mercoledì 14 luglio 2010

Mercoledì 14 luglio 1976



RETE UNO

13,00 SAPERE
Aggiornamenti culturali
coordinati da Enrico Gastaldi
Olimpiadi
A cura di Salvatore Bruno
Regia di Guido Arata e Libero Bizzarri
(Replica)
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
13,30 - 14,00 TG 1

la TV dei ragazzi

18,30 INCONTRI CON LA MUSICA NUOVA
Roberta D'Angelo
a cura di Elisabetta Ponti
18,50 IL SOGNO DI PICOLO
Un programma di cartoni animati di Jean Image
18,55 I FIGLI DEL DESERTO
Film - Regia di William A. Seiter
Int. : Stan Laurel, Oliver Hardy

CHE TEMPO FA
ARCOBALENO
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
CAROSELLO
20,45 DA ZERO A TRE
Lo sviluppo mentale del bambino nei primi tre anni di vita
Un programma di Piero Angela
Madre e figlio
(Replica)
DOREMI'
21,45 TG 1
21,55 MERCOLEDI' SPORT
Vieste: PUGILATO
Incontro per il titolo italiano mediomassimi
Traversaro vs. Jannilli
Al termine:
BREAK 2
NOTIZIE DEL TG 1 - CHE TEMPO FA

RETE DUE

18,30 RUBRICHE DEL TG 2
Inchieste - Sport
19,00 LA MERAVIGLIOSA STORIA DELLE OLIMPIADI
Di Daniel Costelle
Testo e consulenza di Vanni Loriga
Presentazione di Antonio Ghirelli
ARCOBALENO
20,00 TG 2 - STUDIO APERTO
Direttore Andrea Barbato
INTERMEZZO

Trasmissioni in lingua tedesca per la zona di Bolzano

SENDER BOZEN - SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

19,00 Fur Kinder und Jugendliche
- DAS TRAUMMOBIL
- ABC DER TIERE
- KARA BEN NEMSI EFFENDI
Fernsehfilmserie nach den Reiseerzahlungen von Karl May Buch
Die Festung
20,30 TAGESSCHAU

20,45 SPECIALE TG 2
Nossignore: Appunti sul potere
di Nelo Risi
DOREMI'
21,20 TG 2 - SECONDA EDIZIONE
con
L'OPINIONE di Ruggero Orlando
21,35 QUELLI CHE SANNO UCCIDERE
Film - Regia di Jean-Pierre Desagnat
Int.: Senta Berger, Michel Constantin, Julian Mateos, Hans Mayer
BREAK 2
e
TG 2 - STANOTTE

TSI - SVIZZERA

19,30 CICLISMO: TOUR DE FRANCE
20,30 TELEGIORNALE - 1a edizione
20,45 LA MERAVIGLIOSA STORIA DEI GIOCHI OLIMPICI
I giochi di oggi
21,45 TELEGIORNALE - 2a edizione
22,05 GIOCHI SENZA FRONTIERE 1976
In diretta da Leeds (Gran Bretagna)
Partecipa per la Svizzera: Fullinsdorf
Commento di Ezio Guidi
23,20 HAWK L'INDIANO
Gli idolatri
Telefilm (IN BIANCO E NERO)
0,10 CICLISMO: TOUR DE FRANCE
0,25 TELEGIORNALE (Terza edizione)

KOPER - CAPODISTRIA

20,55 L'ANGOLINO DEI RAGAZZI
Cartoni animati
21,15 TELEGIORNALE
21,35 GLI INDIOS
Documentario
22,05 Da Leeds (Gran Bretagna):
GIOCHI SENZA FRONTIERE 1976
Partecipa per l'Italia: Riva del Garda
23,20 I SENTIERI DEL WEST
Il lungo viaggio
Telefilm

TMC - MONTECARLO

18,45 UN PEU D'AMOUR, D'AMITIE ET BEAUCOUP DE MUSIQUE
Presenta Jocelyn
19,35 NOTIZIARIO REGIONALE
19,45 DISEGNI ANIMATI
20,00 GLI UOMINI DELLA PRATERIA
Telefilm
20,50 NOTIZIARIO
21,05 ALL'ULTIMO MINUTO
Film - Regia di Jacques Gerard Cornu
Int. : Danielle Darrieux, Mel Ferrer, Pierre Brice

ANTENNE 2 - FRANCIA

9,30 PARATA MILITARE
13,35 SPETTACOLO REGIONALE
15,00 BONANZA
Telefilm

18,30 JOURNAL
18,55 DES CHIFFRES ET DES LETTRES
20,00 JOURNAL
20,35 IRONSIDE: L'UOMO DI FERRO
Telefilm
21,35 BERTOLT BRECHT
Documentario
23,05 JOURNAL
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E' cominciata anche per noi la stagione dei bagni, quest'anno arricchita dalla presenza di una vispa e baldanzosa bambina originaria dell'Est europeo, la quale sembra aver finalmente trovato l'appoggio di genitori "putativi" in grado di regalarle quei giorni lieti altrimenti negati. Malgrado ciò, il nostro blog continua il proprio cammino, anche grazie all'apporto dei nostri insostituibili collaboratori. Oggi e domani, a tal proposito, abbiamo (e avremo) modo di lasciarvi nelle loro mani con due indovinati post di loro competenza.
Incominciamo con un debutto: a corredo delle pagine di critica cinematografica d'autore del nostro Orlando (che presto ritroverete), ecco un altro esperto del mondo della celluloide, in particolare delle grandi comiche e dei rappresentanti più popolari di queste, Stanlio e Ollio. Stefano Germanetti esordisce all'interno del "Focolare" con l'analisi di uno dei capolavori tra i lungometraggi interpretati da Laurel e Hardy:
I figli del deserto.
Buona lettura ! ! !

