Nei decenni seguenti (quindi ben dopo il 1968), visto anche il facile logorio del materiale di supporto, occorrerà un nuovo e ancor più ragionato restauro, anche con l'impiego di nuove ed adeguate tecniche chimico-fisiche atte a preservare l'integrità di tali pergamene, stavolta a cura dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Anche in questo caso vi mostriamo alcuni particolari, a cominciare da una parte del sontuoso alfabeto miniato:


Qui potete invece vedere alcuni animali:


Chiudiamo con il ben noto Concerto di dame:


Con questo breve excursus nell'arte italiana suggerito dal programma televisivo Capolavori nascosti finisce il nostro post dedicato alle trasmissioni mandate in onda il 9 ottobre 1968. Vi ringraziamo come sempre per la fedeltà, l'attenzione e la simpatia testè mostrate e vi diamo appuntamento al prossimo viaggio tele (o radio) - nostalgico.

Un caro saluto e.... a presto ! ! !

CBNeas

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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata



Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

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mercoledì 30 settembre 2015

Mercoledì 19 settembre 1973




NAZIONALE

      
              la TV dei ragazzi

18,15    I MONTI DI VETRO
             Telefilm
             Sceneggiatura di Donatella Ziliotto, Piero Murgia e Sergio Tau
             Con Stefan Mohr, Giovanni Demetz, Maurizio Tocchi e Konrad Baumgartner
             Musiche di Egisto Macchi
             Costumi di Franco Laurenti
             Regia di Sergio Tau
18,45   OLLIO, SPOSO MATTACCHIONE
            Film - Regia di Gordon Douglas
            Int. : Oliver Hardy, Harry Langdon e Billie Burke
            Prod.: United Artists

           GONG (Invernizzi Milione - Cineproiettore Tondo Polistil - Omogeneizzati al Plasmon - Svelto - Pasticcini Bel Bon Saiwa - Dentifricio Paperino's)

            ribalta accesa

19,45   TELEGIORNALE SPORT
            TIC-TAC (Formaggio Tigre - S.I.S. - Vernel - Cera Grey - Milupa Farina Lattea - Candy Elettrodomestici - Trinity)
           SEGNALE ORARIO
           CRONACHE ITALIANE
           ARCOBALENO 1 (Aperitivo Biancosarti - Lacca Libera e Bella - Nescafè Nestlè - Super Lauril)
          CHE TEMPO FA
          In studio Edmondo Bernacca
          ARCOBALENO 2 (Bagno schiuma Fa - Formaggi Starcreme - Biol per lavatrici - Birra Dreher - Olio di semi vari Teodora)
20,30  TELEGIORNALE
           Edizione della sera
           Direttore Willy De Luca
           CAROSELLO
           (1) Coperte di Somma - (2) Fratelli Fabbri Editori - (3) Brooklyn Perfetti - (4) San Giorgio Elettrodomestici - (5) Aperitivo Cynar
           I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) I.TV.C. - 2) Cinelife - 3) General Film - 4) Cast Film - 5) Intervision

    -     Camay

21,00  PARLARE  LEGGERE  SCRIVERE
           Vicende della lingua italiana raccontate da Tullio De Mauro, Umberto Eco, Piero Nelli
           Collaborazione al testo di Enzo Siciliano
           Regia di Piero Nelli
           Gli incompresi
           DOREMI' (Nescafè Nestlè - Orologi Omega - Candeggina Candosan - Goddard - Brandy Stock - Caffè Lavazza)
22,00  MERCOLEDI' SPORT
           Telecronache dall'Italia e dall'estero
           BREAK (Confezioni Facis - Itavia Linee Aeree - Olio di oliva Bertolli)
23,00  TELEGIORNALE
           Edizione della notte
           CHE TEMPO FA
           In studio Edmondo Bernacca
           SPORT

   SECONDO


                 TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
                           PER LA ZONA DI BOLZANO

                                   SENDER BOZEN

                 SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

                         
             Fur Kinder und Jugendliche

19,30    URMEL AUS DEM EIS
             Puppenspiel von Max Kruse mit der Augsburger Puppenkiste
             Die Rettung
             Verleih: Polytel
20.00   THIBAUD
            Die Abenteuer eines Kreuzritters im Heiligen Land 
            Verleih: Le Reseau Mondial
20,25   AKTUELLES
20,40 - 21,00  TAGESSCHAU

21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
           INTERMEZZO  (Baby Shampoo Johnson's - Caffè Suerte - Tic-Tac Ferrero - Rasoi elettrici Sunbeam - Grappa Julia - Biol per lavatrici - Margarina Maya)

     -     I Dixan

21,15  LA DIVINA
           Film - Regia di John Cromwell
           Interpreti : Kim Stanley, Lloyd Bridges, Betty Lou Holland, Joan Copeland, Gerald Hiken, Burt Brinckerhoff, Steve Hill, Elizabeth Wilson
          Produzione: Columbia
          DOREMI' (Rasoi Philips - Interruttori Ave - Dato - Aperitivo Rosso Antico - Armando Curcio Editore - Fernet Branca)

TSI - SVIZZERA

           Per i giovani
19,00  VROUM
    -     In vetrina
          Scelta di libri e dischi di musica leggera internazionale
   -      Il moto
          L'accelerazione
  -       Il disegno animato
          L'appuntamento 
  -       Con le tue mani
           Il gessetto a cera
           (PARZIALMENTE A COLORI)
20,05  TELEGIORNALE    1a edizione
            (A COLORI)
     -     TV-SPOT
20,15  AMORE IN SOFFITTA
           Telefilm
           Una notte tranquilla
           (A COLORI)
    -      TV-SPOT
20,50  I NUOVI STUDI DELLA TV A ZURIGO
           Servizio d'attualità
           (A COLORI)
    -      TV-SPOT
21,20  TELEGIORNALE     Edizione principale
           (A COLORI)
   -      TV-SPOT
21,40  L'UOMO E LA CITTA'
           Telefilm
           Verso la luce
           (A COLORI)
22,30  RITRATTI
           Gian Francesco Malipiero a 50 giorni dalla morte
           Un ritratto del celebre compositore italiano realizzato nel 1970
23,30  NOTIZIE SPORTIVE
23,35  OGGI ALLE CAMERE FEDERALI
23,40  TELEGIORNALE     3a edizione
           (A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

Palinsesto non disponibile
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Siamo veramente felici che abbiate accolto il ritorno del Focolare in grande stile. Incoraggiati da questo esito positivo, proseguiamo la nostra cavalcata di palinsesti di un passato sempre più remoto (e, a quanto pare, sempre più rimpianto) restando negli anni Settanta e "sbarcando" nel settembre del 1973.

Sono giorni molto duri per la politica internazionale. I riflettori di tutto il mondo sono puntati sul Cile, ove il Presidente Salvador Allende è stato deposto da qualche giorno a causa di un violento putsch militare perpetrato dal Generale Augusto Pinochet, circostanza nella quale lo stesso ex-Capo dello Stato sudamericano ha trovato la morte (nei decenni successivi permarranno gli interrogativi sulla causa del decesso: omicidio provocato dai missili lanciati dai golpisti o suicidio ?), mentre gli oppositori al nuovo potere sono stati rinchiusi e maltrattati nell' Estadio Naçional di Santiago, lo stesso che solo undici anni prima aveva ospitato le partite più importanti della settima edizione della Coppa Rimet di calcio.

Ad illustrare gli eventi cileni per il TG italiano è in quei giorni un giornalista tra i più eleganti e preparati tra quelli in forza alla redazione del notiziario RAI, il bolognese Sergio Telmon (nella foto introduttiva), che da ragazzo aveva frequentato il liceo classico assieme a Pier Paolo Pasolini e poi aveva combattuto durante il secondo conflitto mondiale come "partigiano Stefano". Arrivato in RAI, si è poi specializzato in politica estera, diventando corrispondente da Londra per tutti gli anni Sessanta sia per la radio che per la televisione e quindi, dopo la riforma del 1976, chiudendo la carriera da New York. Di convinta fede repubblicana, Telmon (scomparso nel 1995 all'età di 75 anni) ha sempre avuto un proprio metodo applicato alla professione di commentatore radiotelevisivo: "A me interessano i fatti e racconto i fatti così come accadono. Delle vicende individuali non m'importa: ritengo che la storia non sia stata fatta dalle amanti del re di Francia. Mi occupo degli avvenimenti che riguardano la vita di tutti, i grandi fenomeni di massa, cioè i problemi politici, sociali e religiosi in cui si dibatte e si realizza l'evoluzione dell'umanità (...) Io mi considero un uomo di frontiera, un uomo di minoranza e con il gusto di esserlo (...) Già a diciotto anni le civiltà inglese e americana mi affascinavano e divoravo tutti i libri che riuscivo a trovare sull'argomento, sicchè dopo, durante i viaggi negli Stati Uniti o la permanenza a Londra, la mia non è stata una scoperta di una società nuova bensì la verifica di quello che già sapevo".  
(in SERGIO SAVIANE, Video malandrino, SugarCo Edizioni, 1977, pag. 153)     

Oltre ai notiziari, quel mercoledì 19 settembre 1973 offre, sia pur in un contesto ancora sobrio ed essenziale dovuto alle ultime battute della programmazione estiva, degli appuntamenti abbastanza interessanti, soprattutto di natura cinematografica, il primo dei quali va in onda nel tardo pomeriggio e ci permette di rivedere un Oliver Hardy in scena da solo, senza il fido partner Stan Laurel, rimpiazzato però da un altro illustre rappresentante dei grandi comici nordamericani, Harry Langdon, in un film-commedia del 1939, Ollio, sposo mattacchione ("Zenobia"), di non grandissimo successo. Qui il comico di Atlanta, impegnato in quella che un prestigioso intellettuale italiano come Ennio Flaiano ebbe a definire "una recitazione sobria e nobilissima", interpreta il ruolo di un medico estremamente buono e corretto, a tal punto di non chiedere onorari ai pazienti meno abbienti e per questo di rischiare il fallimento economico personale. C'è però una soluzione che può risolvere i problemi del dottore: la figlia è la promessa sposa di un ricco giovane, discendente di una nobile casata. Tutto sembra andare nel migliore dei modi, finchè non sopraggiunge un'elefantessa, Gelsomina (nell'originale in lingua inglese Zenobia), che provoca guai su guai, non ultima una lite tra il medico e il padrone del pachiderma che rischia di finire in tribunale. Tuttavia una positiva sorpresa finale contribuirà a togliere le castagne dal fuoco e così tutti vivranno felici e contenti.

Eccovi allora un estratto da Ollio, sposo mattacchione in versione italiana: a doppiare Oliver Hardy è Carlo Croccolo, non meno bravo di Alberto Sordi a dar vigore alla caratterizzazione tutta nostrana di questo mai dimenticato attore comico-brillante.