Cosa si può intendere per comicità. Cosa ci insegna la storia del cinema comico? Abbiamo appreso quell’arte che qualcuno ci ha tramandato?
Ogni scompartimento dello spettacolo deve essere modernizzato e forse l’inserimento di linguaggi non propriamente signorili e costanti allusioni ad argomenti osé ci possono stare.
Anche se, alla fine, ci rendiamo conto che questa forma rientra nella tipica banalità dello stile italiano.
Quindi, oggi, risulta difficile effettuare un paragone con attori storici, le cui anime sembrano molto terrene, dando la sensazione di sedersi accanto a noi ad un tavolo di un bar o di appostarsi in una scala mobile di un Centro Commerciale.
Quale tipo di emozione scaturirebbe dal nostro sistema limbico se, per caso, ci sedessimo su un panchina di un parco in compagnia degli amati Stan e Oliver?
Questi due signori sono quindi deceduti solo biologicamente e solo in parte. Prova ne è il fatto che, appena dopo il loro passaggio a miglior vita, fu inventato un jingle che non aveva nulla a che vedere con una marcia funebre e faceva così: ...l’è morto Cric l’è morto Croc.
Il motivo per cui Laurel e Hardy hanno lasciato un segno è il seguente: quelle cosiddette due teste senza cervello, in realtà, un cervello ce l’avevano, e da esso straripava un concetto di genialità difficilmente riscontrabile negli attuali format.
Sembra assurdo, però se quei due signori avessero continuato a recitare solo per il cinema muto probabilmente sarebbero, oggi, ancora più considerati, riuscendo a scatenare risate con semplici gesti e atteggiamenti.
Forse la loro scomparsa è da considerare un falso allarme, proprio come in quella circostanza in cui le loro consorti temevano fossero vittime di un naufragio a Honolulu, quando in realtà Stan e Oliver stavano sfolleggiando ad un Congresso dei Figli del Deserto, talmente euforici da volere apparire (solo loro) in primo piano davanti alle cineprese che riprendevano la sfilata.
Già, I Figli del Deserto. Uno di quei lungometraggi che non sembrerebbero tra i principali cavalli di battaglia della coppia, però è tra i più ricordati dal pubblico.
Uno di quei film che è bello rivedere solo di tanto in tanto, in modo da non ricordare le singole scene e potere, ogni volta, emettere sentite risate.
Un film che, nel suo stile, insegna una delle solite morali: nella vita la menzogna porta guai.







Ollio, sia pure senza nessuna cattiveria, convince Stanlio che, per andare a Chicago al Congresso dei Figli del Deserto, bisogna assolutamente mentire alle mogli. E il piano inizialmente riesce a meraviglia.
Ci si gode l’ambiente di allegria della manifestazione, paragonabile ad un’attuale Adunata Nazionale degli Alpini. Il tutto reso ancora più pittoresco dalla presenza di un personaggio dedito alla follia, ovvero un imprevisto cognato di Ollio, di cui non si conosceva neppure l’esistenza (è possibile non sapere che esiste un cognato?). Questo personaggio, simpatica e azzeccata comparsa, conferma poi al pubblico la sua follia con una frase che contiene le seguenti parole: “da quando uscii dal manicomio”.



Dopo tanto divertimento, i nodi vengono al pettine tramite una circostanza casuale e le mogli sanno che i due sono andati di nascosto a Chicago invece che a Honolulu.
La moglie di Stanlio fatica a credere che lui, sempre corretto, le abbia mentito.
E così il film termina con un finale che più azzeccato non poteva essere. Chi prende le linciate dalla propria consorte è solo Ollio, linciate forse meritate se guardiamo l’etica morale (anche se, così rubi, sono lontane dalla realtà, si spera).
Stanlio è messo alla prova dalla moglie, che gli chiede se ha detto da verità, in un momento in cui, per lui, c’è da camminare sul filo del rasoio, in modo da non far crollare tutto il piano.
Ma lui, soprendentemente, crolla dicendo la verità, mettendo nei guai l’amico Ollio.
E’ possibile immaginare, anche in una situazione reale, la gioia che può avere avuto in quel momento la moglie: ancora una volta Stanlio si è dimostrato sincero, anche nel momento in cui poteva rischiare conseguenze negative.





Quindi lei non opta per le linciate, ma per dolci, spumante e perfino sigarette.
A volte ci si chiede se è un peccato che oggi non esistano più attori del genere Laurel e Hardy. Da un certo punto di vista forse è giusto così, almeno quel loro tipo di originalità continuerà a lasciare il segno per anni ed anni.
Anche se non sono da sottovalutare certe forme attuali di umorismo, tipo Ale e Franz.
Chissà se tra 40 anni il pubblico italiano si ricorderà di coppie come Boldi – De Sica, che comunque dei meriti ne hanno? Penso sia meglio non rivelare il mio pronostico.

Per IL FOCOLARE - RADIO TV: Stefano Germanetti

Ci inseriamo un'ultima volta, non solo ribadendovi l'appuntamento di domani con un altro gradito ospite, ma anche offrendovi una chicca: una sintesi de I figli del deserto in lingua originale, occasione unica per ascoltare le vere voci di Laurel & Hardy, altrimenti sin troppo legate, almeno nell'immaginario collettivo di noi italiani, a quelle cadenze caricaturali finto - angloamericane rese celebri inizialmente da Zambuto e Sordi.
Buona notte a tutti ! ! !
CBNeas



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