Una delle scene più belle del film è quella in cui il "Dottor Ollio" si rivolge al ragazzino di colore, figlio della governante che opera in casa, impartendogli una breve, toccante e ancor oggi quanto mai attuale lezione di uguaglianza sociale dai toni antirazziali. Vi confessiamo che, ascoltandola in inglese dalla vera voce di Oliver Hardy, ci siamo un po' commossi: siamo perciò lieti di invitarvi testè a condividere queste nostre piccole, semplici ma sentite emozioni:


Diamo adesso un'occhiata alla consueta (allora) oretta e mezza di trasmissioni riservate al pubblico germanofono altoatesino e sudtirolese, che in quella sera di fine estate offre un ghiotto menu riservato ai più giovani. Per cominciare, va in onda una nuova puntata di una piacevolissima serie a pupazzi animati, Urmel aus dem Eis, che presto sarà anche tradotta e doppiata per la diffusione nazionale con il titolo Il brontolosauro venuto dal ghiaccio. Si tratta di una felicissima prova del teatro di marionette della città tedesca di Augusta, sotto la guida di Max Kruse. L'episodio che va in onda quel 19 settembre del '73 s'intitola Die Rettung ("Il salvataggio"):

                                             

La trasmissione per i ragazzi di Bolzano e dintorni è completata dal primo episodio, in versione tedesca, di una serie di telefilm già mandati in onda dalla RAI nazionale nell'autunno del 1970 e - in replica - nell'estate dell'anno successivo, una serie dedicata alle avventure del crociato Thibaud, il cavaliere bianco. Rivediamo insieme, a colori e in originale francese, questo capitolo iniziale dell'avvincente congerie di appassionanti vicende medievali:


Consigli per gli acquisti vintage:


E ora l'immancabile Carosello: da un po' di tempo, per reclamizzare il mitico Cynar, "aperitivo a base di carciofo", Ernesto Calindri ha lasciato il posto ad Alberto Lionello, che sta vivendo un momento di grande successo per aver impersonato Giacomo Puccini nella stupenda biografia sceneggiata, girata a colori e andata in onda (ancora in bianco e nero) a inizio anno per la regia di Sandro Bolchi. Anche per questi filmati pubblicitari, che sono all'insegna di un pizzico di comicità, l'attore milanese viene diretto da un cineasta di grido, un barbuto emiliano che presto sfonderà con film assai variegati e sempre interessanti, Pupi Avati. Leggenda vorrà che Alberto Lionello non funzioni come "testimonial", tanto che, con la fine del 1974, Calindri tornerà, praticamente a vita, a legarsi al prodotto: tuttavia, anche in questo biennio senza il versatile attore toscano, le vendite del Cynar si manterranno costanti. Ad ogni modo, vediamoci questo carosello con, appunto, Alberto Lionello, il quale interpreta un improbabile, divertente pastore delle campagne lombarde:


La serata televisiva, oltre a un'interessante e curiosa inchiesta sulla diffusione della lingua italiana lungo l'intera penisola, Parlare leggere scrivere, alla quale mettono mano illustri figure di intellettuali "schierati" e che non manca di riservare delle ricostruzioni filmate di eventi storici risorgimentali quale pretesto per capire quanto difficile sia stata anche l'unità linguistica d'Italia (in quella puntata si parla della spedizione di Sapri e dei non facili dialoghi tra Carlo Pisacane e la locale popolazione ancora assai incolta), offre l'allora consueto appuntamento del film del mercoledì sul Secondo Canale: la scelta cade su un film del 1958, La divina ("The Goddess), pellicola forse non famosissima, interpretata da attori da noi praticamente semisconosciuti, ma che comunque ha un suo proprio valore, non foss'altro che per l'argomento trattato, cioè l'ascesa e la caduta di una diva di Hollywood, un'attrice che sembra vincere la propria scommessa dopo aver molto sofferto, ma che, nonostante la gloria raggiunta, cade sotto i colpi di quella che si può ben definire "l'altra faccia del successo", intrisa di drammi personali di una certa gravità. Insomma, una vera e propria analisi spietata, con tanto di morale, che ottiene sia una nomination all'Oscar, sia soprattutto uno speciale riconoscimento al Festival del Cinema di Bruxelles e che si deve grazie all'arguzia del soggettista e sceneggiatore Paddy Chayefsky (che i ben informati dicono si sia in qualche modo ispirato alla vita e ai problemi di una grande del periodo, Marylin Monroe, e scusate se è poco) e del regista John Cromwell, il quale dirige un cast capeggiato da Kim Stanley, attrice del New Mexico assai plausibile nei panni della protagonista, di nome Emily Ann. Con lei Lloyd Bridges, Steve Hill e Betty Lou Holland agiscono da deuteragonisti.

Eccovi quindi La divina, in versione originale e non del tutto completa (è priva dei titoli di testa e dei primi cinque minuti, la sola parte del film sparita dalla rete per questioni di diritti):


Si conclude qui questo nostro nuovo post, forse meno lungo di altri (non erano molte le immagini a disposizione, purtroppo), ma che speriamo sia egualmente gradito da voi. Vi ringraziamo quindi per l'attenzione e vi diamo appuntamento al nostro nuovo intervento.

Un saluto a tutti da

CBNeas.



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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata



Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

Prezzo: Euro 29,00


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lunedì 7 settembre 2015

Domenica 5 settembre 1971




NAZIONALE

10,20  EUROVISIONE
           Collegamento tra le reti televisive europee
           SVIZZERA: Mendrisio
           CICLISMO: CAMPIONATO MONDIALE PROFESSIONISTI SU STRADA
           Partenza e fasi iniziali
           Telecronista Adriano De Zan
11,00  Dal Santuario di Bismàntova (Reggio Emilia)
           SANTA MESSA
           Ripresa televisiva di Giampiero Viola
12,00  Rubrica religiosa della domenica
           LE MADONNELLE DI ROMA: UN'ESPRESSIONE DI DEVOZIONE MARIANA
12,15  A COME AGRICOLTURA
           Settimanale a cura di Roberto Bencivenga
           Coordinamento di Roberto Sbaffi
           Presenta Ornella Caccia
           Regia di Giampaolo Taddeini
13,15 - 14,00  EUROVISIONE
                       Collegamento tra le reti televisive europee
                       SVIZZERA: Mendrisio
                       CICLISMO: CAMPIONATO MONDIALE PROFESSIONISTI SU STRADA
                       Fasi intermedie
                       Telecronista Adriano De Zan

pomeriggio sportivo

15,15  EUROVISIONE
           Collegamento tra le reti televisive europee
           SVIZZERA: Mendrisio
           CICLISMO: CAMPIONATO MONDIALE PROFESSIONISTI SU STRADA
           Fasi finali e arrivo
           Telecronista Adriano De Zan
           e
           MONZA: AUTOMOBILISMO
           Gran Premio d'Italia di Formula 1
           Telecronista Piero Casucci

18,15  GONG (Fiesta Snack Ferrero - Dentifricio Ultrabrait - Samo stoviglie - Penne L.U.S. - Casalinghi Robex)

            la TV dei ragazzi

18,19   IL RACCONTAFAVOLE
            Selezione da "Mille e una sera"
            a cura di Anna Cristina Giustiniani
            Presenta Stefano Torossi
            Ottava puntata
            I ragazzi del Capitano Nemo
            di Karel Zeman

            ribalta accesa

19,50   TELEGIORNALE SPORT
            TIC-TAC (Invernizzi Susanna - Cera Grey - Prodotti per l'infanzia Chicco - Siace S.p.A. - Pavesini - Olio di semi Teodora)
            SEGNALE ORARIO
            CRONACHE ITALIANE
            ARCOBALENO 1 (Amaro Dom Bairo - Cucine componibili Salvarani - Upim)
            CHE TEMPO FA
            ARCOBALENO 2 (I Dixan - Olio Sasso - Lampade Philips - Birra Dreher)
20,30   TELEGIORNALE
            Edizione della sera
            Direttore Willy De Luca
            CAROSELLO
            (1) Movil - (2) C & B Italia - (3) Gianduiotti Talmone - (4) Macchine per cucine Singer - (5) Fagioli De Rica
            I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) BL Vision - 2) Film Makers - 3) Bruno Bozzetto - 4) General Film - 5) Pagot Film

21,00  ARSENIO LUPIN
           tratto dall'opera di Maurice Leblanc
           con Georges Descrières (de la Comèdie Française)
           L'AGENZIA BARNETT
           Adattamento di Jacques Nahum, Renè Wheeler
           Dialoghi di Renè Wheeler
           Regia di Jean-Pierre Decourt
           Distribuzione: Ultra Film
           Terzo episodio
           DOREMI' (Brandy Vecchia Romagna - Pentolame Lagostina - Farmaceutici Dottor Ciccarelli - Everwear Zucchi)
22,00  PROSSIMAMENTE
           Programmi per sette sere
22,10  LA DOMENICA SPORTIVA
           Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
           Edizione estiva
           condotta da Guido Oddo
           con la partecipazione dei giornalisti Mario Poltronieri e Bruno Pizzul
           e degli annunciatori Renato Brasili e Mario Malagamba
           BREAK  (Martini - Tescosa S.p. A.)
23,00  TELEGIORNALE
           Edizione della notte
           CHE TEMPO FA

SECONDO

                          pomeriggio sportivo

18,15 - 20,30    MONZA: AUTOMOBILISMO
                         Gran Premio d'Italia di Formula Uno
                         Telecronista Piero Casucci
                         e
                         CAGLIARI: ATLETICA LEGGERA
                         Incontro ITALIA - CANADA
                         Telecronista Paolo Rosi

           TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
                   PER LA ZONA DI BOLZANO

                             SENDER BOZEN

         SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

19,30  DIE GOETTER GRIECHENLANDS
           Eine Sendereihe von Eckart Peterich
           Zeus, Hera, und Erakles
           Regie: Claus Hernans
           Verleih: ZDF
20,00  Fernsehaufzeichnung aus Bozen
           WAS WAR MIT, KATHLEEN ?
           Kriminalstueck von F.W. Brand
           1. Teil
           Ausfuhrende: Volksbuehne Bozen
           Spielleitung: F.W. Lieske
           Fernsehregie: Vittorio Brìgnole
20,45 - 21,00  TAGESSCHAU

21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
           INTERMEZZO (Tè Star - Kop - Industrie Alimentari Fioravanti - Ferrochina Bisleri - Pepsodent - Stufe Warm Morning)
21,15  Enzo Cerusico in
           SU DI GIRI
           Spettacolo musicale di Silvano Ambrogi, Barletta e Giancarlo Guardabassi
           con Carla Brait, Luisa De Santis, Evelyn Hanack, Giuditta Saltarini
           Scene di Tommaso Passalacqua
           Costumi di Enrico Rufini
           Coreografie di Renato Greco
           Orchestra diretta da Nello Ciangherotti
           Regia di Lino Procacci
           Prima puntata
           DOREMI' (Cinzano Rosso - Guanti gommapiuma Pirelli - Doratini Findus - Insetticida Neocid Florale)
22,20  IL SELVAGGIO UGRYUM
           Dal romanzo di V. Sciskov
           Sceneggiatura di V. Selivanov e I. Lapscin
           Con I. Ciursina, G. Epifanev, V. Cekmarev
           Regia di Iaropolk Lapscin
           Produzione della Televisione Sovietica
           Seconda puntata
23,20  PROSSIMAMENTE
           Programmi per sette sere

TSI - SVIZZERA

10,20  In Eurovisione da Mendrisio
           CICLISMO: CAMPIONATI MONDIALI SU STRADA
           Professionisti
           Partenza e primi giri
           Cronaca diretta
           (A COLORI)

13,00  In Eurovisione da Mendrisio
           CICLISMO: CAMPIONATI MONDIALI SU STRADA
           Professionisti
           Cronaca diretta a metà gara
           (A COLORI)
15,00  OBIETTIVO SUL MENDRISIOTTO
           In attesa dei Campionati mondiali di ciclismo
           Servizio di Rinaldo Giambonini
           (A COLORI)
15,20  In Eurovisione da Monza
           AUTOMOBILISMO: GRAN PREMIO D'ITALIA
           Formula 1
           Cronaca diretta della partenza
15,45  In Eurovisione da Mendrisio
           CICLISMO: CAMPIONATI MONDIALI SU STRADA
           Professionisti
           Fasi finali e arrivo
           Cronaca diretta
           (A COLORI)
17,45  TELEGIORNALE   1a edizione
17,50  In Eurovisione da Monza
           AUTOMOBILISMO: GRAN PREMIO D'ITALIA
           Formula 1
           Cronaca differita
19,30  TELERAMA
           Settimanale del Telegiornale
20,00  TELEGIORNALE   2a edizione
20,05  DOMENICA SPORT
           Primi risultati
20,10  CONCERTO DELL'ORCHESTRA RSI
           diretta da Marc Andreae
           Basso Georg Pappas
           Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart
           Ripresa televisiva di Enrica Roffi
           (Replica)
20,40  LA PAROLA DEL SIGNORE
           Conversazione evangelica del Pastore Silvio Long
20,50  SETTE GIORNI
           Cronache di una settimana e anticipazioni dal programma della TSI
21,20  TELEGIORNALE    Edizione principale
21,35  I GRANDI CAMALEONTI
           Romanzo sceneggiato in otto puntate di Federico Zardi
           Con Giancarlo Sbragia, Valentina Cortese, Raoul Grassilli, Tino Carraro, Valeria Moriconi, Raffaella Carrà, Regina Bianchi, Ileana Ghione, Antonio Battistella, Umberto Orsini, Warner Bentivegna, Mario Pisu, Gabriella Giorgelli, Pina Cei, Maria Monti
            Regia di Edmo Fenoglio
            Prod. : RAI - Radiotelevisione Italiana
22,55  LA DOMENICA SPORTIVA
23,45  TELEGIORNALE   4a edizione

KOPER - CAPODISTRIA

16,55  TELESPORT
           Zagabria: Atletica leggera
           (A COLORI)

20,00  NEL BENE E NEL MALE
           I pro e i contro della Televisione
           (A COLORI)
20,10  PERRY MASON
           Telefilm
           Arsenico bianco
           Int. : Raymond Burr, Barbara Hale
           Prod. CBS-TV
21,00  SEGNALE ORARIO
           ZIG-ZAG
21,02  ROBIN HOOD E I PIRATI
           Film - Regia di Giorgio Simonelli
           Int. : Lex Barker, Jakie Lane, Rossana Rori, Mario Scaccia
           (A COLORI)
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"Gentili signore e signori, buon giorno!!! "

Ci piace voler incominciare questo nuovo post del nostro "Focolare" con il saluto che un grande e amato commentatore sportivo dei bei tempi andati, Adriano De Zan, rivolgeva ai telespettatori all'inizio di ogni suo servizio, anche per una serie di motivi. Prima di tutto, l'idea di mantenere (finalmente) la promessa dello scorso inverno, purtroppo sin qui disattesa per una serie di cause di forza maggiore, di rilanciare il blog con nuovi post più costanti nel tempo. Altresì, la scelta di siglare stavolta i nostri interventi, come facemmo in passato con fotografie di annunciatrici e annunciatori radiotelevisivi, con scatti dedicati ai giornalisti RAI (o a giornalisti collaboratori della RAI) visti oggi dai più come figure epiche e forse irraggiungibili per gli innumerevoli meriti grazie ai quali essi sono ancora ricordati. Infine, riaprendo il discorso con l'analisi di un palinsesto televisivo comprendente dei collegamenti per un campionato del mondo di ciclismo su strada, chi meglio di De Zan (qui in un'immagine giovanile che non lo rende troppo riconoscibile ai più), appunto, per inaugurare nel contempo anche tale galleria fotografica?

Di questo brillantissimo telecronista, modesto, simpatico ma soprattutto preciso, con quell'occhio di lince che è quanto mai necessario per riconoscere tutti i corridori che si danno battaglia, gara per gara, tappa per tappa, sentiamo la mancanza da quattordici anni, cioè da quando, purtroppo, una brutta malattia ce lo sottrasse alle soglie delle settanta primavere. Riascoltarlo e rivederlo nei tanti inserti filmati che la rete ci offre non può che suscitare in noi quell'emozione che di solito si prova per le cosiddette "persone di famiglia". Già, perchè una prerogativa di De Zan e dei tanti altri giornalisti della radio e della televisione attivi, chi più, chi meno, nel trentennio 1953-1983 al quale da sempre ci indirizziamo nella confezione dei nostri periodici post, era quella di essere nostri ideali amici, ai quali, accendendo il relativo apparecchio (tivù o radio), offrivamo con affetto un posto nel nostro salotto o nel nostro soggiorno per sentirci raccontare una storia, una storia che spessissimo vivevamo con loro con l'intensità che il pathos della loro voce sapeva creare. E lo sport del ciclismo, ancor più che il calcio, sapeva prestarsi ai romantici eroismi di cui spesso avevamo bisogno, come se volessimo sentire, da eterni bambini, dei racconti a metà tra la favola e l'epica.

Certo, anche quel Mondiale di ciclismo su strada che si disputò quel 5 settembre di 44 anni or sono a Mendrisio, nella Svizzera Italiana, all'estremo Sud della Confederazione Elvetica (tanto da spingere la Federazione Internazionale a scegliere una città italiana di confine come Varese per la competizione iridata su pista disputatasi nei giorni precedenti), assunse dei toni epici, non foss'altro che per l'ennesima sfida tra i due corridori più forti del periodo, il belga fiammingo Eddy Merckx e l'italiano Felice Gimondi, rispettivamente medaglie d'oro e d'argento. Riviviamo, con un'agile sintesi curata e commentata, su immagini di repertorio in bianco e nero (e dire che la TSI, curatrice della trasmissione televisiva in Eurovisione, aveva effettuato le riprese regolarmente a colori, come potete anche leggere nel palinsesto), dall'amico Lucio Celletti (la telecronaca originale di De Zan è ufficialmente dispersa), quella vivace gara ticinese:


Dal ciclismo all'automobilismo: mentre il sempiterno demiurgo della Formula Uno, Bernie Ecclestone, continua a ribadire che a partire dal 2017 difficilmente il Gran Premio di Monza continuerà a disputarsi per ragioni economiche, andiamo a rivederci l'edizione che si corse proprio il 5 settembre del 1971, un'edizione molto attesa sia sull'onda emotiva suscitata dal ricordo del tragico incidente in prova dell'anno prima che costò la vita al pilota Jochen Rindt, peraltro già matematicamente campione del mondo, sia per vedere le due Ferrari pilotate dal belga Jackie Ickx e dall'elvetico Clay Regazzoni, specialmente in un momento in cui, anche quella volta, la classifica del Mondiale conduttori era stata già decisa a favore del britannico Jackie Stewart. Fu una delusione per le rosse di Maranello, presto fuori gara, ma i colpi di scena non mancarono, tanto da permettere a un semisconosciuto inglese, Peter Gethin, su BRM, di beffare proprio all'ultimo giro quel Ronnie Petterson, svedese, in forza allora alla March e a lungo saldamente in testa, che sette anni dopo, alla guida di una Lotus, avrebbe finito i suoi giorni proprio nel circuito brianzolo a causa di un altro pauroso, memorabile incidente. E ora, come si dice in televisione, preghiamo la regia di partire con i riflessi filmati, con "sonoro d'ambiente", di quella corsa:


Dopo questa sarabanda scatenata di avvincenti vicissitudini agonistiche, ci si avvicina alla sera con la visione di un film d'autore per ragazzi, già trasmesso in precedenza di sabato, sul Secondo Canale RAI, nell'ambito della serie Mille e una sera ed ora riproposto in questa edizione estiva di tale rubrica, dal titolo Il raccontafavole. Si tratta di una recente (allora) opera di un estroso regista ceco, Karel Zeman, tra i primi a credere nell'interazione di animazione (con sfondi e scenografie che ricordano certe incisioni grafiche che illustravano i romanzi di Jules Verne - non a caso, visto anche il richiamo nella pellicola al protagonista di Ventimila leghe sotto i mari - nelle prime versioni pubblicati dalla collana Hetzel) e soggetti in carne e ossa, anche con risultati assai interessanti e in certi casi quasi d'avanguardia per i tempi: I ragazzi del Capitano Nemo, distribuito nel 1966. I protagonisti della vicenda sono cinque bambini di Praga che, saliti a bordo della navicella di un aerostato durante una fiera, prendono il volo, inseguiti dall'esercito austro-ungarico e da una banda di spie (tutti incuriositi dalla presenza, nell'involucro di tale aerostato, della formula di un certo gas non infiammabile), e atterrano nell'isola misteriosa ove si rifugia il Capitano Nemo, appunto.

Eccovi un breve trailer di quest'opera, forse oggi non molto nota, ma comunque assai significativa. Il parlato è nella lingua locale, con sottotitoli italiani:


Poteva mancare l'angolino dedicato a Carosello? All'epoca, quando le scuole si riaprivano il fatidico primo d'ottobre, le malinconie dei più giovani, destinati a prendere atto di una spensierata stagione ormai agli sgoccioli, insorgevano proprio davanti al video, nell'assistere ai caroselli settembrini pieni zeppi di comunicati dedicati a coperte, maglie di lana, dolciumi a base di cioccolato, materiale di cancelleria, eccetera eccetera. La sera di quella prima domenica del settembre 1971, poi, un'amara sorpresa attendeva soprattutto i più piccoli: l'industria dolciaria Talmone aveva deciso, anche a seguito di alcuni cambiamenti nel giro torinese della telepubblicità animata, di mettere a "riposoMiguel son mi, per sostituirlo con delle brevi scene a carattere sentimentale, realizzate comunque a Torino ma dallo staff milanese dello studio di Bruno Bozzetto (con la regia del giovanissimo - 22 anni - Paolo Bosisio, poi docente universitario, presso la Statale del capoluogo lombardo, di Storia del Teatro e dello Spettacolo), per una volta impegnato in una produzione con attori in carne e ossa, e imperniate sul "leit motiv" della classica canzone italiana Non ti scordar di me, scelta per l'occasione proprio come slogan dei Gianduiotti Talmone. Da segnalare la presenza di Maurizio Nichetti, allora mimo esordiente.
Dopo il carosello Talmone potrete vedere un Gianrico Tedeschi nei panni di un nevrotico ossessivo alla ricerca di chissà quale tesoro. Egli fa impazzire mezza Milano, sinchè non scopre che il tesoro è il premio messo in palio dalla Singer Italiana per gli acquirenti delle sue gloriose macchine per cucire:


Una prima serata assai intensa attendeva il pubblico, specie in quelle zone d'Italia in cui c'era più scelta (non esistendo ancora le emittenti locali o private) in virtù della ricezione sia del canale svizzero italiano che della neonata TeleCapodistria
Per cominciare, il Programma Nazionale della RAI (ossia l'odierna RAIUNO) continuava a trasmettere i gustosi e leggeri telefilm coprodotti da più emittenti, specie francofone, dedicati alla leggendaria figura del ladro-gentiluomo Arsenio Lupin, cui dava volto Georges Dèscrieres, il brillante attore girondino (scomparso due anni fa) destinato a legarsi a vita a questo personaggio, grazie anche al successo riscosso in molti paesi (specialmente proprio in Italia). L'episodio in onda quella sera s'intitolava L'agenzia Barnètt, una storia che prendeva le mosse dal furto di un prezioso tesoro regale... ma, avendo trovato fortunatamente il relativo video in versione italiana, lasciamo che siate voi stessi a scoprire lo sviluppo della vicenda:


Contemporaneamente, lo scelto e relativamente più ristretto pubblico di TeleCapodistria poteva usufruire addirittura della visione a colori (praticamente una novità per i tempi) di un film. Quella sera la scelta cadde sulla proiezione di un film d'avventura tra i tanti di produzione italiana (spesso realizzati anche in collaborazione con altre nazioni, visto il successo ovunque riscosso dal genere) che si erano affermati dieci-dodici anni prima e che si affiancavano al filone del "peplum" (ossia i vari Ercole, Maciste e dintorni che piacevano moltissimo a grandi e piccini di quel periodo). Ecco quindi una riscrittura piuttosto curiosa delle avventure di Robin Hood, alle prese addirittura con i pirati, girata nel 1960 da Giorgio Simonelli e con un cast internazionale capeggiato da Les Barker. Prima di addentrarci nel merito di tale film, eccovi un inserto tratto da un cinegiornale di lingua spagnola (non sappiamo se iberico o sudamericano) che documenta la lavorazione del lungometraggio:


In Robin Hood e i pirati, l'eroe di Sherwood è un nobile (sic!) che per vendetta, a seguito dell'uccisione del padre e dell'usurpazione del titolo da parte di un rivale, si allea ai pirati che lo avevano inizialmente rapito. Il popolo si ribella al tiranno e aiuta Robin a portare a termine vittoriosamente il proprio piano e a sposare così la sua donna Kareen (doppio sic!)
Insomma, un'interpretazione sin troppo libera nella propria originalità, anzi, potremmo dire che il soggetto sia un vero pastrocchio per mere motivazioni di cassetta dettate da un pubblico ancora un po' troppo ingenuo.
Di questa produzione italiana girata in lingua inglese abbiamo trovato in rete l'edizione praticamente completa solo nella versione doppiata in tedesco e così ve la mostriamo: chi si contenta....


Sul Secondo Canale, invece, debuttava un nuovo spettacolo di varietà che si rivolgeva principalmente ai giovani e che aveva il mattatore principale in Enzo Cerusico, l'attore romano che, dopo una lunga gavetta al cinema, in teatro e in TV e un insperato quanto fortunato viaggio negli Stati Uniti per partecipare al telefilm My friend Tony (destinato ad andare in onda nell'inverno successivo anche in Italia con il titolo Tony e il Professore), si era fatto finalmente conoscere alla grande come attore poliedrico anche dal nostro pubblico, dapprima nel ruolo di protagonista di uno sceneggiato televisivo che aveva avuto un certo successo a cavallo tra giugno e luglio, Un'estate; un inverno, storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, e poi proprio con questo scanzonato e spensierato show dal titolo Su di giri, al quale davano man forte anche quattro simpatiche ragazze, ovvero le ballerine Carla Brait ed Evelyn Hanack, la soubrette Giuditta Saltarini (che proprio in quel periodo aveva incominciato la propria relazione sentimentale con Renato Rascel, il quale la aveva voluta nella commedia musicale Alleluja, brava gente!, grosso successo di quei mesi) e la cantante e cabarettista Luisa De Santis, figlia del regista di uno dei capisaldi del neorealismo cinematografico del dopoguerra, Riso amaro.

Nella foto sotto, da sinistra: Luisa De Santis, Evelyn Hanack, Giuditta Saltarini e Carla Brait.


Qui sotto, invece, un particolare tratto da una buffa scenetta messa in scena e in onda nel corso di Su di giri: Enzo Cerusico è l'improbabile arbitro di un bizzarro combattimento di boxe al femminile, con la Brait che dà del filo da torcere alla Hanack.


Su di giri ha ancor oggi un vanto, come sanno bene i tanti appassionati italiani dell'hard rock: quello di aver annoverato, tra i tanti ospiti musicali intervenuti - e per giunta come fiore all'occhiello di quella puntata d'esordio trasmessa domenica 5 settembre 1971 - i grandi Deep Purple, formazione britannica tra le più note e amate da più generazioni, nell'unica loro partecipazione a un programma televisivo italiano realizzato in studio. Purtroppo abbiamo trovato solo la parte iniziale di questa esibizione, comunque incentrata sul brano intitolato Strange kind of woman: 


Eccoci infine al principale appuntamento serale offerto al proprio pubblico dalla TSI, un graditissimo "dejà vù", non foss'altro perchè si trattava di una produzione RAI del 1964, replicata già altre due volte dalla nostra emittente di Stato e quindi finalmente approdata anche in Svizzera: I grandi camaleonti, la saga bonapartesca scritta da Federico Zardi e diretta da Edmo Fenoglio, con un cast davvero stellare (basti citare solo due nomi su tutti, ovvero Giancarlo Sbragia nel ruolo di Napoleone e Valentina Cortese nei panni di Josephine Beauharnais).

Un paio d'anni fa, a proposito di una replica RAI del 1967, ci soffermammo sull'ottava e ultima puntata, anche con un elogio di Valentina Cortese da parte di una sua giovanissima ammiratrice di oggi che in questo biennio ha incominciato effettivamente a muovere i primi passi in àmbito teatrale (vedi http://www.ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2013/04/giovedi-20-aprile-1967.html). Stavolta, in base alla collocazione nel palinsesto della data che qui stiamo analizzando, vi facciamo vedere integralmente il quinto episodio, che si apre con l'arrivo di Bonaparte in Egitto, pronto a conquistare il Paese, e con l'apparizione di Madame Godelieve, moglie di un ufficiale e travestita ella stessa da soldato (interpretata da Valeria Moriconi, altra importante figura del nostro teatro: dispiace che il decennale della sua scomparsa, caduto nello scorso giugno, sia passato praticamente inosservato). Arriva però la sconfitta navale, per mano inglese (e di Horatio Nelson), ad Abukir e...


Ricominciamo a parlare di sport, anche perchè siamo giunti sul far della notte, cioè all'ora de La domenica sportiva, con l'ovvio riepilogo di quanto accaduto in giornata a Mendrisio e a Monza, ma anche con i risultati del turno di Coppa Italia disputatosi tra pomeriggio e sera, anche a beneficio dei tanti scommettitori del Totocalcio in attesa di controllare le loro schedine...e allora immedesimiamoci in Guido Oddo e diamo nei dettagli tutte le informazioni riguardanti il concorso pronostici numero 2 della stagione 1971-'72:

AREZZO-LIVORNO              0-0   X
ATALANTA-LAZIO              0-0   X
BOLOGNA-MODENA          3-0    1  (14' Rizzo, 54' Bulgarelli, 72' Landini)
BRESCIA-COMO                  0-1    2  (85' Villa)
CATANZARO-NAPOLI       0-1    2  (88' Improta)
CESENA-REGGIANA          0-0   X
FOGGIA-CAGLIARI            1-1   X   (17' Riva (CA); 72' Pavone (FG))
GENOA-BARI                       1-1   X   (63' Turone (GE), 89' Muiesan (BA))
JUVENTUS-SAMPDORIA    3-1  1 (21' Capello (J); 42' Marchetti (J); 69' Suarez (S); 82' Anastasi (J))
NOVARA-MANTOVA          2-1   1  (3' Carrera (NO); 15' Nuti (MN); 74' Jacomuzzi (NO))
PALERMO-VERONA            0-0  X
TERNANA-PERUGIA           1-1  X  (54' Urban (PG), 85' Cucchi (TR))
VARESE-INTER                    1-1  X (14' Ghio (I); 59' Borghi (VA))

Fuori schedina: Catania batte Monza 2-0  (14' Fogli; 45' Volpato).

Abbiamo la possibilità di mostrarvi, tramite una ripresa amatoriale a colori, alcune immagini del derby umbro disputatosi al "Liberati" di Terni e conclusosi con una rete per parte (vantaggio dei grifoni realizzato da Giovanni Urban, ragazzo sardo emigrato in Piemonte e poi protagonista di una dignitosa carriera tra serie A e serie B; pareggio ternano del veterano Piero Cucchi, papà di un bambino di 6 anni, Enrico, che un giorno avrebbe seguito le proprie orme agonistiche, prima di essere insidiato da un male inguaribile in giovanissima età), un'occasione per vedere Ternana e Perugia nel pieno del loro rodaggio verso la conquista della serie A che ben presto avrebbero conosciuto entrambe (i rossoverdi, allenati da Corrado Viciani - scomparso nel febbraio 2014 dopo una lunga lotta contro l'Alzheimer - già a fine stagione, vedi http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2013/06/domenica-18-giugno-1972.html):


Telegiornale della notte: giornata caratterizzata da dolosi incendi boschivi in Toscana, ma anche da una Mostra Cinematografica di Venezia che, pur abolendo la stragrande maggioranza dei premi (sarebbero stati ripristinati agli albòri degli anni '80) con l'eccezione di quello alla carriera, destinato tra gli altri, in quel 1971, a un ormai vecchio e stanco, ma sempre ammirato John Ford (alle cui regie meglio riuscite la RAI avrebbe dedicato un ciclo di trasmissioni a fine anno), si confermava quale ambìta vetrina per nuove pellicole di grande rilievo, anche dedicate ad argomenti piuttosto scottanti e forse anche assai scabrosi per la morale allora corrente, quella morale che condizionava all'epoca anche l'informazione in RAI e che imponeva all'inviato Lello Bersani di liquidare in pochissime parole un film presentato con successo proprio quella sera, destinato a diventare un caposaldo tra i non pochi della storia della cinematografia della Gran Bretagna, Sunday, bloody Sunday (in italiano Domenica, maledetta domenica) di John Schlesinger, con Peter Finch, Glenda Jackson, Murray Head e Peggy Ashcroft. 

Com'è noto, è la storia di un triangolo sentimentale che coinvolge uno scultore, legato sia a una donna divorziata che a un medico gay ebreo. A un certo punto, però, l'artista va in crisi e si trasferisce in Nordamerica, sicchè ai suoi due ex non rimane che la nostalgia di quell'estroso uomo e delle tante domeniche passate trascorse assieme a lui, una nostalgia combattuta con costanti, amichevoli incontri.

Eccovene il trailer originale:




Finisce così questo post che speriamo segni definitivamente la ripresa del dialogo con voi, appassionati telenostalgici che ci seguite con simpatia e affetto ormai da oltre un lustro. Stavolta siamo decisi a fare sul serio, come ai bei tempi, mantenendo tante altre promesse che vi avevamo fatto a suo tempo, sempre pronti a rallegrarvi con le nostre rievocazioni che prendono spunto dai palinsesti radiotelevisivi anche per allargare il discorso, affrontando con umiltà pure qualche altra tematica a scopi essenzialmente divulgativi.

Grazie a tutti e... a prestissimo!!!

CBNeas

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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata



Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



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